DELLA ROBBIA, Andrea
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 20 ott. 1435, quartogenito di Marco di Simone lanaiolo, e di una monna Antonia (1413-14 maggio 1444).
Da tempo i Della Robbia avevano rag [...] P-93; P. Gaurico, De Scuiptura [1504], a cura di A. Chastel-R. Klein, Genève-Paris 1969, pp. 24 1, 245 ss., 249; G. Vasari, Le vite... [1568], a cura di G. Milanesi, II, Firenze 1878, pp. 179 ss., 184; V, ibid. 1880, p. 13; F. Baldinucci, Notizie dei ...
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TOSINI, Michele detto Michele di Ridolfo del Ghirlandaio
Alessandro Nesi
– Nacque a Firenze nel popolo di San Michele Visdomini l’8 maggio 1503 dal ‘tavolaccino’ (servitore delle magistrature cittadine) [...] per M. di R. del G.), in Arte cristiana, LXXVI (1988), 728, pp. 369-372; A. Paolucci - A.M. Maetzke, La casa del Vasari in Arezzo, Firenze 1988, p. 108; R.C. Proto Pisani, in Esperienze di un cantiere didattico per il restauro dei dipinti della Badia ...
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Pittore. Nel 1291, già in piena maturità d'arte, eseguiva i musaici inferiori nell'abside di S. Maria in Trastevere, a Roma; nel 1308, lavorava per Carlo d'Angiò a Napoli; era ancora operoso circa il 1321 [...] al C., a Roma, l'affresco della tomba di Matteo d'Acquasparta (m. 1302) in Aracoeli, dove egli aveva lasciato, secondo il Vasari, la sua migliore opera nell'abside poi distrutta, e il devastato affresco dell'abside di San Giorgio in Velabro; a Napoli ...
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STEFANO da Verona (o da Zevio, per denominazione non antica)
Pietro Toesca
Pittore. Si firmò semplicemente: "Stephanus"; onde non è ben certo ch'egli sia il pittore veronese Stefano di Giovanni nato [...] in tutto al cosiddetto stile gotico internazionale senza mostrare traccia di suoi primi rapporti con Agnolo Gaddi, asseriti dal Vasari; ma vi ha accento proprio, affine al lombardo Michelino da Besozzo (v.) e in qualche relazione con la pittura ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] xxv, 1922, pp. 15-26: il concetto dell'Aretino sull'opera di Michelangelo è sentito come molto prossimo a quello che ne aveva il Vasari) e illustra Le origini della critica d'arte a Venezia (ibid., XXVI, 1923, pp. 1-17, con un esame dei giudizi dell ...
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GIUDICI, Francesco, detto il Franciabigio
Maria Elena Massimi
Nacque il 30 genn. 1484 nella parrocchia fiorentina di S. Maria in Verzaia - dove venne battezzato il 1° febbraio - dal tessitore di pannilini [...] 1525, probabilmente di peste; alle esequie e al suo seppellimento in S. Pancrazio provvide la Compagnia di S. Giobbe.
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite… (1568), a cura di G. Milanesi, V, Firenze 1880, pp. 8, 15, 35, 189-200 (in particolare, pp. 194 n ...
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FANCELLI, Giovanni, detto Nanni di Stocco
Sandro Bellesi
Figlio di Paolo di Sandro detto Scherano, nacque a Settignano (Firenze) intorno al primo decennio del sec. XVI. Nel 1538 divenne membro della [...] di S. Pier Maggiore (Arch. di Stato di Firenze, Ufficiali poi Magistrato della Grascia 192, n.n.), oggi distrutta.
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite... [1568], a cura di G. Milanesi, VI, Firenze 1881, p.188; VII, ibid. 1881, p. 640 e n. 3; F. Bocchi ...
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Scultore milanese. Nacque nel 1483 (per altri nel 1480), morì nel 1548. Sua opera firmata del 1513 è la tomba del poeta Lancino Curzio (nel Museo archeologico di Milano) con tre snelle figure delle Grazie [...] stesso B. per il monumento Birago, il quale andò distrutto e le cui parti furono disperse in collezioni e ville lombarde. Il Vasari, che poté vedere quell'opera, molto l'ammirò. Eseguì le sculture per il monumento al capitano Bua (morto nel 1529) a ...
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VECELLIO, Tiziano
Charles Hope
VECELLIO, Tiziano. – Primogenito di Gregorio e di una Lucia, nacque a Pieve di Cadore probabilmente attorno al 1489.
La sua famiglia occupava una posizione di rilievo [...] ’attribuzione. La pala con Raffaele e Tobia è certamente più tarda di alcuni decenni ed è oggi per lo più convenuto che Vasari l’abbia confusa con una pittura dello stesso soggetto per un’altra chiesa e ora nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia. L ...
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Famiglia di scultori nativi di Settignano, dei quali ricordiamo i più importanti: Battista di Domenico, detto Battista del Cavaliere (Settignano 1527/1528 - forse Pisa 1594), scolaro di Baccio Bandinelli, [...] a Firenze lavorò in S. Croce al monumento sepolcrale di Michelangelo, su disegno di G. Vasari, e a Pisa, nel duomo, scolpì (1592) la statua di s. Efisio nella cappella di S. Ranieri. Stoldo di Gino (Settignano 1534 - Pisa 1583) dapprima si era ...
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fresco2
frésco2 s. m. [der. di fresco1 nel sign. dell’agg.] (pl. -chi), ant. e letter. – 1. Strato d’intonaco non ancora secco, sul quale si esegue la pittura detta appunto perciò affresco (da a fresco); quindi dipingere, colorire, lavorare...
restaurazione
restaurazióne (ant. o raro ristaurazióne) s. f. [dal lat. tardo restauratio -onis]. – 1. L’azione del restaurare; raro nel senso proprio (più com. restauro): la restaurazione del castello di Firenze (Vasari); e poco com. anche...