Uomo politico polacco (Varsavia 1864 - Drozdovo presso Łomża 1939); fu il teorico e uno dei fondatori e capi del partito democratico nazionale polacco (Demockracja narodowa). Deputato alla Duma dal 1906, [...] propugnò una politica di intesa con la Russia considerando la Germania come il maggiore ostacolo alla resurrezione della Polonia. Rappresentante del governo polacco alla conferenza della pace con I. Paderewski, ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1909 - ivi 1983), ritenuto uno dei migliori prosatori della sua generazione. Ai primi racconti (Drogi nieuniknione "Strade inevitabili", 1936; Ład serca "Armonia del cuore", [...] 1938) fece seguire, dopo la guerra, una serie di racconti sull'occupazione tedesca (Noc "La notte", 1945) illustrando poi, nel romanzo Popioł i diament ("Cenere e diamante", 1948), le difficoltà dell'immediato ...
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Fisico teorico (Varsavia 1913 - Mosca 1966); membro di varie istituzioni scientifiche sovietiche, tra cui l'Istituto di fisica teorica e sperimentale (1946) e l'Accademia delle scienze dell'URSS (1964; [...] socio corrispondente dal 1953). Ottenne importanti risultati teorici sulla conducibilità termica dei dielettrici, sul comportamento dei metalli a bassa temperatura, sulle proprietà dei fluidi quantistici ...
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Predicatore (Grójec, Varsavia, 1536 - Cracovia 1612); a Roma entrò nella Compagnia di Gesù; tornato in Polonia, fu il primo rettore dell'univ. di Vilnius (1579); passato a Cracovia, fu predicatore alla [...] corte di Sigismondo III Vasa, come cappellano di corte, e divenne uno dei più validi sostenitori della Controriforma. Sua opera principale sono le Kazania Sejmowe ("Prediche alla Dieta", 1597), in cui ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1812 - Ginevra 1887). Di scarsa importanza come poeta, autore di drammi, di opere storiche (Litwa "Lituania", 1847-50) e di numerosissimi saggi letterarî, sociali e politici, [...] K. ha nella letteratura polacca una posizione preminente come narratore; per primo ha dato alla Polonia un ricchissimo corredo di letteratura amena, scalzando, così, il predominio assoluto del romanzo ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1900 - Parigi 1967); fondatore con A. Stern del futurismo polacco, si segnalò fin da giovane per il suo carattere inquieto e provocatorio con le prose surreali di JA z jednej [...] strony i JA z drugiej strony mego mopsożelaznego piecyka ("Io da un lato e io dall'altro della mia carlinoferrea stufetta", 1919) e coi racconti tragicomici di Bezrobotny Lucyfer (1927; trad. it. Lucifero ...
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Scrittrice israeliana (Varsavia 1926 - Tel Aviv 2014). Emigrata in Palestina da bambina, ha frequentato il liceo di Haifa. Tra i suoi romanzi ricordiamo Ănāšīm ăhērīm hēm ("Essi sono della gente diversa", [...] 1950); Rĕhōv ha-madrēgōt ("La via delle scale", 1956), descrizione di un quartiere povero di Haifa e dei suoi due protagonisti, un giovane appartenente a questo ambiente e una ragazza ricca di cui si innamora; ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1905 - ivi 1982). Partecipe dei movimenti di avanguardia degli anni Venti, alle cui esperienze si è rifatto nella sua produzione più recente, è autore di raccolte di versi (Semafory, [...] 1924; Oczy i usta "Occhi e labbra", 1926; Serce granatu "Cuore di granata", 1943; Wagon "Vagone", 1963; Zdarzenia "Eventi", 1977), di romanzi (Latarnie świecą w Karpowie "I lampioni brillano a Karpów", ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1895 - ivi 1976). Nato in una famiglia della borghesia intellettuale ebraica, fu tra i fondatori della rivista Skamander. Si distinse per una ricca vena satirica (espressa in [...] commedie come Murzyn warszawski "Il negro varsaviano", 1928, e in una mordente attività di critico e pubblicista) e per un tenace pacifismo. Poeta dal tono discorsivo e riflessivo (Wiersze zebrane "Versi scelti", 1929), trovò accenti di profondo ...
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Economista di origine polacca (Varsavia 1810 - Gisors, Eure, 1876). Prese parte all'insurrezione del 1830; fuggito in Francia, ne assunse (1834) la cittadinanza. Prof. al Conservatoire des arts et métiers [...] di Parigi, prima (1839) di legislazione industriale e poi di economia, fondatore della Revue de législation et de jurisprudence (1834), membro dell'Accademia di scienze morali (1855). Prese parte anche ...
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varsaviano
(ant. o raro varsoviano, varsovino) agg. e s. m. (f. -a) [der. di Varsavia (o della forma lat. mediev. Varsovia)]. – Appartenente o relativo alla città di Varsavia (pol. Warszawa), capitale della Polonia; come sost., cittadino,...
Polexit
s. f. inv. L’uscita della Polonia dall’Unione europea. ♦ È dunque un bilancio negativo nelle città per il governo, in quella che è stata la prima consultazione elettorale a livello nazionale dopo le parlamentari dell'autunno 2015,...