CARAGLIO (Caralio, Caral, de Caraliis), Giovanni Iacopo
Fabia Borroni
Helena Kozakiewicz
Incisore, medaglista, intagliatore di gemme e orefice, nacque nella città di Verona verso l'anno 1505.
La città [...] "ha atteso... non più alle stampe di rame, come cosa bassa; ma alle cose delle gioie, a lavorare d'incavo ed all'architettura" (Vasari, pp. 425 s.). Ma l'attività del C. architetto non è provata. Nella lettera già citata del 17 luglio 1539, l'Aretino ...
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STECCHI, Filippo Luigi Maria
Renato Pasta
– Nacque a Firenze il 12 aprile 1756 da Giovan Battista di Arcangiolo e da Elisabetta di Paolo Marchi.
Il padre era libraio a Firenze dal 1745 in via della [...] stamparono in prevalenza grandi opere, che comportavano per lo più contratti di associazione, quali le Vite de’ pittori di Giorgio Vasari e le Opere di Filippo Baldinucci in venti tomi, diversi volumi sull’agricoltura, e due periodici, il Giornale di ...
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VERLA, Francesco
Andrea Polati
– Nacque in una data compresa tra il 1470 e il 1474 da tale Bernardino, un calzolaio originario di Villaverla, vicino a Vicenza, mentre della madre non si conosce il nome.
Queste [...] con il nome di Veruzio, una probabile corruzione del diminutivo Verluzo o Verlucio.
Non ne conosciamo il maestro, ma Vasari (1568, 1881) lo annovera tra gli artisti vicentini che si formarono a contatto con le pitture di Andrea Mantegna, accanto ...
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TAMAGNI, Vincenzo
Fabrizio Biferali
‒ Nacque il 10 aprile 1492 a San Gimignano (Siena) da Bernardo di Chele, membro di una famiglia di proprietari terrieri (Castrovinci, 2017, p. 16); nulla è noto riguardo [...] scene tratte dalle Metamorfosi di Ovidio (pp. 45 s., 139 s., n. 10). In questi anni, come ricordato da Giorgio Vasari, Tamagni avrebbe affrescato nel rione di Borgo le facciate del palazzo di Giovanantonio Battiferri, alludendo al suo casato con «i ...
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CASINI
Anchise Tempestini
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Famiglia di artisti fiorentini la cui attività si svolge dalla seconda metà del sec. XVI ai primi decenni del secolo successivo.
Dei due figli di Giovanni Battista di Matteo, [...] ital., IX, 6, Milano 1933, pp. 451 s.; Catal. della Mostra del Cinquecento toscano, Firenze 1940, p. 185; L. Berti, La casa del Vasari in Arezzo e il suo museo, Firenze 1955, p. 22 n. 17, tav. VIII, 2; M. Bucci, Lo Studiolo di Francesco I, Firenze ...
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DEL TASSO, Leonardo
Marco Collareta
Nato a Firenze nel 1465, fu verosimilmente avviato all'arte dal padre, Chimenti di Francesco, con cui lavorò in S. Pancrazio opere importanti oggi perdute (cfr. voce [...] (II, p. 179) riferisce direttamente l'opera.
Fonti e Bibl.: Oltre alla bibliografia citata nella voce Del Tasso, famiglia, si veda G. Vasari, Le vite ... [1568], a cura di G. Milanesi, II, Firenze 1878, p. 179; IV, ibid. 1879, p. 523; P. A. Orlandi ...
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Pittore fiorentino: operava nella seconda metà del sec. XIII e sino ai primi anni del Trecento. Poche notizie di lui in documenti, che lo chiamano "Cenni di Pepo, detto Cimabue": era a Roma nel 1272; a [...] aspetto più profondo anche nella formazione di Giotto. (V. tavv. LVII a LX).
Bibl.: Per notizie storiche: K. Frey, in G. Vasari, Le Vite, Monaco 1911, I, p. 388 segg.; per la critica degli scrittori antichi (commenti a Dante, F. Villani, L. Ghiberti ...
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Scultore lombardo, visse e operò sempre a Milano, per la fabbrica del Duomo, e a Milano morì nel 1570.
Più valente fu suo figlio Francesco il Giovane, morto nel 1599 Per quaranta anni egli lavorò alla [...] fabbrica del Duomo. Già nel 1567 aveva scolpito quella mensola per la statua di Pio IV, nel Duomo, che il Vasari disse "cosa stupenda" con lode eccessiva. Dal 1571 in poi egli è ricordato ininterrottamente per varî modelli eseguiti per gl'intagli del ...
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BIZANTINA, Arte
F. Panvini Rosati
L'impero bizantino nacque quando Costantino trasferì la sede del governo imperiale da Roma a Bisanzio, antica città greca sul Bosforo ribattezzata Costantinopoli e [...] . e ancora oggi fa sentire il suo peso, anche perché contiene, senza dubbio, una piccola parte di verità.Il termine usato da Vasari, e da Ghiberti prima di lui, per indicare l'arte da cui si liberarono gli italiani del tardo Duecento è "maniera greca ...
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TOMMASO Pisano
Roberto Paolo Novello
TOMMASO Pisano. – Figlio e allievo di Andrea Pisano (Andrea di Ugolino di Nino da Pontedera) e fratello di Nino (Nino Pisano, v. la voce in questo Dizionario), [...] pure solo a livello di ‘disegno’. A indicare, invece, una concreta attività di Tommaso come architetto è il testo di Giorgio Vasari: «il quale [Tommaso] finì la cappella di Campo Santo, e pose la fine del campanile del Duomo, cioè quella ultima parte ...
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fresco2
frésco2 s. m. [der. di fresco1 nel sign. dell’agg.] (pl. -chi), ant. e letter. – 1. Strato d’intonaco non ancora secco, sul quale si esegue la pittura detta appunto perciò affresco (da a fresco); quindi dipingere, colorire, lavorare...
restaurazione
restaurazióne (ant. o raro ristaurazióne) s. f. [dal lat. tardo restauratio -onis]. – 1. L’azione del restaurare; raro nel senso proprio (più com. restauro): la restaurazione del castello di Firenze (Vasari); e poco com. anche...