IAIA (Iaia, Laia, Lala)
R. Pincelli
Il Codice Bambergensis ha Iaia al posto di Lala, lezione più antica; è proposta la forma Laia dallo Schneidewin (Gött. Gel. Anz., 1849, p. 1820); lo Pfuhl scarta la [...] forma Maia. Pittrice da Cizico, attiva nel periodo della giovinezza di Varrone (Plin., Nat. hist., xxxv, 147), cioè intorno al 100 a. C. Abile nella tecnica a tempera e ad encausto e famosa come ritrattista, eseguì l'autoritratto allo specchio e un ...
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STIPE (stips)
G. Carettoni
Designa lo scarico di oggetti di varia natura offerti alla divinità e raccolti in cumulo o giacenti sparsi entro uno spazio limitato di terreno. In origine stips equivale a [...] moneta coniata (asse librale) (Festo 297.3, 313.17; Suet., Aug., 91) e secondo Varrone (De ling. Lat., v, 182) il nome deriverebbe dal cumulo di notevoli quantità di monete entro un ripostiglio (in aliqua cella stipare). S. è il denaro offerto alla ...
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Vedi RIETI dell'anno: 1965 - 1996
RIETI (Reate)
G. Cressedi
Red.
Antico centro sabino su un'altura (m 400) all'angolo S-E di una conca ferace. Nel 205 contribuì ai rifornimenti di Scipione, fu prefettura [...] fino ad Augusto, poi municipio; accolse molti veterani sotto Vespasiano, nativo di R. come Varrone.
La città antica, la cui pianta ed il cui perimetro sono facilmente ricalcabili sulla pianta dell'abitato moderno, occupava appena il nucleo della ...
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ARGENTARIUS
I. Calabi Limentani
Il primo significato della parola argentarius fu a Roma quello di banchiere, di cambiavalute; quello di argentiere, produttore o venditore di vasellame, di oggetti della [...] è negli autori anteriore al IV sec. d. C. (Script. Hist. Aug., Alex. Sev., 24; Cod. Theod., xiii, 4, 2); Varrone usa una volta argentifex (L. Lat., vii, 33). L'invettiva relativa ad Augusto pater argentarius, ego corinthiarius (Suet., Aug., lxx, 2) è ...
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1. Scultore greco, figlio di Teocosmo di Megara, attivo negli ultimi decennî del 5º sec. a. C. in Olimpia dove eseguì statue di atleti. 2. Si conosce anche un altro omonimo scultore (fine 4º sec. a. C.) [...] figlio di Eunico, di Megara, dove è stata trovata la base iscritta di una statuetta bronzea. 3. Un terzo artista di questo nome era pittore miniaturista; di lui Varrone ricorda quadri di 4 digiti (= 74 mm); fu attivo nel periodo ellenistico. ...
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SIBILLE (Σίβυλλα, Sibylla)
N. F. Parise
Il nome d'incerta etimologia, designava nell'antichità quelle vergini, che, invasate da Apollo, rivelavano. il futuro senza essere interrogate e senza esser legate [...] S. parlano Eraclide Pontico (frg. 96 Voss) ed Aristotele (Problem., 954 a, 36), e dopo di loro tutti gli altri autori. Varrone (presso Latt., Div. inst., i, 6, 8) fissa a dieci il numero delle S., e le dispone nel seguente ordine cronologico: Persica ...
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ELEGANTIA
G. Becatti
Termne adoperato talvolta dagli scrittori romani con riferimento ad opere d'arte nel senso di grazia e di bellezza. Parrasio era celebrato per aver dato per primo nei suoi quadri [...] , 67) e Nikophanes è detto pictor elegans et concinnus, ita ut venustate ei pauci comparentur (Plin., ibid., xxxv, iii). Varrone (De ling. Lat., viii, 16 = 31) ammette l'elegantia accanto alla utilitas, e il termine viene adoperato anche per opere ...
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FABIUS PICTOR, Gaius
M. B. Marzani
Pittore romano vissuto tra il IV e il III sec. a. C.
Diversi membri della famiglia dei Fabii portarono il cognomen Pictor, da lui tramandato e derivato appunto dall'arte [...] della Salute. I contemporanei non diedero grande importanza all'attività di F. P., solo più tardi qualche studioso (probabilmente Varrone) attirò su di essa l'attenzione. Le pitture furono visibili fino a quando il tempio bruciò sotto il regno di ...
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CENACOLO (cenacûlum)
G. Matthiae
Quando in Roma fu introdotto l'uso greco di cenare sdraiati, i Romani cominciarono a costruire nelle loro case degli ambienti (triclinia) che servivano come sale da pranzo. [...] . Festo (cap. 54, 6) dice: cenacula dicuntur ad quae scalis ascenditur, e l'origine del vocabolo è spiegata da Varrone (Ling. Lat., v, 162): posteaquam in superiore parte cenitare coeperunt, superioris domus universa cenacula dicta. Per essere il c ...
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Vedi ANNIBALE dell'anno: 1958 - 1973
ANNIBALE
M. Borda
Generale punico, figlio di Ainilcare Barca, nato nel 247 a. C.
Nel 218, A. valicò con l'esercito i Pirenei e giunse, attraverso le Alpi, in Italia; [...] poi alla volta dell'Italia meridionale. Nel 216 inferse alle forze romane, comandate da L. Emilio Paolo e da Terenzio Varrone, una sanguinosa sconfitta. Nel 211, dopo aver occupato Capua, giunse di sorpresa fino alle porte di Roma. Capua cadde poco ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
reatino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Reatinus, der. di Reate, nome lat. di Rieti]. – Di Rièti, città e provincia del Lazio: il territorio r., e come s. m. il Reatino; la popolazione r., e come sost., abitante, cittadino, oriundo di Rieti:...