Scrittore polacco (Varsavia 1924 - ivi 2000). Le tragiche esperienze dell'occupazione nazista e del campo di concentramento, variamente filtrate e rielaborate, segnarono la sua opera narrativa, dal ciclo [...] iniziato con Czas przesły ("Tempo passato", 1961) ai romanzi Msza za miasto Arras (1971; trad. it. Messa per la città di Arras, 1983), ambientato all'epoca dell'Inquisizione; Początek ("L'inizio", 1986; ...
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Poetessa russa (Varsavia 1890 - Leningrado 1969). Emigrata a Parigi per motivi politici nel primo decennio del secolo, tornò in Russia nel 1915. Le sue raccolte sono ispirate dagli avvenimenti della guerra [...] e della rivoluzione (Znamenija "Bandiere", 1921; Pod kamennym doždëm "Sotto una pioggia di pietre", 1923; Vremena mužestva "Tempi eroici", 1940). Notevole influsso sulla sua poesia hanno avuto i rapporti ...
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Poeta polacco (Varsavia 1915 - ivi 2006). Esordì con la raccolta Powròt Andersena ("Il ritorno di Andersen", 1937), vicina alla poetica di Skamander; dopo aver combattuto in guerra, fu ordinato sacerdote [...] (1948). Nella sua poesia, tra le più originali della Polonia contemporanea, si esprime una religiosità profondamente umana e non dogmatica. Le sue raccolte del dopoguerra sono in gran parte riunite nella ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1874 - Leopoli 1941). Figura di primo piano nella vita letteraria polacca della prima metà del sec. 20º con le sue critiche teatrali (Flirt z Melpomeną "Flirt con Melpomene", [...] 1920-32), con originali saggi sulle maggiori figure della letteratura (A. Mickiewicz, A. Fredro) e della storia polacca (Sobieski), e soprattutto con la sua fecondissima opera di traduttore ed esegeta ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1899 - ivi 1968). Tra i principali iniziatori del futurismo polacco, pubblicò raccolte di versi (Futuryzie "Futurisie", 1919; Anielski cham "Il villano angelico", 1924; Bieg [...] do bieguna "Corsa al polo", 1927; Wiersze i poematy "Poesie e poemi", 1956), romanzi (Namiẹtny pielgrzym "Il pellegrino appassionato", 1933; Ludzie i syrena "Gli uomini e la sirena", 1955), racconti (Zabawa ...
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Poeta polacco (Varsavia 1905 - ivi 1953). Dotato di una ricca vena satirica, criticò, con distaccata serenità, la vita politica e sociale del periodo prebellico. Dopo l'occupazione hitleriana, la sua poesia [...] si arricchì di motivi più profondamente umani. Scrisse, in un linguaggio semplice e pur raffinatissimo, numerosi poemi e componimenti satirici, farse grottesche e favole esopiche, tra cui si impongono: ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1934 - Wiesbaden 1969), dal 1958 emigrato in Francia. Si distinse giovanissimo con racconti di estrema semplicità stilistica, secondo i modi del linguaggio popolare; i suoi [...] personaggi esprimono la rivolta contro il conformismo della rinnovata e dominante mentalità piccolo borghese. Opere: Pierwszy krok w chmurach ("Il primo passo fra le nuvole", 1956); Ósmy dzień tygodnia ...
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Scrittore polacco (Rzeszów 1885 - Varsavia 1944). Legionario durante la prima guerra mondiale, fu (dal 1933) segretario generale dell'Accademia letteraria polacca. A parte i racconti Miasto mojej matki [...] ("La città di mia madre", 1925) e W cieniu zapomnianej olszyny ("All'ombra dell'ontano dimenticato", 1926), di carattere serenamente autobiografico, quasi tutte le altre opere di K. B. (Łuk "L'arco", 1919; ...
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Scrittore polacco (Cracovia 1891 - Varsavia 1969). Dopo un lungo soggiorno in Spagna, fondò la rivista Zwrotnica ("Lo scambio", 1922-27) che, in opposizione al gruppo di Skamander, divenne l'organo più [...] audace del novecentismo polacco. Più originale come teorico che come poeta, P. propugnò nel saggio Nowe usta, odczyt o poezij ("Nuove labbra, discorso sulla poesia", 1925), e in altri importanti scritti ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1909 - ivi 1983), ritenuto uno dei migliori prosatori della sua generazione. Ai primi racconti (Drogi nieuniknione "Strade inevitabili", 1936; Ład serca "Armonia del cuore", [...] 1938) fece seguire, dopo la guerra, una serie di racconti sull'occupazione tedesca (Noc "La notte", 1945) illustrando poi, nel romanzo Popioł i diament ("Cenere e diamante", 1948), le difficoltà dell'immediato ...
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varsaviano
(ant. o raro varsoviano, varsovino) agg. e s. m. (f. -a) [der. di Varsavia (o della forma lat. mediev. Varsovia)]. – Appartenente o relativo alla città di Varsavia (pol. Warszawa), capitale della Polonia; come sost., cittadino,...
Polexit
s. f. inv. L’uscita della Polonia dall’Unione europea. ♦ È dunque un bilancio negativo nelle città per il governo, in quella che è stata la prima consultazione elettorale a livello nazionale dopo le parlamentari dell'autunno 2015,...