COSINI (Chogini, Chusini, Qugini, Ceparelli, Cipparelli), Silvio (Silvio da Fiesole)
Maria Pedroli
Figlio di Giovanni e fratello di Vincenzo, nacque a Fiesole (Vasari, IV, p. 481) negli ultimi anni [...] C. fu artista molto famoso ai suoi tempi sia per la notevole qualità delle sue opere sia per il suo strano carattere; il Vasari (IV., p. 484) infatti lo ricorda "di bello ingegno, capriccioso, e molto destro in ogni cosa, e persona che seppe condurre ...
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FRANCESCHI, Piero
Ronald W. Lightbown
FRANCESCHI (Della Francesca), Piero (dei).- Nacque a Borgo San Sepolcro (oggi Sansepolcro), primogenito di Benedetto di Piero e di Romana, figlia di Pierino di [...] era nato nella casa contigua a quella del F., e il cui fratello aveva sposato la pronipote Isolante, pur conoscendo le Vite di Vasari, nel suo testo (1585 circa) dice che morì all'età di 80 anni: il che porterebbe a situare la data di nascita attorno ...
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BELLINI, Giovanni, detto Giambellino
Terisio Pignatti
Nacque a Venezia attorno al 1427, stando al Vasari, che lo dice morto novantenne nel 1516.
La questione ha dato luogo peraltro a differenti opinioni, [...] ill. da D. I. Morelli, a c. di G. Frizzoni, Bologna 1884, p. 9; M. Sanuto, Diarii, XXIII, Venezia 1888, p. 256; G. Vasari, Le Vite a cura di G. Milanesi, III, Firenze 1878, p. 149; B. Berenson, The venetian painters of the Renaissance, New York 1894 ...
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GENGA, Bartolomeo
Monica Grasso
Nacque a Cesena nel 1518, da Gerolamo architetto e pittore urbinate. Scarse le notizie sul suo conto se si eccettuano la "vita" del Vasari e il Diario di G.B. Belluzzi [...] ).
Fonti e Bibl.: G.B. Belluzzi, Diario autobiografico (1535-1545), a cura di P. Egidi, Napoli 1907, pp. 120 s. e passim; G. Vasari, Le vite… (1568), a cura di G. Milanesi, VI, Firenze 1881, pp. 325-330, 574, 580-583; A. Becci, Catalogo delle pitture ...
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Pittore (Feltre 1490 circa - Venezia 1527). Complessa personalità artistica, in parte abilmente costruita da Vasari; forse inizialmente attivo a Roma e a Firenze, lavorò poi nell'ambito veneziano di Giorgione, [...] Tiziano e Palma il Vecchio. Delle sue opere certe, che denunciano anche arcaismi e reminiscenze tardoquattrocentesche, sono note le pale di Santo Stefano di Feltre (1511, già conservate a Berlino, Staatliches ...
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LANCI, Baldassarre
Maria Grazia Ercolino
Figlio di Marino, nacque a Urbino nel 1510. Secondo Vasari il suo apprendistato artistico si svolse nella città natale, al seguito dell'architetto urbinate G. [...] , poeta e commediografo, insignito nel 1575 del titolo di cavaliere dell'Ordine di S. Stefano (Promis, p. 321).
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite… (1568), a cura di G. Milanesi, Firenze 1881, VI, p. 325; VII, pp. 616 s.; C. Grossi, Degli uomini ...
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FRANCO, Battista, detto il Samolei
Antonella Sacconi
Figlio di Iacopo, nacque a Venezia probabilmente intorno al 1510. Nella biografia che gli dedicò nelle Vite G. Vasari scrive che a vent'anni si stabilì [...] (Parma Baudille, L'ultimo lavoro…, 1992, p. 183 n. 13). A Roma cominciò a raccogliere in un "gran Libro", molto apprezzato dal Vasari, i suoi studi dall'antico (Id., 1990, pp. 147 s.).
Non sappiamo se il F. sia riuscito a portare a termine il suo ...
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Pittore e mosaicista (m. dopo il 1327-30), padre di Taddeo. Le opere attribuitegli dal Vasari a Roma, Arezzo, Pisa e Firenze sono quasi tutte perdute. Alcuni studiosi hanno cercato di identificarlo con [...] il "Maestro della Santa Cecilia", tramite opere di ambiente romano a lui attribuite ...
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LAPPOLI, Giovanni Antonio
Monica Grasso
Nacque ad Arezzo nel 1492, da Matteo di ser Jacopo di Bernardo, pittore allievo di Pietro Dei, detto Bartolomeo della Gatta, e da Caterina di Guittone d'Ottaviano [...] di una pala per la chiesa di S. Rocco e di una per la chiesa di S. Domenico ad Arezzo, pale poi assegnate entrambe a Vasari.
Il L. visse i suoi ultimi anni ad Arezzo con la moglie e i figli, divenuto benestante e "vivendo d'entrate e degli uffizii ...
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Pittore (forse Ferrara 1481 - ivi 1559), probabilmente originario di G., villaggio del Polesine; secondo G. Vasari, fu scolaro di D. Panetti: anche se le sue prime opere (Presepe della pinacoteca di Ferrara; [...] affresco del palazzo di Ludovico il Moro, ivi) mostrano l'influsso prevalente di B. Boccaccino, col quale lavorò a Cremona dal 1498 al 1499, e di L. Costa, col quale lavorò a Mantova. Era allora già stato ...
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fresco2
frésco2 s. m. [der. di fresco1 nel sign. dell’agg.] (pl. -chi), ant. e letter. – 1. Strato d’intonaco non ancora secco, sul quale si esegue la pittura detta appunto perciò affresco (da a fresco); quindi dipingere, colorire, lavorare...
restaurazione
restaurazióne (ant. o raro ristaurazióne) s. f. [dal lat. tardo restauratio -onis]. – 1. L’azione del restaurare; raro nel senso proprio (più com. restauro): la restaurazione del castello di Firenze (Vasari); e poco com. anche...