Macchine molecolari
Vincenzo Balzani
Margherita Venturi
In natura esistono circa un centinaio di specie atomiche diverse capaci di combinarsi tra loro per formare molecole. Nella maggior parte dei [...] ha poi permesso di preparare anche una grande varietà di molecole programmate artificiali. Queste molecole, essendo dal rotassano della fig. 7, formato dall'anello C e dal componente lineare D in cui sono presenti due unità distinte, D1 e D2; la ...
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La cosmologia e la materia oscura dell'Universo
David N. Schramm
(Astronomy and Astrophysic Center University of Chicago Chicago, Illinois, USA)
La cosmologia è oggi guidata dall'esperimento e dall'osservazione [...] non vi è contraddizione con il fatto che la relazione sia lineare per distanze di poche centinaia di Mpc; ciò costituisce la scala galattica. Le proposte per la CDM includono una varietà di particelle ipotetiche teorizzate dai fisici, come i fotini ...
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Giunzioni Josephson
Antonio Barone
Alla fine degli anni Cinquanta del XX sec. fu studiato il tunnel di singoli elettroni in giunzioni costituite da due film metallici separati da una barriera di ossido [...] e equazioni di Maxwell, si ha un'equazione non lineare che con opportune normalizzazioni può scriversi (in una dimensione) tipologia di applicazioni. Molto ampia e sofisticata è la varietà del design e delle tecnologie impiegate. Nel seguito, ...
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oscillatore
oscillatóre [Der. del lat. oscillatio -onis, dal part. pass. oscillatus di oscillare, a sua volta da oscillum, dim. di os "volto", dischetto di legno o di terracotta con l'immagine di un [...] triangolare, ecc, impulsivi, ecc. (in rapporto a questa varietà di forme, certi o. elettrici sono chiamati anche generatori fissa f₃, e un mescolatore (generic., un elemento non lineare, attivo o passivo), al quale ultimo sono applicati i segnali ...
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Fotonica
Paolo De Natale
Il termine fotone nasce per descrivere la minima quantità di energia E=hν (dove h=6,62606876±52×10−34 Js è la costante di Planck) che un campo elettromagnetico oscillante a [...] tipologie di sorgenti laser e, soprattutto, alla grande varietà di applicazioni che scaturivano da questa speciale e a frequenza 2ν. In tal modo, duplicando in un apposito cristallo non lineare la parte del pettine a più bassa frequenza (per es., il ...
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campo
campo [Der. del lat. campus "estensione di terreno"] [LSF] Termine per indicare, con aderenza al signif. letterale, un'estensione di spazio caratterizzata da ben definite proprietà fisiche, sia [...] sia deformato in condizioni elastiche; (b) estensiv., regione lineare della caratteristica sforzo-deformazione del materiale. ◆ [EMG] 372 a. ◆ [ALG] C. locale di normali a una sottovarietà: v. varietà riemanniane: VI 508 f. ◆ [EMG] C. lontano: (a) lo ...
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Misura
Pietro Dominici
Il termine misura indica il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un'altra della stessa specie assunta come unità, [...] che era differente da quello lineare romano e dava luogo a un piede (quadrato) lungo o censorio o agrimensorio, con un valore di qualche metro quadrato, in luogo degli attesi circa 0,09 m2. Oltre a questa notevole varietà di passi e di piedi, sono ...
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energia
energìa [Der. del lat. energia, dal gr. enérgeia, da érgon "lavoro"] [LSF] Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo [...] una corrente elettrica: v. oltre: E. elettrica: (b). ◆ [ALG] E. di una curva: v. varietà riemanniane: VI 501 f. ◆ [ACS] [EMG] [OTT] E. di un'onda. v. onda: IV III 733 e. ◆ [FME] Trasferimento lineare di e.: v. radiazioni particellari pesanti, terapia ...
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equazione
equazióne [Der. del lat. aequatio -onis "uguaglianza, uguagliamento", da aequare "uguagliare"] [LSF] Uguaglianza tra due espressioni (il primo e il secondo membro dell'e.) contenenti una o [...] campo reale: II 451 e. ◆ [ANM] E. differenziale lineare alle derivate parziali del primo ordine e del secondo ordine: v. differenziali stocastiche. ◆ [PRB] E. differenziali stocastiche su varietà: v. geometria differenziale stocastica: III 36 b. ◆ ...
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vettore
vettóre [agg. m. e s.m. (per il f. → vettrice) Der. del lat. vector -oris "conducente, portatore", dal part. pass. vectus di vehere "condurre, portare"] [ALG] Ente che permette di descrivere [...] v. v=r₁v₁+...+rkvk, che si chiama combinazione lineare dei v. v₁,...,vk con i coefficienti r₁,...,rk. è uguale a zero (v. sopra: [ALG]). ◆ [ALG] V. ortogonali: v. varietà riemanniane: VI 500 a. ◆ [RGR] V. ortonormali: v. normalizzati e a due a ...
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varieta1
varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa negli elementi che la compongono, negli...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...