MENEKRATES (Μενεκράτης, Menecrates)
G. A. Mansuelli
4°. - Uno dei sette più celebri architetti menzionati da Ausonio (Mosella, 307 ss.), che deriva dalle Ebdomadi di Varrone. Non lo conosciamo altrimenti [...] e pertanto si pensa che il poeta sia incorso in una svista (= Metagenes?).
Bibl.: H. Brunn, Gesch. Gr. Künstler, Stoccarda 1889, II, p. 369; E. Fabricius, in Pauly-Wissowa, XV, 1931, c. 803, s. v., n. ...
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SEPTIMIUS (P. Septimius)
P. Moreno
Scrittore romano di architettura, del I sec. a. C. Vitruvio lo ricorda come autore di due libri di architettura, tra i pochi cultori di questa disciplina, dopo Fufidius [...] .
Con ogni probabilità è lo stesso S. cui Varrone dedicò i libri II-IV del De lingua Latina, questore di Varrone dopo il 76 a. C. Se l'opera di Fufidius può essere posta in relazione con l'assimilazione di forme greche ai tradizionali schemi italici ...
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KALLIKLES (Καλλικλῆς, Callĭcles)
L. Forti
1°. - Pittore greco, vissuto probabilmente nel IV sec. a. C., celebre per le dimensioni piccolissime dei suoi quadri (Plin., Nat. hist., xxxv, 114). Varrone [...] (De vita pop. Rom. = Charis., Inst. Gr., i, p. 126 k) ricorda i suoi quadretti alti quattro dita in cui però "non riuscì a raggiungere l'altezza di un Euphranor".
Bibl.: H. Brunn, Gesch. griech. Künstl., ...
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SETTEFINESTRE
Maria Letizia Gualandi
Località dell'Etruria, dove sono stati scavati i resti di una villa romana che costituisce il miglior esempio finora noto della villa perfecta descritta da Varrone [...] nel De re rustica. Sorgeva su un poggio situato nei pressi della via Aurelia, a 3,5 km di distanza da Cosa (v. in questa Appendice) ed era protetta da solide recinzioni murarie per impedire fughe di schiavi ...
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LIBERA
A. Bruhl
Divinità romana che veniva festeggiata insieme a Liber-Pater (v.) il 17 marzo dell'antico calendario romano, durante le feste Liberalia (C.I.L., 12, p. 312). Secondo Varrone (citato [...] in S. August., De civit. Dei, vii, 23), le due divinità nell'antica religione latina soprintendevano alle funzioni della semina rispettivamente come elemento maschile e elemento femminile. E una coppia ...
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Vedi PROPLASMATA dell'anno: 1965 - 1973
PROPLASMATA (v. vol. vi, p. 492)
Red.
Il significato del termine p. quale "bozzetto", usato da Plinio (Nat. hist., xxxv, 155), che lo riprende da Varrone, si può [...] riscontrare in un passo di Cicerone (Ad Att., 12, 41) "... Hirti epistulam quae mihi quasi proplasma videtur eius vituperationis quam Caesar scripsit de Catone, dove il termine è usato in senso traslato.
Nel ...
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SOPOLIS (Sopolis)
R. Pincelli
Pittore greco della prima metà del I sec. a. C., ricordato da Plinio (Nat. hist., xxxv, 148) assieme a Dionysius, come uno dei più famosi ritrattisti attivi durante l'età [...] giovanile di Varrone, la cui scuola ci appare documentata ancora nel 54 a. C. attraverso il nome di Antioco Gabinio e Sopolidis pictoribus (Cic., ad Att., iv, 16, 12).
Bibl.: H. Brunn, Geschichte d. Griechischen Künstler, II, Stoccarda 1857, p. 304; ...
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ARCHIMEDES (῾Αρχιμήδης Archimēdes)
L. Guerrini
Architetto militare greco del IV sec. a. C., famoso per invenzioni meccaniche connesse a macchine da guerra. Sebbene non si conosca nessuna sua opera architettonica, [...] pure dobbiamo elencarlo tra i maggiori architetti, perché così lo considerava Varrone nelle Imagines, come ricorda Ausonio, Mosella, x, 303-304.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstl., II, Stoccarda 1889, 334 e 341. ...
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GORGASOS (Γόργασος)
G. Caputo
Coroplasta e pittore, che decorò, con Damophilos (v.), il tempio di Cerere a Roma presso il Circo Massimo.
Nelle importanti questioni intorno alle origini dell'arte romana, [...] quella della patria dei due artisti, che, a detta di Varrone (Plin., Nat. hist., xxxv, 154), sarebbero succeduti ad artisti etruschi nella decorazione dei templi a Roma, è di grande interesse. I nomi e la notizia di Plinio che ciascuno dei due avesse ...
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IAIA (Iaia, Laia, Lala)
R. Pincelli
Il Codice Bambergensis ha Iaia al posto di Lala, lezione più antica; è proposta la forma Laia dallo Schneidewin (Gött. Gel. Anz., 1849, p. 1820); lo Pfuhl scarta la [...] forma Maia. Pittrice da Cizico, attiva nel periodo della giovinezza di Varrone (Plin., Nat. hist., xxxv, 147), cioè intorno al 100 a. C. Abile nella tecnica a tempera e ad encausto e famosa come ritrattista, eseguì l'autoritratto allo specchio e un ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
reatino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Reatinus, der. di Reate, nome lat. di Rieti]. – Di Rièti, città e provincia del Lazio: il territorio r., e come s. m. il Reatino; la popolazione r., e come sost., abitante, cittadino, oriundo di Rieti:...