UGOLINO di Nerio
G. Neri
Pittore senese la cui attività è collocabile in base ai documenti tra il 1317 e il 1327.
Proveniente da una famiglia di pittori, il padre Nerio e i fratelli Guido e Muccio, [...] iscrizione "Ugolinus De Senis me pinxit". La tavola fu smantellata tra il 1566 e il 1569 per far posto a un ciborio di Vasari. Della Valle (1785) la vide nel dormitorio di Santa Croce verso la fine del sec. 18°, e la sua descrizione, insieme a quella ...
Leggi Tutto
NEGRETTI, Jacopo, detto Palma il Vecchio
Barbara Maria Savy
NEGRETTI (Negreti, Nigreti), Jacopo, detto Palma il Vecchio. – Figlio di Antonio, nacque a Serina nella Val Brembana, come già riferivano [...] ), intorno al 1480.
Non sono noti né il nome della madre, né la data di nascita esatta che si può dedurre dalla testimonianza di Vasari (1550), il quale lo dice morto all’età di 48 anni, dal momento che la morte è registrata al 30 luglio 1528 negli ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Raffinato interprete dell’età della Maniera, Parmigianino è uno degli artisti più [...] curiosità nei confronti della pittura nordica. La datazione intorno al 1519, quando l’artista aveva solo 16 anni, trova conferma in Vasari, il quale racconta che la pala è stata realizzata “di suo capriccio”, come sorta di saggio della sua bravura, e ...
Leggi Tutto
Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] un documento del 1525 permette di stabilire che si tratta del ritratto di Monna Lisa del Giocondo, come scritto da G. Vasari). Al celebre vago sorriso (un moto psichico colto al suo primo manifestarsi prima che divenga più determinato) s'accorda il ...
Leggi Tutto
Scultore, architetto e legnaiolo; nato a Maiano nel 1442, morto a Firenze il 24 maggio 1497. Dalla moglie Elisabetta Massesi ebbe sei figli, due dei quali, Giovanni e Giuliano, coltivarono l'arte paterna. [...] , gli insegnamenti del Francione. Quasi tutti i lavori in legno, che lo resero tanto famoso da esser chiamato, secondo il Vasari, anche alla corte d'Ungheria per portarvi dei magnifici cassoni, sono andati dispersi; e le uniche opere d'intaglio che ...
Leggi Tutto
, Antonio Averlino o Averulino detto con soprannome umanistico il Filarete, nacque a Firenze da Pietro maestro d'intaglio verso il 1400. Forse prima a Firenze tra gli aiuti del Ghiberti nella porta del [...] se di poi variato, e la parte originaria dell'Ospedale di Milano, commessagli dallo Sforza nel 1456. Lo elogia anche il Vasari, per lo più assai severo verso l'Averlino. Il F., assunto regolarmente nel 1460, diresse i lavori per cinque anni, portando ...
Leggi Tutto
GIOVANNI dal Ponte (Giovanni di Marco)
Michela Becchis
Nacque da Marco a Firenze nel 1385 come si evince dalle portate al Catasto che egli presentò nel 1427, nel 1430 e nel 1433 (Horne, Appendice…, pp. [...] da Milanesi (1878) nella sua edizione delle Vite di Vasari, quest'ultimo, nella vita dedicata a "Giovanni dal Ponte (1537-42), a cura di A. Ficara, Napoli 1968, pp. 101 s.; G. Vasari, Le vite… (1568), a cura di G. Milanesi, I, Firenze 1878, pp. 631 ...
Leggi Tutto
FRANCESCO di Giovanni, detto Francione
Francesco Quinterio
Nacque a Firenze nel 1428 da Giovanni di Francesco, legnaiolo, e da Monna Lena; abitò nel quartiere di San Giovanni, "popolo" di San Pier Maggiore [...] (Arch. di Stato di Firenze, Catasto, 78, c. 573; 76, c. 401).
La sua figura di legnaiolo e ingegnere militare è ricordata dal Vasari (1568) più che per le opere, giunte a noi in minima parte, per la sua funzione di guida e modello per alcuni artisti ...
Leggi Tutto
FRANCESCO d'Angelo, detto Il Cecca o La Cecca
Francesco Quinterio
Nacque a Firenze il 21 dic. 1446 da Angiolo di Giovanni, cuoiaio, proveniente da Tonda (nei pressi di San Miniato al Tedesco), e da [...] era morto da quasi dieci anni (il 15 ag. 1460: Archivio di Stato di Firenze, Catasto, filza 794, c. 577). Il Vasari ([1568], III, 1878, p. 196) afferma che fu fin da giovane "legnaiuolo buonissimo" e, secondo le notizie raccolte dal Milanesi, fu ...
Leggi Tutto
BETTI, Nicolò
Silvia Meloni
Figlio di Giovanni del Brigliaio, non se ne conoscono le date di nascita e di morte; risulta immatricolato all'Accademia del disegno l'8 ag. 1576, insieme con Domenico Buti, [...] accesi di bagliori: e si può pensare che i cupi violetti del fondo notturno siano stati suggeriti al B. dall'affresco del Vasari con la Presa di Siena nel salone dei Cinquecento, il più bello e nuovo della serie.
Dopo l'impresa dello studiolo, le ...
Leggi Tutto
fresco2
frésco2 s. m. [der. di fresco1 nel sign. dell’agg.] (pl. -chi), ant. e letter. – 1. Strato d’intonaco non ancora secco, sul quale si esegue la pittura detta appunto perciò affresco (da a fresco); quindi dipingere, colorire, lavorare...
restaurazione
restaurazióne (ant. o raro ristaurazióne) s. f. [dal lat. tardo restauratio -onis]. – 1. L’azione del restaurare; raro nel senso proprio (più com. restauro): la restaurazione del castello di Firenze (Vasari); e poco com. anche...