CRISTOFANO di Michele, detto il Robetta
Dora Liscia Bemporad
Figlio di Michele di Cristofano di Martino, nacque a Firenze il 17 nov. 1462. Fu incisore e orafo. Dalla continuità delle sue portate al [...] Oltre alla bibl. in U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, XXVIII, p. 433 (sub voce Robetta) e in Bellini, 1973. si veda: G. Vasari, Le Vite... [1568], a cura di G. Milanesi, VI, Firenze 1881, pp. 609, 611; P. Minucci del Rosso, Di alcuni personaggi ...
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Pittore senese fiorito nella seconda metà del 1300, identificabile forse con un maestro Barna Bertini, giurato alla mercanzia di Siena e ricordato nel 1340. Sebbene sulla esistenza stessa di un Barna o [...] dubbî, il B. è probabile autore del ciclo di affreschi rappresentanti il Nuovo Testamento nella collegiata di S. Gimignano, che il Vasari dice da lui quasi finiti nel 1381 e compiuti dopo la sua morte dallo scolaro e nipote Giovanni d'Asciano. In ...
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CONDIVI, Ascanio
Giorgio Patrizi
Nacque a Ripatransone, nel Piceno, nel 1525, da una famiglia non illustre, ma abbastanza nota nel piccolo centro urbano.
Il padre, Latino, piccolo proprietario terriero, [...] , Note su alcuni biografi di Michelangelo: F. de Hollanda, Vasari, C., Varchi, in Scritti d'arte in onore di L ; M. Ferbach, Die gefälschte Michelangelo-Vita C.s, Wien 1959; G. Vasari, La vita di Michelangelo nelle redaz. del 1550 e del 1568, a cura ...
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AMADORI (dell'Amadore), Francesco, detto l'Urbino
Anna Maria Luzietti
Nato da Bernardino a Casteldurante, oggi Urbania, fu dal 1530 fino alla morte domestico e aiutante di Michelangelo il quale ne ricambiò [...] da Flaminio Vacca nell'anno 1594, p. 4, memoria 7, pubblicate da Famiano Nardini in appendice a Roma antica, Roma 1704; G. Vasari, Le Vite..., con nuove annotazioni e documenti di G. Milanesi..., VII, Firenze 1881, p. 240, n. 3; B. Cellini, La Vita ...
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Avventure e metamorfosi di un genio: Raffaello da Urbino a Roma
Vincenzo Farinella
La vita
Raffaello era figlio d’arte: nato ad Urbino nel 1483, probabilmente il 6 aprile, trascorse i suoi primi anni [...] in un muto dialogo di sguardi. Ma il dettaglio più innovativo dell’opera, aggiunto solo in un secondo momento (e riferito da Vasari alla mano di Giovanni da Udine), dove si nasconde una radice di un genere – la natura morta – che ancora non esisteva ...
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GIOVANNI di Pietro, detto lo Spagna (Spagnia, Spana)
Enrico Parlato
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo pittore, del quale solo il nome di battesimo, il patronimico e l'origine spagnola, [...] in effetti completò solo con una lievissima dilazione: sulla tavola si legge "MDXVI XV IULII". Il dipinto fu poi visto da Vasari che lo ricorda nelle Vite (pp. 594 s.) insieme con altre opere assisiati: "ed in Ascesi dipinse la tavola della cappella ...
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DELLA VOLPAIA (Della Golpaia, De Vulparia, Vulpario), Lorenzo
Pier Nicola Pagliara
Figlio di Benvenuto di Lorenzo, nacque nel 1446 a Firenze (Pini-Milanesi, 1876, che non citano la fonte; per contro, [...] IV, 41 (= 5363): ff. 7v, 18v, 26r, 29r, 30v, 31r, 32, 38v, 39r, 44r, 47v, 49rv, 55rv, 58v-61v, 65r, 74r-75r, 86v; G. Vasari, Le vite ... [1568], a cura di G. Milanesi, II, Firenze 1878, pp. 593 s.; III, ibid. 1878, p. 269; IV, ibid. 1879, pp. 305 ss ...
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GIOVANNI da Asciano
L. Morganti
Pittore senese attivo presumibilmente nella seconda metà del sec. 14° ad Asciano, Siena e Firenze e di cui, per la scarsità delle notizie biografiche a lui sicuramente [...] in via Larga, distrutte da Cosimo I per la costruzione dell'od. palazzo Medici-Riccardi (Milanesi in Vasari, Le Vite, 1878, pp. 650-651). In seguito Vasari (Le Vite, II, p. 256), nella vita di "Berna sanese", ricorda che G. fu "creato" di Barna ...
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Banchiere e mecenate (Roma 1491 - ivi 1557); ampliò le attività bancarie del padre Antonio, trasferitosi da Firenze a Roma, ed ebbe l'appalto di varie gabelle pontificie. Si impose particolarmente dopo [...] cospicue al duca Carlo di Savoia e a Enrico II di Francia. Mecenate, fu in rapporto con Raffaello, Michelangelo, Cellini, Vasari, ecc. Ma soprattutto è noto per l'interesse con cui seguì le vicende della sua patria, osteggiando sempre i Medici dopo ...
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TINTORETTO
Mary Pittaluga
. Iacopo Robusti, detto il T., pittore, nacque in Venezia nel 1518/1519, morì ivi il 31 maggio 1594. Giovinetto, entrò nella bottega di Tiziano, dove rimase, pare, pochissimo. [...] e colorito di Tiziano". Se il fatto sia vero non si può comprovare. Ma testimonianze varie di contemporanei (Pini: 1548; Vasari: 1550 e 1568; Borghini: 1584) fanno credere che il Robusti, seguendò il gusto dell'ora, considerasse fonte d'ispirazione i ...
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fresco2
frésco2 s. m. [der. di fresco1 nel sign. dell’agg.] (pl. -chi), ant. e letter. – 1. Strato d’intonaco non ancora secco, sul quale si esegue la pittura detta appunto perciò affresco (da a fresco); quindi dipingere, colorire, lavorare...
restaurazione
restaurazióne (ant. o raro ristaurazióne) s. f. [dal lat. tardo restauratio -onis]. – 1. L’azione del restaurare; raro nel senso proprio (più com. restauro): la restaurazione del castello di Firenze (Vasari); e poco com. anche...