Araldica
Le p. sono divisioni dello scudo mediante una o più linee orizzontali, verticali, diagonali o per mezzo di linee convergenti, al fine di creare campi diversi per accogliere stemmi o figure a seguito [...] , è una tecnica di grande utilità nelle questioni attinenti all’integrazione sulle varietàdifferenziabili. Limitandosi ai fatti essenziali, si può dire che se una varietà differenziale V è paracompatta, comunque si assegni un ricoprimento {Ui}i∈I ...
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Matematico (Roche, Losanna, 1903 - Losanna 1990). Dal 1932 prof. all'univ. di Losanna e successivamente di Parigi (1943) e Ginevra (1953). Socio straniero dei Lincei (1962). Insigne matematico, le sue [...] ricerche riguardano soprattutto problemi di natura differenziale e topologica sulle varietàdifferenziabili (teoremi di de R.), e i risultati cui egli è pervenuto hanno aperto nuovi ed elevati settori di ricerca. Tra le opere: Variétés ...
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THOM, René
Carlo Cattani
Matematico francese, nato a Montbéliard (Doubs) il 2 settembre 1923. Compiuti gli studi all'Ecole Normale Supérieure (1943-46), è stato ricercatore al Centre national des recherches [...] di H. Cartan, ha conseguito il dottorato in scienze (1951) con un fondamentale lavoro sulla classificazione delle varietàdifferenziabili (teoria del cobordismo). Professore alla facoltà di Scienze dell'università di Strasburgo (1957-63), dal 1964 è ...
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Ma tematico statunitense (n. Orange, New Jersey, 1931); dal 1970 prof. all'università di Princeton; dal 1989 direttore dell'Institute for Mathematical Sciences della State University di New York. Molte [...] delle sue ricerche sono relative a settori di collegamento tra la topologia e la geometria differenziale (varietàdifferenziabili, punti uniti di trasformazioni, ecc.). Alcune sue scoperte originali hanno aperto nuove vedute in topologia; in ...
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matematica Teoria della o. Capitolo della topologia algebrica che esamina in quali casi un’applicazione continua f: X→Y tra varietàdifferenziabili può essere estesa in un’applicazione f′: X’→Y, dove X′⊃X [...] una certa classe di coomologia non nulla. La teoria delle o. si ricollega anche alla classificazione delle applicazioni tra varietà e alla teoria dei campi di vettori tangenti; a essa hanno dato contributi fondamentali S. Eilenberg, L. Pontrjagin, M ...
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In matematica, nella topologia differenziale, teoria del c. (ideata da R. Thom attorno al 1954): se si considera la totalità delle varietàdifferenziabili compatte, prive di frontiera e aventi una stessa [...] teorema di Thom) che essi sono isomorfi a certi gruppi di omotopia; per quanto riguarda poi i gruppi di c. che attengono alle varietà orientate, se la dimensione n non è multipla di 4, il gruppo è finito, se invece n=4k il gruppo ha tanti generatori ...
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Matematico ungherese (Budapest 1923 - San Diego 2005). Dal 1959 è stato prof. alla Harvard University, è uno dei più insigni cultori di geometria delle varietàdifferenziabili. Il fondamentale teorema [...] per ogni valore di m e valgono 0 se m è pari e Z se m è dispari mentre per il gruppo O si ha un periodo di lunghezza 8 nel senso che πm+8 (O)∿πm (O). Ha conseguito importanti risultati nello studio globale degli operatori su varietà differenziali. ...
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FUNZIONE
Leonida TONELLI
Salvatore PINCHERLE
. Introduzione. - Una variabile numerica, che dipenda da altre variabili numeriche, si dice funzione di queste ultime. Il concetto di funzione è oggi [...] x), le funzioni ξ (u, v) e η(u, v) risultano differenziabili (v. differenziale, calcolo) nei punti (u, v) corrispondenti agli x indicati ma accanto a esse se n'è presentata un'infinita varietà, che attende ancora una classificazione naturale e di cui ...
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GEOMETRIA ALGEBRICA
Ciro Ciliberto
Igor R. Shafarevich
Lo sviluppo delle idee di Ciro Ciliberto
Sommario: 1. I temi classici della geometria algebrica. a) Integrali abeliani e curve algebriche. b) [...] superfici algebriche omeomorfe con diversi invarianti κ. Per contro κ è determinato dalla struttura della superficie come 4-varietàdifferenziabile. Rimane aperto il problema di vedere se lo spazio dei moduli delle superfici di tipo generale che sono ...
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Sistemi dinamici
Giovanni Jona-Lasinio
Ya. G. Sinai
Origini e sviluppo, di Giovanni Jona-Lasinio
Risultati recenti, di Ya. G. Sinai
Origini e sviluppo di Giovanni Jona-Lasinio
SOMMARIO: 1. Introduzione. [...] delle posizioni e delle velocità accessibili a un sistema dinamico, cioè lo spazio delle fasi (di solito una varietàdifferenziabile), ma può anche essere costituito da elementi discreti. Definiamo la ‛dinamica' come un gruppo di trasformazioni di M ...
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varieta1
varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa negli elementi che la compongono, negli...
differenziare
v. tr. [der. di differenza] (io differènzio, ecc.). – 1. a. Rendere differente, costituire elemento che permette di distinguere tra persone o cose: l’uso della ragione differenzia l’uomo dagli animali; meno com., stabilire quali...