Retore cartaginese, scolaro di S. Agostino, autore di una Disputatio de somnio Scipionis (ultima e migliore edizione quella di A. Holder, Lipsia 1901) che nella prima parte tratta del significato simbolico [...] , in Philologus, LXI (1902), pp. 193-200; P. v. Winterfeld, Der Satzschluss bei F. E., ivi, pp. 623-26; C. Fries, De M. Varrone a F. E. expresso, in Rhein. Mus., LVIII (1903), pp. 115-25; G. Wissowa, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VI, col. 2077. ...
Leggi Tutto
SIBILLE (Σίβυλλα, Sibylla)
N. F. Parise
Il nome d'incerta etimologia, designava nell'antichità quelle vergini, che, invasate da Apollo, rivelavano. il futuro senza essere interrogate e senza esser legate [...] S. parlano Eraclide Pontico (frg. 96 Voss) ed Aristotele (Problem., 954 a, 36), e dopo di loro tutti gli altri autori. Varrone (presso Latt., Div. inst., i, 6, 8) fissa a dieci il numero delle S., e le dispone nel seguente ordine cronologico: Persica ...
Leggi Tutto
Vedi PASITELES dell'anno: 1963 - 1996
PASITELES (v. vol. V, p. 984)
P. Moreno
La conferma dell'origine tarantina dello scultore viene non solo dall'osservazione che la sua formazione di plasticatore [...] tra le iscrizioni in alfabeto tarantino sulle matrici di ima bottega di scultori a Eraclea; la notizia sul metodo di P. - «Varrone loda anche P., il quale disse che la plastica è madre della toreutica, come della statuaria e della scultura; ed egli ...
Leggi Tutto
ELEGANTIA
G. Becatti
Termne adoperato talvolta dagli scrittori romani con riferimento ad opere d'arte nel senso di grazia e di bellezza. Parrasio era celebrato per aver dato per primo nei suoi quadri [...] , 67) e Nikophanes è detto pictor elegans et concinnus, ita ut venustate ei pauci comparentur (Plin., ibid., xxxv, iii). Varrone (De ling. Lat., viii, 16 = 31) ammette l'elegantia accanto alla utilitas, e il termine viene adoperato anche per opere ...
Leggi Tutto
satura Forma drammatica latina, la cui origine, secondo Livio, risalirebbe alla danza con accompagnamento di tibie dei ludiones chiamati dall’Etruria per la celebrazione dei ludi romani del 364 a.C.; a [...] in rozzi versi sul tipo dei fescennini, creando un genere misto di canto, suono e danza, detto satura, e posto in relazione, forse già da Varrone, con satur «pieno, ricolmo» e con lanx satura, il piatto di varie primizie offerto agli dei (➔ satira). ...
Leggi Tutto
È il più recente dei tre poeti della commedia detta togata. Morì a Roma l'anno 77 a. C., ma s'ignora la sua patria e l'anno della sua nascita. Di lui ci restano pochissimi frammenti e dodici titoli di [...] Aquae caldae, Conciliatrix, Gratulatio, Lucubratio, Materterae, Megalensia, Nurus, Satura, Socrus, Supplicatio, Tiro proficiscens. Fu lodato da Varrone per la rappresentazione dei caratteri, da Frontone per l'arte di esprimere i discorsi delle donne ...
Leggi Tutto
Accampamento o campo militare dei Romani (sulla pianta e distribuzione di esso v. accampamento; cardine; castello). L'origine dei castra romani è stata a lungo discussa e controversa. Da molti oggi ancora, [...] sulla fede degli scrittori antichi (Varrone e Verrio Flacco, Frontino e Igino), si ritiene che le norme per il tracciamento dei castra, come in genere l'arte dei gromatici, siano derivate a Roma dalla disciplina etrusca. Da altri invece, dopo la ...
Leggi Tutto
KEIL, Heinrich
Filologo classico, nato il 25 maggio 1822 a Gressow presso Wismar, morto il 27 agosto 1894 a Friedrichroda; professore nelle università di Erlangen (1859-69) e di Halle (dal 1869).
La [...] inoltre le lettere di Plinio il Giovane (Lipsia 1870) e dette l'edizione, tuttora fondamentale, degli scritti d'agronomia di Catone e Varrone (Catonis de agricultura, Varronis rerum rusticarum libri, Lipsia, I-III, 1882-1894, con commento a Catone). ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Plinio, la tradizione enciclopedica e i Mirabilia
Mary Beagon
Plinio, la tradizione enciclopedica e i Mirabilia
Introduzione
Molte delle accezioni oggi implicite nel termine 'scienza' [...] del maggese non era il solo modo di ristabilire e di conservare la fertilità del terreno (Catone, De agri cultura, XXXV, 2; Varrone, De re rustica, I, 44, 2-3; Columella, De re rustica, II, 17, 4; Plinio, Naturalis historia, XVIII, 187). Plinio aveva ...
Leggi Tutto
FABIUS PICTOR, Gaius
M. B. Marzani
Pittore romano vissuto tra il IV e il III sec. a. C.
Diversi membri della famiglia dei Fabii portarono il cognomen Pictor, da lui tramandato e derivato appunto dall'arte [...] della Salute. I contemporanei non diedero grande importanza all'attività di F. P., solo più tardi qualche studioso (probabilmente Varrone) attirò su di essa l'attenzione. Le pitture furono visibili fino a quando il tempio bruciò sotto il regno di ...
Leggi Tutto
varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
reatino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Reatinus, der. di Reate, nome lat. di Rieti]. – Di Rièti, città e provincia del Lazio: il territorio r., e come s. m. il Reatino; la popolazione r., e come sost., abitante, cittadino, oriundo di Rieti:...