In anatomia, attributo di vene e nervi degli arti inferiori che decorrono più o meno superficialmente (l’eventuale qualifica di interno ha il senso di «mediale» e non di «profondo»). Nervo s. esterno (o [...] recano il sangue proveniente dai tegumenti delle regioni posteriore e laterale della gamba.
La safenectomia è l’asportazione chirurgica di un tratto di varia lunghezza della vena s.; si pratica nella cura chirurgica delle varici degli arti inferiori. ...
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VASI
Primo DORELLO
Antonio COSTA
. Biologia. - Nel linguaggio biologico per vaso si intende un tubo, il quale serve a trasportare liquidi di diversa natura da un punto all'altro dell'organismo: così [...] retto) esiste un'ipertensione, allora la parete venosa subisce fenomeni di sclerosi (flebosclerosi) e si sfianca, derivandone le varici. Ne è dimostrata la base malformativa (assenza di valvole nelle vene, B. De Vecchi) e la tendenza ereditaria ...
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Qualsiasi malattia caratterizzata da una lesione anatomica, per lo più diffusa, del parenchima encefalico, con caratteristiche evolutive più o meno spiccate, e di natura degenerativa, displasica, tossica, [...] , che generalmente regredisce a seguito di pronta rimozione delle cause (per es., arresto del sanguinamento di varici esofagee), o in forma cronica, ricorrente o prolungatamente persistente o permanente, suscettibile per lo più di risoluzione ...
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LEOTTA, Nicola
Stefano Arieti
Nacque ad Acireale, presso Catania, il 17 febbr. 1878 da Giuseppe e da Antonia Rossi e, superato il primo ciclo di studi, si trasferì a Roma, dove si iscrisse al corso [...] della vescica stessa, onde evitare possibili emorragie pericolose per la vita del paziente (Le varici della vescica in rapporto alla diagnosi e alla cura dei calcoli vescicali, ibid., XI [1904], pp. 501-512); l'esposizione di un raro caso capitato ...
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Anatomia e medicina
Vena p. (o semplicemente p.), collettore venoso che convoglia al fegato la maggior parte del sangue refluente dall’apparato digerente e dalla milza. Si tratta di un tronco venoso assai [...] o altre cause comprimenti, per trombosi venose ecc.). Segni clinici di tale ipertensione sono la splenomegalia, le varici esofagee e gastriche (con conseguenti emorragie), l’ascite. Il trattamento deve mirare a eliminare la causa di ipertensione ...
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Trombosi
Pier Mannuccio Mannucci
Donato Bettega
Il termine trombosi (dal greco ϑρόμβωσις, derivato di ϑρόμβος, "grumo, trombo") indica la condizione morbosa caratterizzata dalla formazione all'interno [...] nel promuovere il ritorno del sangue verso il cuore; 2) aumento del calibro del vaso, come nel caso della formazione di varici; 3) flusso ostruito, come nel caso di compressioni del vaso dall'esterno. Il trombo che si forma in queste condizioni di ...
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FERRARI DA GRADO (de Ferrariis de Grado, ex Ferrariis de Gradibus, Ferrarius de Gradu, Ferrari d'Agrate), Giovanni Matteo
Maria Muccillo
Nacque a Milano, sul cadere del sec. XIV, da Giovanni Ferrari, [...] e scendere da cavallo, la "elefantiasi", che colpisce i fanti che devono stare a lungo in piedi, la podagra, le varici. Il F. sceglie dunque un capitolo difficile del Canone, ma senza la pretesa di apportare personali contributi o di staccarsi dal ...
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TROFOANGIOPATIE
Loredano DALLA TORRE
Termine generico designante qualsiasi malattia dei vasi periferici (arterie, vene, linfatici) di natura sia funzionale (vasomotoria), sia organica. La Società americana [...] l'utilità dei precoci movimenti degli arti nei soggetti operati: l'uso di calze elastiche nelle flebectasie e nelle varici; l'impiego di anticoagulanti e perfino di antibiotici nei pazienti con disturbi della circolazione venosa degli arti inferiori ...
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ATTI, Giuseppe
Mario Crespi
Nato a Bologna il 1° febbr. 1753, da Matteo e Anna Sanuti, si dedicò dapprima agli studi di filosofia, avendo maestro Giuseppe Vogli, poi a quelli di medicina, sotto la guida [...] lacrimale con un filo d'argento arroventato; praticò, con successo, la resezione dei mascellari; curò le varici asportandole, consegui la guarigione del rinofima con la decorticazione, considerò utilissime le macchine nella riduzione delle fratture ...
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Visita medica
Pietro Cugini
Attraverso la visita medica si attua la prima delle fasi che costituiscono il processo logico-pratico tramite il quale si perviene alla formulazione della diagnosi medico-chirurgica: [...] . Se presenti, si eseguono particolari manovre (per es., di Trendelenburg, di Perthes ecc.) allo scopo di capire se le varici sono primarie o secondarie e conoscere lo stato di pervietà del circolo venoso profondo e delle vene comunicanti. Per quanto ...
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varice
s. f. [dal lat. varix -ĭcis; la pronuncia ital. piana è dovuta a un accostamento al tipo radice, cornice]. – 1. In medicina, dilatazione permanente di una vena con alterazione regressiva delle sue pareti: v. primitive, congenite o ipoplasiche;...
varicoso
varicóso agg. [dal lat. varicosus]. – In medicina, di vena che presenta varici (vene v.), o di manifestazione che ha rapporto con varici venose: eczema v., ulcera varicosa.