Pittore (n. Arezzo 1480 circa - m. 1527); ricordato da Vasari fra gli allievi di Bartolomeo della Gatta, subì poi l'influenza di L. Signorelli e del Perugino (Circoncisione di Cristo, Arezzo, Museo medievale [...] e moderno; Madonna col Bambino e i ss. Bastiano e Fabiano, Arezzo, Museo Diocesano; ecc.). Diede anche disegni per vetrate (Arezzo, Cattedrale) ...
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Miniatori. Il Vasari nelle Vite accenna soltanto a Giovanni B. e lo dice Boccardino Vecchio per distinguerlo dal figlio Francesco che, come il padre, coltivò l'arte della miniatura. I documenti d'archivio [...] offrirono in seguito alcune poche altre notizie. Da esse si rileva che Giovanni Boccardi nacque in Firenze nel 1460, e che apprese l'arte nella bottega di Zanobi di Lorenzo, cartolaio e miniatore. Nei ...
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. La grandiosa figura del massimo architetto della Rinascenza, di colui che fu giustamente chiamato il rinnovatore dell'architettura italiana e "il più grande inventore di nuove idee architettoniche che [...] .
Nel 1499, poco prima della catastrofe di Ludovico il Moro, il B. lascia Milano e viene a Roma. Ci dice il Vasari, la cui narrazione è piena e precisa nel periodo romano dell'artista quanto invece è manchevole per tutto il tempo precedente, che egli ...
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Pittore senese del Trecento, ricordato dal Ghiberti, e poi dal Vasari, come autore degli affreschi del Nuovo Testamento nella collegiata di S. Gimignano: i quali potrebbero essere anche di Lippo Memmi [...] , e sono comunque da datarsi verso la metà del sec. 14º, invece che intorno al 1381 (anno di morte di B. secondo il Vasari). Al presunto B. - artista di elevate qualità che riprende, oltre che dal Memmi, anche da S. Martini - sono stati riferiti un S ...
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Pittore (Firenze 1509 circa - Roma 1563), detto anche Cecchino. Amico di G. Vasari, fu allievo di G. Bugiardini, B. Bandinelli e quindi (1529-30) di Andrea del Sarto; nel 1531 si stabilì a Roma, dove entrò [...] al servizio del cardinal G. Salviati, da cui prese il nome. Già la prima opera romana nota (Annunciazione, 1533 circa, S. Francesco a Ripa) mostra la sua assimilazione della maniera romana post-raffaellesca; ...
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Pittore e miniatore (n. Verona 1445 circa - m. 1529). Secondo Vasari, fu discepolo di Vincenzo di Stefano. Partito da esperienze tardogotiche, si evolse nel tempo verso il classicismo di A. Mantegna e [...] i modi di J. Bellini. Nel 1465 lavorò per i monaci olivetani di Verona e successivamente miniò i corali del monastero di Monteoliveto Maggiore (1467-69, conservati nel duomo di Chiusi) e quelli della libreria ...
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Pittore di Arezzo. Il Vasari ne diede per primo notizia dicendo, giustamente, "che se fusse stato aiutato sarebbe fattosi buonissimo maestro", ed indicando solo, come sua opera certa, la pittura della [...] lunetta della porta maggiore di S. Domenico di Arezzo. Ma adesso gli si possono ragionevolmente attribuire due tavole, rappresentanti la Vergine col Bambino e Santi, in S. Domenico di Arezzo e nella Collegiata ...
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PIERINO da Vinci
Luisa Becherucci
Scultore, nato a Vinci (Valdarno) nel 1529, o ai primi del 1530, da Bartolomeo fratello del grande Leonardo; morto a Pisa all'inizio del 1553. La sua attività indicata [...] (Milano, Museo archeologico; Vaticano, ecc.) e una serie di bronzetti, principale dei quali una Furia (Vienna, collezione Auspitz).
Bibl.: G. Vasari, Le vite, II (1568), a cura di G. Milanesi, Firenze 1878 segg., V, p. 315 segg.; M. Reymond, La ...
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GIROLAMO da Treviso, il Giovane
Alessandro Serafini
Nacque a Treviso nel 1498 (Vasari, 1550, p. 764). Dai documenti relativi alla sua attività bolognese si ricava che fu figlio di un certo Tommaso (Supino, [...] di P. Procaccioli, I, Roma 1997, p. 195 (1537); II, ibid. 1998, pp. 81 (1538), 379 (1542); III, ibid. 1999, p. 235 (1546); G. Vasari, Le vite (1550), a cura di L. Bellosi - A. Rossi, II, Torino 1968, pp. 687, 762-764, 867; Id., Le vite (1568), a cura ...
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Celebre palazzo di Firenze, la cui costruzione fu iniziata da G. Vasari (1560) per ordine di Cosimo I; in origine, era sede di pubblici uffici. Il palazzo è famoso soprattutto perché ospita, con l'annesso [...] Gabinetto dei disegni e delle stampe, la Galleria degli U., tra le maggiori raccolte mondiali di opere d'arte; creata da Ferdinando I e ampliata nei secoli successivi, fu collocata nel 1581 nella galleria ...
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fresco2
frésco2 s. m. [der. di fresco1 nel sign. dell’agg.] (pl. -chi), ant. e letter. – 1. Strato d’intonaco non ancora secco, sul quale si esegue la pittura detta appunto perciò affresco (da a fresco); quindi dipingere, colorire, lavorare...
restaurazione
restaurazióne (ant. o raro ristaurazióne) s. f. [dal lat. tardo restauratio -onis]. – 1. L’azione del restaurare; raro nel senso proprio (più com. restauro): la restaurazione del castello di Firenze (Vasari); e poco com. anche...