ZANGUIDI, Jacopo
Valentina Catalucci
Jacopo Zanguidi, detto il Bertoia (non conosciamo il significato del soprannome), nacque a Parma il 25 luglio 1544 da Giuseppe Zanguidi e dalla moglie Sarra (Ronchini, [...] con il «Joseph de Zanguidis» che compare tra gli eredi di Parmigianino (ibid.).
La formazione artistica di Bertoia è ignota: Vasari non lo menziona, anche se lo conosceva, come dimostrano i due disegni che ne possedeva (De Grazia, 1991, p. 40 ...
Leggi Tutto
FINIGUERRA, Tommaso (Maso)
Marco Collareta
Nacque a Firenze nel marzo 1426 da Antonio e da una Antonia di cui non si conosce il casato. Il padre, immatricolato come orafo nel 1421., esercitava l'arte [...] , La gravure en Italie avant Marc-Antoine, Paris-London 1883, pp. 1-20; G. Milanesi, Commentano alla vita di Marcantonio Bolognese, in G. Vasari, Le opere, Firenze 1878-85, V, pp. 443-446; Id., Les nielles de Tommaso F. et de Dei, in L'Art, IX (1883 ...
Leggi Tutto
VITE, Antonio
Giacomo Guazzini
Antonio «di Vita Ricci», pittore pistoiese documentato tra il 1379 e il 1407, nacque verso la metà del XIV secolo e fu attivo, oltre che in patria, a Firenze, Prato, Pescia [...] precedente, svolti in occasione del passaggio di Pisa sotto il controllo di Firenze (Gai, 1970, p. 94).
Fonti e bibliografia
G. Vasari, Le vite (1550 e 1568), a cura di R. Bettarini - P. Barocchi, II, Firenze 1967, pp. 294, 307; M. Salvi, Historie ...
Leggi Tutto
DELLA VOLPAIA (Della Golpaia, De li orioli, De Vulparia), Benvenuto
Pier Nicola Pagliara
Figlio del celebre Lorenzo e Bartolomea di Lionardo sua moglie, nacque a Firenze il 5 maggio 1486; al pari dei [...] e gli raccomandava il Tribolo, che per premio del servizio reso ai Medici ottenne un incarico da scultore nella basilica di Loreto (Vasari, VI, p. 63).
Per parte sua il D. all'inizio del '32 ricevette da Clemente VII la carica di "Curator Aqueductus ...
Leggi Tutto
TORRI, Teofilo
Alessandra Baroni Vannucci
Teofilo Biagio di ser Vincenzo Torri fu battezzato ad Arezzo nella pieve di S. Maria il 3 marzo del 1554 dello stile ab Incarnatione, ovvero nel 1555. Questa [...] celebri per virtù e talenti della città di Arezzo e suo comitato, e Brizi, 1846, p. I) che, secondo Giorgio Vasari, fu tra i migliori pupilli di Michelangelo per la particolare qualità dei suoi disegni anatomici (a lui sono attribuiti alcuni fogli a ...
Leggi Tutto
GHINI, Simone
Stefano Coltellacci
Figlio di Giovanni di Giovanni, di professione sarto, nacque a Firenze nel 1410 e svolse l'attività di orefice. In epoca imprecisata sposò una certa Maritana, di circa [...] " e di guadagnare appena di che vivere e pagare la pigione della bottega.
Il G. morì a Roma in data imprecisata.
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite… (1568), a cura di G. Milanesi, II, Firenze 1878, pp. 419, 458-461; E.M. Müntz, Les arts à la cour des ...
Leggi Tutto
Nome con cui è noto il pittore Giorgio da Castelfranco (erroneo il casato Barbarelli; n. Castelfranco Veneto forse 1477 - m. 1510). Capofila della scuola veneta del Cinquecento, con la sua opera ebbe un [...] a macchia; l'assenza della fase di disegno e l'uso del colore per strutturare le figure apparivano a G. Vasari i tratti salienti dell'arte giorgionesca, identificata così con la maniera veneta.
Vita e attività
La scarsità delle notizie biografiche ...
Leggi Tutto
Ammannati, Bartolomeo. - Scultore e architetto (Settignano 1511 - Firenze 1592), è una delle figure più rappresentative del manierismo. Di formazione eclettica ma assai sensibile all'influsso michelangiolesco [...] a partire dal 1552 dava inizio anche alla sua attività di architetto collaborando, con il Vignola e il Vasari, alla costruzione di Villa Giulia. Il Vasari, nel 1555, fece chiamare l'A. alla corte di Cosimo I a Firenze. L'artista, ormai maturo, vi ...
Leggi Tutto
Pittore e incisore, nato a Zara ai primissimi del '500, morto a Venezia il 1° dicembre 1563. Il Ridolfi lo dipinge come un autodidatta, ammiratore specialmente del Parmigianino di cui si esercitava a copiare [...] che il Ridolfi, descrivendo lo S. costretto ad umili opere perché poco apprezzato dai contemporanei, mentre altre testimonianze (Vasari, Paolo Pino, ecc.) farebbero credere altrimenti, abbia confuso il ricordo del Meldolla con quello d'altro pittore ...
Leggi Tutto
PALOMINO de Castro y Velasco, Acisclo Antonio
José F. Rafols
Pittore e trattatista, nato a Bujalance presso Cordova, in Andalusia, nel 1653, morto a Madrid nel 1723. Giovanissimo, ebbe l'insegnamento [...] l'aiuto di quest'ultimo riuscì a procurargli la nomina a pittore di camera del re Carlo II. Fu soprannominato "il Vasari spagnolo" per avere composto El Museo pictórico y escala óptica, opera nella quale oltre a trattare varî argomenti teorici inserì ...
Leggi Tutto
fresco2
frésco2 s. m. [der. di fresco1 nel sign. dell’agg.] (pl. -chi), ant. e letter. – 1. Strato d’intonaco non ancora secco, sul quale si esegue la pittura detta appunto perciò affresco (da a fresco); quindi dipingere, colorire, lavorare...
restaurazione
restaurazióne (ant. o raro ristaurazióne) s. f. [dal lat. tardo restauratio -onis]. – 1. L’azione del restaurare; raro nel senso proprio (più com. restauro): la restaurazione del castello di Firenze (Vasari); e poco com. anche...