PACIFISMO
Chiara Ingrao-Giulio Marcon-Mario Pianta
(XXV, p. 879)
Il p., come rifiuto della guerra e impegno per la soluzione nonviolenta dei conflitti, ha segnato profondamente la seconda metà del 20° [...] Quaranta, di un sistema internazionale che divideva i paesi europei nei blocchi contrapposti del Patto Atlantico e del Patto di Varsavia, con l'avvio della corsa al riarmo, sia nucleare che convenzionale, tra Stati Uniti e Unione Sovietica.
In questo ...
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CAVAZZA, Girolamo
Gino Benzoni
Da non confondere con l'omonimo presente in Spagna per conto del duca di Modena nel 1638 (cfr. F. Testi, Lettere, a cura di M.L. Doglio, III, Bari 1967, pp. 55, 58 s.,63), [...] del 21 ag. 1650-15 ott. 1651; Ibid., cod. Cicogna, 2357, n.n., lett. del C. del 17 marzo 1652 da Varsavia a MarcoOttobon di congratulaz. per la "cardinalità" del fratello Pietro; Ibid., mss. P. D., 613: Origine delle famiglie aggregate per l'offerte ...
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BARBARO, Giosafat
Roberto Almagià
Nacque nel 14 13 a Venezia "nel confino di S. Maria Formosa" dove infatti, sul lato nord-ovest del Camp3, era un palazzo di proprietà Barbaro; rimasto orfano del padre, [...] degli abitanti, specie dei Tatari, Alani, Cumani.
Il ritorno avvenne risalendo il Volga e raggiungendo Mosca. Di qua per Slonim, Varsavia e Francoforte sull'Oder tornò a Venezia nel 1450 o 1451- In questo stesso anno avrebbe partecipato alla guerra d ...
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MANACORDA, Guido
Benedetta Garzarelli
Nacque ad Acqui, il 5 giugno 1879, da Vittorio, insegnante, e Francesca Demartini, ultimo di tre figli.
Dopo la laurea in lettere presso l'Università di Pisa, il [...] anche anni di viaggi all'estero: in Polonia, per ordinare la prima esposizione del libro e della stampa italiana a Varsavia, in Germania, in Francia e nei Paesi scandinavi.
Le tragedie della guerra e un dopoguerra segnato da nuovi lutti famigliari ...
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GUAGNINI, Alessandro
Laura Ronchi De Michelis
Primo figlio maschio di Ambrogio e Bartolomea Montagna nacque a Verona. Quanto all'anno di nascita, le anagrafi cittadine lo registrano come nato nel 1534 [...] era a Venezia e il 6 nov. 1578 si presentò al Senato con una lettera commendatizia di Stefano Báthory (datata da Varsavia il 12 marzo di quell'anno), proponendosi alla Repubblica come tramite per vantaggiosi commerci con il Nord. A Danzica, distante ...
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ALIDOSI, Ciro
Gaspare De Caro
Nacque intorno al 1520 da Giulio e da Virginia Chigi. Dal cugino e tutore Cesare Alidosi fu affidato al duca di Firenze Cosimo I, alla cui corte visse col titolo di cameriere. [...] , e organizzatori del banditismo nel territorio di Imola.
Nel 1587 l'A. si recò a Vienna, Dresda e Varsavia per comunicare la morte del granduca Francesco. Da Cristina di Lorena, moglie del granduca Ferdinando I, venne nominato gentiluomo ...
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Slovacchia
'
(XXXI, p. 957; App. II, ii, p. 843; V, iv, p. 823; v. cecoslovacchia, IX, p. 602; App. I, p. 390; II, i, p. 541; III, i, p. 335; IV, i, p. 395; V, i, p. 535)
La S. è uno dei due Stati sovrani [...] problemi di riconversione, come nel caso delle fabbriche di armamenti che erano state concepite in funzione del Patto di Varsavia), la S. ha una sua non trascurabile industria siderurgica, oltre che il consueto ventaglio di industrie di base e ...
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In seguito al progressivo sviluppo di Gdynia, Danzica (polacco Gdańsk) vide diminuire a partire dal 1930 il traffico del suo porto, e non solo come volume delle merci, ma anche come valore, dato che la [...] di Danzica, posta così recisamente divenne da allora il nucleo centrale delle relazioni tedesco-polacche. Il governo di Varsavia, osservando che la Vistola con alla foce il porto di Danzica costituiva la principale via fluviale di comunicazione ...
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WAŁESA, Lech
Martina Teodoli
Presidente della Repubblica polacca, nato a PopowoWłocławek) il 29 settembre 1943. Di famiglia contadina, elettricista presso la locale fattoria collettiva, dal 1967 lavorò [...] adoperato per rafforzare il ruolo della Chiesa cattolica nella vita sociale e politica del paese.
Bibl.: F. Gault, Lech Walesa: reportage su un uomo e un popolo, Milano 1981; T. Kaye, Lech Walesa, ivi 1990; L. Wałesa, Drogi demokracji, Varsavia 1991. ...
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Il Novecento
Antonio Menniti Ippolito
La nascita del secolo
L'età contemporanea è il periodo in cui viviamo e il tempo che sentiamo più vicino. Decidiamo allora di farla iniziare quando nascevano i [...] trattamento è disumano: chi può lavorare viene sfruttato duramente, gli altri vengono uccisi subito. Della comunità ebraica di Varsavia sopravvissero in pochissimi. I nazisti uccidono in tutto sei milioni di Ebrei, un milione dei quali sono bambini ...
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varsaviano
(ant. o raro varsoviano, varsovino) agg. e s. m. (f. -a) [der. di Varsavia (o della forma lat. mediev. Varsovia)]. – Appartenente o relativo alla città di Varsavia (pol. Warszawa), capitale della Polonia; come sost., cittadino,...
Polexit
s. f. inv. L’uscita della Polonia dall’Unione europea. ♦ È dunque un bilancio negativo nelle città per il governo, in quella che è stata la prima consultazione elettorale a livello nazionale dopo le parlamentari dell'autunno 2015,...