Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] e i teratomi accanto a poche altre forme derivate da tessuti neurali differenziati; b) le classi 7 e 8 che includono gli amartomi, impiego del virus nelle ricerche di oncologia sperimentale. La varietà di specie sensibili al virus e la capacità di ...
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STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] . A questo fine Lagrange distinguerà tra d che esprime la differenziazione lungo la curva, e δ, che esprime la variazione in idea di geometria. Una volta estratto da questa teoria delle varietà tutto ciò che se ne poteva dedurre a priori, la ...
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RELATIVITÀ
Christian Moller
Tullio Regge
Eugenio Garin
Relatività di Christian Møller
sommario: 1. Introduzione e panorama storico: a) il principio di relatività speciale. Sistemi inerziali; b) relatività [...] x1, x2, ..., xn in OA. Per ‛atlante' di ???OUT-M???n si intende la collezione di carte (UA, ϕA). Un tale atlante costituisce una varietàdifferenziabile di ordine n sullo spazio ???OUT-M???n, se, per ogni A, B, tali che UA⋂UB≠0/, la ϕBϕA-1:ϕA(UA⋂UB ...
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NEUROSCIENZE
Antonio R. Damasio
Francesco Clementi
Vincenzo Bonavita e Simone Sampaolo
Autocoscienza di Antonio R. Damasio
Sommario: 1. Introduzione. 2. La creazione delle immagini nella mente. a) [...] 'ultimo. Recettori che mediano risposte più lente, come il differenziamento o l'ingresso della cellula nel ciclo mitotico, sono in pertinenza delle lesioni dei gangli basali, ma nella varietà che compare a riposo costituisce, insieme alla rigidità ...
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Fluidi, dinamica dei
RRobert D. Richtmyer
di Robert D. Richtmyer
SOMMARIO: 1. Conoscenze all'inizio del secolo. □ 2. Le equazioni fondamentali: a) equazioni euleriane e lagrangiane; b) la legge dell'entropia; [...] di continuità, ∇•v′=0, è nulla anche ∂v′/∂y in y=0, se si differenzia la (72) si vede che la seconda e terza derivata di ū rispetto a y scopri che l'instabilità può presentarsi in una gran varietà di metodi a differenze finite per equazioni a ...
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Somatoestesia
VVERNON B. MOUNTCASTLE
di Vernon B. Mountcastle
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) generalità; b) sistema somatico afferente. □ 2. Definizioni e principî. □ 3. Capacità umane nella sfera della [...] grado di separare le esperienze sensitive in classi facilmente differenziabili ci suggerisce che, almeno ai livelli iniziali dell' gran numero di fibre di primo ordine, in una grande varietà di condizioni di stimolazione. Il risultato è che non ci ...
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Economia
Alessandro Roncaglia
Paolo Sylos Labini
Le basi concettuali dell'economia: l'oggetto e il metodo. L'economia e la storia. L'economia e le altre scienze sociali
Su quali siano l'oggetto e il [...] Ma questa comune concezione di fondo assume poi una varietà notevole di connotati nelle diverse scuole che si Da questa base comune, le specifiche teorie del ciclo si differenziano per l'accento posto su prezzi relativi particolari, quali salario ...
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Neurosecrezione
GGiovanni Berlucchi
di Giovanni Berlucchi
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Evoluzione del concetto di neurosecrezione: a) origine del concetto di neurosecrezione; b) distinzione tra neurotrasmettitori [...] di recente da Mason e Bern (v., 1977). La varietà e l'eterogeneità dei neuroni classificati come secretori secondo la La maggior parte dei neuroni secretori sono peptidergici e si differenziano dai neuroni comuni per la presenza di granuli da ...
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Occhio
Gabriella Argentin
Luciano Cerulli
Stefano Palma
Vittorio Picardo
L'occhio è l'organo di senso preposto alla ricezione degli stimoli luminosi e delle immagini che, elaborate poi a livello [...] , aumenta la sua curvatura. Si ritiene che questa varietà nelle strategie di accomodazione possa essere riconducibile a un e bastoncelli, facilmente distinguibili nei Mammiferi, difficilmente differenziabili, invece, negli altri gruppi, a causa di ...
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Nuove forme di partecipazione e di regolazione dell'economia regionale
Luigi Burroni
Regionalismo competitivo e beni collettivi
La regolazione dell’economia a livello locale e regionale è diventata [...] sulla qualità e sulla possibilità di diversificazione, sulla varietà dei beni, e sui servizi collegati ai beni sé non significa omogeneità nei modelli di regolazione. Tali differenziazioni a livello regionale si riflettono anche a livello locale. ...
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varieta1
varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa negli elementi che la compongono, negli...
differenziare
v. tr. [der. di differenza] (io differènzio, ecc.). – 1. a. Rendere differente, costituire elemento che permette di distinguere tra persone o cose: l’uso della ragione differenzia l’uomo dagli animali; meno com., stabilire quali...