ARCELLI, Francesco
Umberto Coldagelli
Nato nella seconda metà del sec. XVII dal conte Ottavio, feudatario di Corticelli, fu chierico regolare teatino. Una notevole testimonianza della sua attività religiosa [...] 1950, pp. 270, 392). L'A. fu dapprima inviato dal duca di Parma Francesco Farnese a Praga e a Varsavia. Nella capitale polacca conobbe il principe Gregorio Delgorukij, ambasciatore dello zar Pietro I, frequentò la sua casa, divenne precettore dei ...
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Uomo politico polacco (Holsterhausen, Vestfalia, 1901 - Chevy Chase, Maryland, 1966); svolse intensa attività nel Partito dei contadini. Eletto nel 1930 deputato al Sejm, vi contrastò il regime di J. Piłsudski. [...] Partito dei contadini. Passato all'opposizione dopo l'esito sfavorevole delle elezioni del gennaio 1947, per evitare l'arresto nell'ottobre 1947 fuggì da Varsavia, e si rifugiò a New York. Ha scritto un volume di ricordi: The rape of Poland (1948). ...
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Figlio (Berlino 1744 - Potsdam 1797) del principe Augusto Guglielmo, fratello minore di re Federico II, e di Luisa Amalia di Brunswick-Lüneburg-Bevern, fu designato alla successione sul trono alla morte [...] e terza spartizione della Polonia ottenne Danzica, Thorn, la Posnania, il palatinato di Kalisz, la Lituania, la Masovia e Varsavia. In Germania aveva esteso, fin dal 1791, il proprio dominio sui margraviati di Ansbach e Bayreuth. Favorì la cultura e ...
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Avventuriero e scrittore politico (Poggio a Caiano 1730 - Pisa 1816). Medico in Asia Minore fino al 1755, prof. d'italiano e commerciante a Londra, in questa città si legò d'amicizia con B. Frank lin e, [...] elementi moderati e fu con Mirabeau, La Fayette, Condorcet e altri fra i fondatori del Club dell'89; visse poi a Varsavia (1791-92) e infine a Pisa. Noto soprattutto per la traduzione della famosa Lettera M., scrisse anche Recherches historiques et ...
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DE TORRES, Giovanni
Pietro Messina
Discendente da nobile famiglia di origine spagnola, nacque a Roma nel 1618 da Ludovico che "pigliò moglie una sorella de Maria Cenci" (Caffarelli, f. 166). Studiò [...] in patria e con l'ambasciatore veneto G. Tiepolo diretto anch'egli in Polonia. Partì da Vienna il 6 agosto, giungendo a Varsavia il 15 settembre. Il primo incontro col re Ladislao IV avvenne però solo il 23 ottobre.
Da più di due anni in Polonia ...
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BECHI, Stanislao
Angelo Tamborra
Nacque a Portoferraio (isola d'Elba) il 9 giugno 1828 da Alessio, di nobile famiglia fiorentina e già colonnello d'artiglieria negli eserciti napoleonici. Sin dall'età [...] in Kwartalnik Historyczny, XXXVI(1922), pp. 111-114; K. F. Bielańska, Nullo i jego towarzysze (Nullo e i suoi compagni), Varsavia 1923; I. Dickstein-Wieleēyńska, Wspomnienia o S. B.(Ricordi su S. B.), Włocławek 1924; M. Bersano Begey, Le ultime ore ...
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GROTEWOHL, Otto
Uomo politico tedesco, nato a Braunschweig l'11 marzo 1894. Operaio tipografo, fu deputato socialista dal 1925 al 1933, occupando varie cariche importanti nell'amministrazione regionale. [...] G. ha contribuito a inquadrare la Repubblica democratica tedesca fra le "democrazie popolari", accettando fra l'altro (1950) la linea di confine dell'Oder-Neisse e firmando (14 aprile 1955) il patto di Varsavia (v. germania: Storia, in questa App.). ...
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ARMAMENTI
Stefano Silvestri
Barbara Hatch Rosenberg
Armamenti di Stefano Silvestri
sommario: 1. Le spese militari. 2. Un confronto Stati Uniti-Unione Sovietica. 3. L'evoluzione degli armamenti nucleari. [...] d'azione di circa 350 km, il che gli permetterebbe di minacciare direttamente circa il 70% delle basi aeree del Patto di Varsavia, e potrebbe essere operativo già nel 1989.
Un altro vettore potrebbe essere un missile di crociera basato a terra (GLCM ...
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Uomo politico ungherese (Kaposvár 1896 - Budapest 1958). Proveniente da una famiglia contadina, N. aderì al bolscevismo durante la prigionia in Russia, nel corso della prima guerra mondiale. Tornato in [...] di mediazione e sostenendo, successivamente, le richieste degli insorti (multipartitismo, uscita dell'Ungheria dal patto di Varsavia). Dopo l'avvio della repressione da parte sovietica N. si rifugiò presso l'ambasciata iugoslava. Arrestato il ...
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BURATTINI (Boratyni), Tito Livio
Domenico Caccamo
Nato ad Agordo (Belluno) l'8 marzo 1617 da famiglia nobile e agiata, abbandonò giovane il suo paese per motivi imprecisati. Animato da interessi archeologici [...] naz., Mss. Ital. 448; Suppl. fr. 496).
Sul viaggio del B. in Egitto è nota a tutt'oggi una sua lettera da Varsavia, datata il 14 marzo 1664 e indirizzata al francese de la Chambre (più tardi inserita nel Discours sur les causes du débordement du Nil ...
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varsaviano
(ant. o raro varsoviano, varsovino) agg. e s. m. (f. -a) [der. di Varsavia (o della forma lat. mediev. Varsovia)]. – Appartenente o relativo alla città di Varsavia (pol. Warszawa), capitale della Polonia; come sost., cittadino,...
Polexit
s. f. inv. L’uscita della Polonia dall’Unione europea. ♦ È dunque un bilancio negativo nelle città per il governo, in quella che è stata la prima consultazione elettorale a livello nazionale dopo le parlamentari dell'autunno 2015,...