BERNINI (Bernino), Gian Lorenzo
Howard Hibbard
Figlio dello scultore fiorentino Pietro e di Angelica Galante, napoletana, nacque a Napoli il 7 dic. 1598.
Il padre si trasferì a Roma nel 1605 o 1606, [...] 'affermare che gli scultori, in quanto creano forme in rilievo, sono migliori architetti che i pittori. Il B. riteneva con il Vasari che negli schizzi spesso si trova più talento e più vitalità che nelle opere finite ed è palese, nei suoi marmi, l ...
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UNGHERIA
I. Gedai
(Hungaria, Magerország nei docc. medievali; ungherese Magyarország)
Stato dell'Europa centrale, confinante con la Slovacchia a N, l'Ucraina a N-E, la Romania a E, la Iugoslavia e la [...] Pietroburgo, Ermitage, Gab. dei disegni, nrr. 16930-16934), così come entrambi i codici con le Decretali appartenenti a Nicola Vásári, di Niccolò di Giacomo (Padova, Bibl. Capitolare, A 24, A 25). È sicuramente da ricondurre al contesto della riforma ...
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FERRARI, Gaudenzio
Rossana Sacchi
Nacque a Valduggia, nella bassa Valsesia (prov. Vercelli), dal magister Lanfranco e da sua moglie, della casata dei Vinci (Vinzio). Sebbene l'attestato di morte del [...] di angelo del Gabinetto dei disegni e delle stampe degli Uffizi.
Morì a Milano il 31 genn. 1546.
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Vite de'più eccellenti pittori, scultori e architetti [1568], a cura di G. Milanesi, IV, Firenze 1879-85, p. 652; VI, ibid ...
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DE CHIRICO, Giorgio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888 da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere [...] popolare, senza quel sapore di ingenuità ... è così goffo e manchevole che non avrebbe interessato nemmeno la buonanima del Vasari. Quasi quasi pensiamo che quel mattacchione di De Chirico abbia voluto farci uno scherzo. Ma, intanto, è uno scherzo ...
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GIOVANNI di Paolo
Carolyn C. Wilson
Figlio di Paolo di Grazia e di una monna Mina, G. nacque a Siena probabilmente verso la fine del XIV secolo. Firmò spesso le sue opere come "Iohannis Pauli de Senis" [...] .
La notorietà di G., molto diffusa durante tutta la sua vita, non gli sopravvisse, tanto che non è menzionato da Vasari. L'interesse storico-artistico per G. è maturato nel XIX secolo, sebbene gli fosse riconosciuta una statura inferiore rispetto a ...
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CESARIANO (Ciseriano), Cesare
Sergio Samek Ludovici
Nacque nel 1483 a Prospiano (vicino a Olgiate Olona, provincia di Varese), dove suo padre Lorenzo, della nobile famiglia Ciserano o Ciseriano (Cesariano [...] s'intende in vulgare che non fa in latino [Vitruvio]" (Lettere, Venezia 1547, III, pp. 82 s.). Dopo la "vita" romanzata di G. Vasari (Le vite..., a cura di G. Milanesi, IV, Firenze 1879, pp. 149-150) dove il C., "buono geometra e buono architetto", è ...
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PIETRO, Santo
F. BiscontI
S. Manacorda
L'apostolo P., noto anche come Simone (At. 15, 14), nacque a Betsaida, presso il lago di Genesaret, ove svolgeva il mestiere di pescatore, insieme al fratello [...] solo le due teste dei principi degli apostoli (Roma, S. Pietro in Vaticano, Reverenda Fabbrica). L'impresa decorativa fu attribuita da Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 91) al tempo di Urbano IV (1261-1264; Hueck, 1969-1970) e, più di recente ...
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CASTELLI, REGNO DI SICILIA, ARCHITETTURA
MMaria Stella Calò Mariani
Al rientro dalla Germania, con le leggi emanate nella dieta di Capua (1220), Federico II affronta la riorganizzazione del sistema [...] s. Giorgio parla del fortissimo castello (in seguito soppiantato dal palazzo feudale) eseguito da "Americus ciprensis". Giorgio Vasari attribuisce all'architetto fiorentino Fuzio il castello di caccia di Gravina.
Senza nome restano i magistri di ...
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Vedi RESTAURO dell'anno: 1965 - 1996
RESTAURO
L. Vlad Borrelli
M. Cagiano de Azevedo
L. Vlad Borrelli
M. Cagiano de Azevedo
Definizione. - Si intende con tale termine qualsiasi intervento volto alla [...] mani; esemplari in tal senso i r. del Cellini, di Michelangelo, del Verrocchio, di Donatello, riferiti spesso dal Vasari sotto forma di aneddoti, e soprattutto quello del Montorsoli al Laocoonte che venne a determinare una nuova interpretazione dell ...
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Nudità
Stefano Allovio
Marco Bussagli
La condizione di essere nudi rappresenta un concetto importante nello studio della vita di relazione dell'uomo. Il suo valore varia a seconda dei contesti culturali [...] 6, 4), uomini che non dovevano essere troppo diversi da quelli vissuti nell'età dell'oro, secondo l'interpretazione di G. Vasari. In altre parole, si cercavano, si trovavano e si sentivano come palpabili quelle consonanze fra la cultura pagana e la ...
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fresco2
frésco2 s. m. [der. di fresco1 nel sign. dell’agg.] (pl. -chi), ant. e letter. – 1. Strato d’intonaco non ancora secco, sul quale si esegue la pittura detta appunto perciò affresco (da a fresco); quindi dipingere, colorire, lavorare...
restaurazione
restaurazióne (ant. o raro ristaurazióne) s. f. [dal lat. tardo restauratio -onis]. – 1. L’azione del restaurare; raro nel senso proprio (più com. restauro): la restaurazione del castello di Firenze (Vasari); e poco com. anche...