Con il termine b. dev'essere inteso, nel senso più ampio, qualsiasi processo produttivo che preveda l'utilizzo di agenti biologici, cellule o loro prodotti. Si tratta di una disciplina applicativa, caratterizzata [...] per l'RNA. L'RNA è costituito da una catena polinucleotidica lineare, il DNA da due catene disposte in senso antiparallelo a formare è largamente utilizzata per sviluppare e selezionare nuove varietà, e offre rispetto alle tecniche d'incrocio e ...
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TESSILI La situazione politica ed economica mondiale, che ha determinato in molti paesi un accentuato movimento per l'autarchia economica, ha avuto particolari ripercussioni, negli ultimi anni, nel campo [...] - Fasci di fibre aghiformi, senza striature; lume per lo più lineare. Talora residui di tessuto reticolare. Con cloroioduro di zinco: giallo. a un decimo dell'attuale fabbisogno interno. La varietà di cotone più idonea sembra essere l'Acala americano ...
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NUTRIZIONE (XXV, p. 85)
Aldo Mariani
Fisiologia della nutrizione. - I recenti progressi, in questo campo, sono scaturiti da un approccio multidisciplinare e integrato, discendente dallo sviluppo delle [...] utilizzando per la predizione equazioni di regressione lineare, ricavate dalle analisi delle interrelazioni fra determinazione le diverse condizioni fisiologiche sia fatta utilizzando una larga varietà di alimenti comuni, in modo da essere sicuri che ...
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TERMODINAMICA (XXXIII, p. 573)
Mario Ageno
Donato M. Fontana - Gino Parolini
Il secondo principio della termodinamica in biologia - Per la generalità dei suoi principi, la t. costituisce lo strumento [...] tali leggi sperimentali, ammettendo valida una dipendenza di tipo lineare fra i vari flussi e forze termodinamiche, che tiene coefficienti LiK "coefficienti fenomenologici".
Per quanto per un'ampia varietà di fenomeni, fra ctui i già citati, le ...
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ONCOGENI
Vittorio Colantuoni
Si definiscono o. quei tratti di DNA che contengono l'informazione genetica per la sintesi di proteine capaci d'indurre la trasformazione maligna di una cellula e di portare [...] decine di migliaia di coppie di basi in forma lineare o circolare. Condizione essenziale perché possa verificarsi la stimolazione autocrina della crescita cellulare, applicabile a una varietà di tipi cellulari e di fattori polipeptidici diversi. ...
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Cenni di storia e fondamenti metodologici. - Le origini. - La parola fu impiegata per la prima volta da K. Pearson (1857-1936) nel primo numero di Biometrika, la rivista nata a Londra nel 1901, che per [...] regressione" dalla statura dei genitori a quella dei loro figli che è lineare, cioè le due serie di misure della statura in genitori e figli usa lo strumento della regressione multipla, nella sua varietà di modelli a seconda dei legami di dipendenza ...
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- Con l'espressione "b. molecolare" s'indica quella parte della scienza che si propone di studiare e interpretare a livello molecolare i fenomeni biologici, prendendo in considerazione la struttura, le [...] rappresentare nel modo seguente:
È quindi una catena lineare con una estremità cosiddetta C-terminale corrispondente all'amminoacido la grande varietà delle reazioni corrispondente alla varietà degli enzimi. Sia la specificità che la varietà delle ...
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Paleoantropologia
Giorgio Manzi
La p., o paleontologia umana, è una scienza storica: fornisce ricostruzioni più o meno articolate del processo evolutivo riguardante la nostra specie e cerca di interpretarlo. [...] interpretata come ancestrale alla biforcazione fra le successive varietà di Australopithecus (diffuse in Africa meridionale e orientale primo luogo, si è passati da un modello pressoché lineare dell'evoluzione umana a scenari molto più complessi e ...
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In biologia è così chiamato l'insieme delle regole che permettono la traduzione della informazione genetica contenuta nel DNA nella sequenza polipeptidica delle proteine: esso determina cioè le regole [...] polifenilalanina e della poliprolina in una grande varietà di organismi, dai batteri ai mammiferi dei geni studiati il genoma si presentava in un ordine rigidamente lineare, sequenziale, con la sequenza di inizio seguita dalla regione che codifica ...
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Acidi nucleici
Erwin Chargaff
di Erwin Chargaff
Acidi nucleici
sommario: 1. Introduzione. a) Il problema della cellula vivente. b) Le sostanze presenti in una cellula sono uguali a quelle che ne vengono [...] 2-desossi-D-ribosio (2) sono presentate in due forme, quella lineare (1a e 2a) e quella furanosica (1b e 2b), nella quale specie. In altre parole, tali esperimenti mostravano che le differenti varietà di DNA si distinguevano l'una dall'altra, come nel ...
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varieta1
varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa negli elementi che la compongono, negli...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...