NALDINI, Lorenzo
Mario Epifani
– Non è noto l’anno di nascita di questo scultore originario di Firenze, ricordato da Vasari in calce alla Vita di Giovan Francesco Rustici, pubblicata nel 1568.
Oltre [...] 128, 183): tuttavia i rilievi bronzei non furono mai eseguiti (cfr. Bresc-Bautier, 2004, p. 34). Alla data del 1568, Vasari lo ricorda ancora vivente e attivo come scultore.
Stante l’assenza di opere riconducibili con sicurezza a Naldini, a oggi sono ...
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Pittore fiorentino (sec. 14º), di nome Bonamico ma ricordato dalle fonti col soprannome di B. e come personaggio burlone e spensierato. È ancora stilisticamente indefinito, quantunque i vecchi scrittori, [...] dal Boccaccio sino al Vasari, lo lodino come uno dei maggiori contemporanei di Giotto. La sola opera che si può ragionevolmente ritenere eseguita dalla sua mano, gli affreschi (1315) nella Badia a Settimo assegnatigli dal Ghiberti, è purtroppo ...
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Pittore e mosaicista (m. dopo il 1327-30), padre di Taddeo. Le opere attribuitegli dal Vasari a Roma, Arezzo, Pisa e Firenze sono quasi tutte perdute. Alcuni studiosi hanno cercato di identificarlo con [...] il "Maestro della Santa Cecilia", tramite opere di ambiente romano a lui attribuite ...
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LAPPOLI, Giovanni Antonio
Monica Grasso
Nacque ad Arezzo nel 1492, da Matteo di ser Jacopo di Bernardo, pittore allievo di Pietro Dei, detto Bartolomeo della Gatta, e da Caterina di Guittone d'Ottaviano [...] di una pala per la chiesa di S. Rocco e di una per la chiesa di S. Domenico ad Arezzo, pale poi assegnate entrambe a Vasari.
Il L. visse i suoi ultimi anni ad Arezzo con la moglie e i figli, divenuto benestante e "vivendo d'entrate e degli uffizii ...
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Pittore (forse Ferrara 1481 - ivi 1559), probabilmente originario di G., villaggio del Polesine; secondo G. Vasari, fu scolaro di D. Panetti: anche se le sue prime opere (Presepe della pinacoteca di Ferrara; [...] affresco del palazzo di Ludovico il Moro, ivi) mostrano l'influsso prevalente di B. Boccaccino, col quale lavorò a Cremona dal 1498 al 1499, e di L. Costa, col quale lavorò a Mantova. Era allora già stato ...
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GIULIO Romano
Carlo Gamba
Giulio Pippi, detto Giulio Romano, pittore e architetto, figlio di Pietro Pippi; nacque a Roma, secondo il Vasari suo amico, nel 1492, secondo altri computi nel 1499; morì [...] a Mantova nel 1546. Giovanissimo s'iniziò all'arte come aiuto di Raffaello del quale divenne ben presto il discepolo di fiducia, dipingendo sui suoi cartoni, edificando sui suoi disegni. Nel 1515 già dipingeva ...
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Pittore, nacque a Verona circa il 1455, morì a Caldiero (Verona) nel 1519. Figlio, se crediamo al Vasari, di un buon dilettante, e fratello di tre pittori, appare quale un rinnovatore della pittura veronese, [...] , ma anche nobilissima, e la forma è definita come nell'opera di un fiammingo. Nel 1487 il B. fu chiamato, secondo il Vasari, da Francesco II Gonzaga a Mantova: di là egli dovette mandare a Verona la pala dei Banda per S. Bernardino (molto restaurata ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] La vita di Michelangelo, cit. alla nota 3, I, pp. 48-49.
28 Id., I, p. 49.
29 Chapman
2005, pp. 134-137, 286.
30 G. Vasari, La vita di Michelangelo, cit. alla nota 3,, I, p. 46.
31 A. Condivi, Vita di Michelangelo Buonarroti, cit. alla nota 2, p. 32 ...
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FORZORI (Forziori), Alessandro
Monica Grasso
Non sono note le date di nascita e di morte di questo pittore aretino, figlio di Giovanni Donato, collaboratore di Giorgio Vasari, attivo tra il 1564 e il [...] , in Il palazzo dei Cavalieri e la Scuola normale di Pisa, a cura di G. Gentile, Bologna 1932, pp. 25 s., 28; Neue Briefe von G. Vasari, a cura di H.W. Frey, München 1940, pp. 89, 90 n. 3, 91, 93, 96, 99; Pinacoteca comunale di Città di Castello, I ...
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Pittore e poeta fiorentino, nato il 17 novembre 1503, morto il 23 novembre 1563; figliolo di Cosimo di Mariano, d'una famiglia oriunda da San Gimignano trasferitasi in Firenze. Alcuni scrittori dànno al [...] su piastra di stagno, di tutti gl'illustri uomini di Casa Medici, eseguiti per lo studiolo di Cosimo fatto dal Vasari in Palazzo Vecchio (una parte di tali ritrattini si trova nella Galleria Palatina di Firenze); 1545-1564, dipinge la cappella ...
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fresco2
frésco2 s. m. [der. di fresco1 nel sign. dell’agg.] (pl. -chi), ant. e letter. – 1. Strato d’intonaco non ancora secco, sul quale si esegue la pittura detta appunto perciò affresco (da a fresco); quindi dipingere, colorire, lavorare...
restaurazione
restaurazióne (ant. o raro ristaurazióne) s. f. [dal lat. tardo restauratio -onis]. – 1. L’azione del restaurare; raro nel senso proprio (più com. restauro): la restaurazione del castello di Firenze (Vasari); e poco com. anche...