Qualsiasi malattia caratterizzata da una lesione anatomica, per lo più diffusa, del parenchima encefalico, con caratteristiche evolutive più o meno spiccate, e di natura degenerativa, displasica, tossica, [...] , che generalmente regredisce a seguito di pronta rimozione delle cause (per es., arresto del sanguinamento di varici esofagee), o in forma cronica, ricorrente o prolungatamente persistente o permanente, suscettibile per lo più di risoluzione ...
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Involucro più o meno resistente e sviluppato, proteso a totale o parziale difesa del corpo dei Molluschi nonché di altri invertebrati, come Brachiopodi, Cirripedi, Vermi tubicoli, Insetti.
Conchiglia dei [...] alcune conchiglie l'accrescimento è uniforme in altre periodico e segnato per ciascun periodo dallo sviluppo di linee, frange, varici, o spine.
L'aspetto materiale ci presenta alcuni tipi prevalenti di conchiglie: quello porcellanaceo, che ricorda la ...
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LEOTTA, Nicola
Stefano Arieti
Nacque ad Acireale, presso Catania, il 17 febbr. 1878 da Giuseppe e da Antonia Rossi e, superato il primo ciclo di studi, si trasferì a Roma, dove si iscrisse al corso [...] della vescica stessa, onde evitare possibili emorragie pericolose per la vita del paziente (Le varici della vescica in rapporto alla diagnosi e alla cura dei calcoli vescicali, ibid., XI [1904], pp. 501-512); l'esposizione di un raro caso capitato ...
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RIMA, Tommaso
Marica Roda
RIMA, Tommaso. – Nacque a Mosogno, nel Canton Ticino, l’11 dicembre 1775 da Giacomo Antonio Gianini-Rima e da Maria Xaveria Zanedei, originaria della Corsica.
Il cognome della [...] e della materia medica le memorie Sulla cura radicale del varicocele (n. 4, pp. 398-416) e Sulla causa prossima delle varici alle estremità inferiori, e sulla loro cura radicale (n. 5, pp. 265-301), che riprendendo il primo studio proponevano una ...
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Anatomia e medicina
Vena p. (o semplicemente p.), collettore venoso che convoglia al fegato la maggior parte del sangue refluente dall’apparato digerente e dalla milza. Si tratta di un tronco venoso assai [...] o altre cause comprimenti, per trombosi venose ecc.). Segni clinici di tale ipertensione sono la splenomegalia, le varici esofagee e gastriche (con conseguenti emorragie), l’ascite. Il trattamento deve mirare a eliminare la causa di ipertensione ...
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LINFATICO, SISTEMA (dal lat. lympha "acqua")
Antonio PENSA
Antornio CESARIS-DEMEI
Carlo FOA'
Aldo PERRONCITO
Giulio ANZILOTTI
Nino BABONI
È una parte dell'apparato vascolare (v. sanguifero, sistema) [...] , in modo che rimangano aperte le vie afferenti, oppure quando vengono ferite delle dilatazioni di vasi linfatici, vere varici o linfangectasie, lesioni tutte che possono dare perdita abbondante di linfa. Il dotto toracico può venire leso durante l ...
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porta, vena
Grosso vaso addominale viscerale che rappresenta il collettore venoso finale della cosiddetta circolazione splancnica: trasporta il sangue venoso al fegato dai segmenti del tubo digerente [...] il sangue portale che non scarica sul fegato, il sistema venoso aumenta la propria capacità formando circoli venosi accessori (varici), che molto spesso sono in comunicazione con vasi venosi del circolo sistemico (shunt venosi: per es., shunt spleno ...
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Molluschi cefalopodi del tutto estinti nei mari odierni, che però vissero molto abbondanti nel passato, specialmente nell'èra mesozoica. Sono fossili di primaria importanza in paleontologia; la conservazione [...] o longitudinali; quelli che formano un angolo obliquo o retto con il primo, si dicono trasversali o radiali. Delle costrizioni o varici s'incontrano a intervalli più o meno regolari, ma queste non hanno che vedere con gli ornamenti e si considerano ...
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FERRARI DA GRADO (de Ferrariis de Grado, ex Ferrariis de Gradibus, Ferrarius de Gradu, Ferrari d'Agrate), Giovanni Matteo
Maria Muccillo
Nacque a Milano, sul cadere del sec. XIV, da Giovanni Ferrari, [...] e scendere da cavallo, la "elefantiasi", che colpisce i fanti che devono stare a lungo in piedi, la podagra, le varici. Il F. sceglie dunque un capitolo difficile del Canone, ma senza la pretesa di apportare personali contributi o di staccarsi dal ...
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LAMELLIBRANCHI
Carlo Piersanti
. I Lamellibranchi (De Blainville), così chiamati per l'aspetto delle loro branchie, furono altrimenti denominati Bivalvi, Acefali (Cuvier), Conchiferi (Lamarck), Pelecipodi [...] , se esiste dietro l'umbone, si chiama scudo o vulva. Sulla superficie esterna della conchiglia spiccano spesso varici, punte, creste, lamine, disegni diversi, assai importanti per gli studî sistematici. Così nella superficie interna di ogni ...
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varice
s. f. [dal lat. varix -ĭcis; la pronuncia ital. piana è dovuta a un accostamento al tipo radice, cornice]. – 1. In medicina, dilatazione permanente di una vena con alterazione regressiva delle sue pareti: v. primitive, congenite o ipoplasiche;...
varicoso
varicóso agg. [dal lat. varicosus]. – In medicina, di vena che presenta varici (vene v.), o di manifestazione che ha rapporto con varici venose: eczema v., ulcera varicosa.