BAZZI, Giovanni Antonio, detto il Sodoma
Enzo Carli
Nacque a Vercelli nel 1477 da Giacomo, calzolaio originario forse di Biandrate, che nel 1476 aveva sposato Angelina di Niccolò da Bergamo: l'anno [...] al cadere del Cinquecento.
Fonti e Bibl.: Siena, Bibl. Com., Titii Sigismundi Historiarum Senensium Libri X, ms. B. III, 6-15; G. Vasari, Le Vite..., a cura di G. Milanesi, VI, Firenze 1881, pp. 379-432; G. della Valle, Lettere sanesi, III, Roma 1786 ...
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CARAGLIO (Caralio, Caral, de Caraliis), Giovanni Iacopo
Fabia Borroni
Helena Kozakiewicz
Incisore, medaglista, intagliatore di gemme e orefice, nacque nella città di Verona verso l'anno 1505.
La città [...] "ha atteso... non più alle stampe di rame, come cosa bassa; ma alle cose delle gioie, a lavorare d'incavo ed all'architettura" (Vasari, pp. 425 s.). Ma l'attività del C. architetto non è provata. Nella lettera già citata del 17 luglio 1539, l'Aretino ...
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CASINI
Anchise Tempestini
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Famiglia di artisti fiorentini la cui attività si svolge dalla seconda metà del sec. XVI ai primi decenni del secolo successivo.
Dei due figli di Giovanni Battista di Matteo, [...] ital., IX, 6, Milano 1933, pp. 451 s.; Catal. della Mostra del Cinquecento toscano, Firenze 1940, p. 185; L. Berti, La casa del Vasari in Arezzo e il suo museo, Firenze 1955, p. 22 n. 17, tav. VIII, 2; M. Bucci, Lo Studiolo di Francesco I, Firenze ...
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DEL TASSO, Leonardo
Marco Collareta
Nato a Firenze nel 1465, fu verosimilmente avviato all'arte dal padre, Chimenti di Francesco, con cui lavorò in S. Pancrazio opere importanti oggi perdute (cfr. voce [...] (II, p. 179) riferisce direttamente l'opera.
Fonti e Bibl.: Oltre alla bibliografia citata nella voce Del Tasso, famiglia, si veda G. Vasari, Le vite ... [1568], a cura di G. Milanesi, II, Firenze 1878, p. 179; IV, ibid. 1879, p. 523; P. A. Orlandi ...
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CIMABUE
J. White
(o Cenni di Pepe o Cenni di Pepo)
Pittore fiorentino attivo principalmente in Toscana e ad Assisi tra l'ultimo quarto del Duecento e i primissimi anni del Trecento.L'importanza di C. [...] ora ha Giotto il grido, / sì che la fama di colui è scura" (Purg. XI, vv. 94-96). Nelle Vite di Vasari C. diviene, con il suo successore fiorentino, uno dei primi eroi, nella battaglia combattuta per sottrarsi all'abisso della barbarie medievale, che ...
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BIZANTINA, Arte
F. Panvini Rosati
L'impero bizantino nacque quando Costantino trasferì la sede del governo imperiale da Roma a Bisanzio, antica città greca sul Bosforo ribattezzata Costantinopoli e [...] . e ancora oggi fa sentire il suo peso, anche perché contiene, senza dubbio, una piccola parte di verità.Il termine usato da Vasari, e da Ghiberti prima di lui, per indicare l'arte da cui si liberarono gli italiani del tardo Duecento è "maniera greca ...
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BELLANO (Vellano), Bartolomeo
Francesco Cessi
Figlio di Giovanni Bellano (il cognome del B. non deriva quindi da un toponimo) e di una Anna, nacque a Padova probabilmente poco prima del 1435.
La patavinità [...] 1609, p. 117; [M. Michiel], Notizia d'opere di disegno..., a cura di I. Morelli, Bassano 1800, pp. 4, 13, 94, 151; G. Vasari, Le Vite..., a cura di G. Milanesi, II, Firenze 1906, pp. 603-609; G. B. Rossetti, Descriz. di Padova, Padova 1765, passim; B ...
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MALATESTA, Leonardo (Leonardo da Pistoia)
Valentina Sapienza
Nacque a Pistoia da Francesco di Lazero e fu battezzato l'11 febbr. 1484 a Nativitate (così a p. 180 di Rogers Mariotti, che costituisce la [...] a cura di G.C. Rospigliosi - L. Andreani, Pisa 1909, pp. 91, 105, 187 s. (per Francesco di Lazero), 250; G. Milanesi, in G. Vasari, Le vite( (1568), a cura di G. Milanesi, IV, Firenze 1879, pp. 647 s. (note); M. Salvi, Historie di Pistoia e fazioni d ...
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CALVI
Paola Costa Calcagno
Famiglia di pittori genovesi di origine lombarda. Agostino, figlio di un Marciano che si era trasferito a Genova "dentro del secolo 1400" dal luogo di Sant'Agata (Ratti), [...] (Alizeri, III, p. 448). Nel 1525 si recò a Firenze con G. B. Grasso per invitare il Puligo a venire a Genova (G. Vasari, Le vite..., a cura di G. Milanesi, IV, Firenze 1879, p. 472). Con il Grasso collaborò, nel 1532, a una decorazione con fregi ...
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STEFANO FIORENTINO
Pittore fiorentino, allievo di Giotto, attivo dall'ultimo decennio del Duecento alla prima metà del Trecento.L'artista è ricordato per la prima volta nel 1347, quando compare come [...] G. Camilli Galletti, Firenze 1847, p. 36; Lorenzo Ghiberti, I Commentari, a cura di J. von Schlosser, I, Berlin 1912, p. 37; Vasari, Le Vite, II, 1967, pp. 133-138; commento, II, 1969, pp. 431-440.
Letteratura critica. - A. Chiappelli, Di una tavola ...
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fresco2
frésco2 s. m. [der. di fresco1 nel sign. dell’agg.] (pl. -chi), ant. e letter. – 1. Strato d’intonaco non ancora secco, sul quale si esegue la pittura detta appunto perciò affresco (da a fresco); quindi dipingere, colorire, lavorare...
restaurazione
restaurazióne (ant. o raro ristaurazióne) s. f. [dal lat. tardo restauratio -onis]. – 1. L’azione del restaurare; raro nel senso proprio (più com. restauro): la restaurazione del castello di Firenze (Vasari); e poco com. anche...