BOSCHINI, Marco
Michelangelo Muraro
Nacque a Venezia nel 1613 da Gianantonio e da una Eleonora. Ancora giovanissimo entrò nella bottega di Palma il Giovane (cfr. Breve instruzione, c. XXXVIIIr) - morto [...] , erano in grado di tradurre lo stile e il carattere dei dipinti originali. Mentre il Ridolfi, seguendo l'esempio del Vasari, illustrò le sue Vite degl'illustri pittori veneti (Venezia 1648) con dei ritratti, il B., a complemento del testo, preferì ...
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DANTI, Egnazio (al secolo Carlo Pellegrino)
Francesco Paolo Fiore
Figlio di Giulio, di nobile famiglia perugina, e di Biancofiore degli Alberti, fu battezzato in S. Domenico a Perugia il 29 apr. 1536 [...] di Girolamo, le carte di famiglia che aveva gelosamente raccolto, un album di disegni simile a quello tenuto dal Vasari, la sua ricca biblioteca, e probabilmente un commentario di Vitruvio (Oldoini, 1678, p. 131), interrotto dalla morte, oltre ad ...
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BARNABA da Modena (Agocchiari)
Enrico Castelnuovo
Figlio di Ottonello e di Francesca Cartari, nacque a Modena da una famiglia originaria di Milano. Il cognome della famiglia, De Agoclaris, deriva dal [...] pp. 233 ss.; III, p. 90; G. Della Valle, prefazione a G. Vasari, Vite, X, Siena 1793, p. 6; L. Lanzi, Storia pittorica della Italia, Genova, Genova 1875, p. 58; G. Milanesi, note alle Vite del Vasari, I, Firenze I878'P]P. 553 ss..; F. Gamba, L'Arte ...
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MARCOLINI, Francesco
Paolo Veneziani
Nacque a Forlì tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo.
La data probabile del suo insediamento a Venezia è il 1527, dove arrivò in veste di semplice libraio.
L'ipotesi [...] a Sansovino, e se ne fa menzione nell'Angelica innamorata di V. Brusantino, pubblicata dallo stesso M. nel 1550.
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite…, a cura di G. Milanesi, V, Firenze 1981, pp. 434 s. e n. 2; L. Dolce, Terzetti per le "Sorti". Poesia ...
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ANTONIO di Chelino da Pisa
Luisa Mortari
Operoso alla metà del sec. XV, è citato fra gli scultori rinomati del tempo, nel Trattato di Architettura del Filarete, risalente agli anni 1460-1464. Insieme [...] la proposta del Semrau (in Thieme-Becker) e del Venturi, con l'Antonio da Pisa operoso a Foligno nel 1461.
Bibl.: G. Vasari, Le vite..., con nuove annotaz. e commenti di G. Milanesi, II, Firenze 1878, pp. 411,n. 1, 484; A. Filarete, Trattato di ...
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CORBIZZI (Corbizi), Litti (Littifredi)
Marina Righetti Tosti Croce
Figlio illegittimo di Filippo Corbizzi, nacque a Firenze nel 1465 e fu avviato alla vita religiosa; dopo essere entrato in lite col [...] di sganciarsi dalla pedissequa imitazione della pittura contemporanea.
Fonti e Bibl.: G. Milanesi, Storia della miniatura ital., in G. Vasari, Le Vite..., VII, Firenze 1850, pp. 311 s., 350; G. Mazzatinti, Docum. per la storia delle arti a Gubbio ...
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ACCIAIUOLI, Dardano
Arnaldo D'Addario
Figlio di Lotteringo (o Tirigo) di Acciaiuolo e di Bella di Guido Mancini, partecipò ai traffici dei suoi familiari, navigando da giovane nel Mediterraneo e stabilendosi [...] , 117, 124, 131, 147; L. Bruni, Historiae Florentini populi, ibid.,2 ediz., XIX, 3, a cura di E. Santini, pp. 109-110; G. Vasari, Le vite,a cura di P. Pecchiai, I, Milano 1938, pp. 553, 561; P. Litta, Fam. cel. ital., Acciaiuoli di Firenze,tav. II; R ...
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CRIVELLI, Carlo
Pietro Zampetti
Figlio di Iacopo e fratello di Vittore, pittore anche lui (Zampetti, C. C., 1961, pp. 106, 227), nacque a Venezia intorno al 1435, come si può desumere dai dati biografici. [...] li lascia supporre.
Gli storici del tempo sono ben avari di notizie sul C., anzi tacciono del tutto: silenzio da parte del Vasari, come pure degli scrittori veneziani. Il primo a ricordarlo è il Ridolfi (1648), che cita alcune sue opere nella chiesa ...
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DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] sé tecnico (svolta da persona "il cui studio è di lettere e non di pittura"). Trascurando le riflessioni di Leonardo, Vasari ed altri e le esperienze cromatiche raffaellesche e tizianesche, il D. si appoggia, per illustrare la "bassa e vil materia ...
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FALOPPI (Falloppi), Giovanni di Pietro (Giovanni da Modena)
Andrea De Marchi
La prima menzione sicura di questo pittore, nativo di Modena e attivo prevalentemente a Bologna, risale al 17 luglio 1409, [...] più importanti che siano sopravvissuti dell'età tardogotica.
Il riconoscimento di questi affreschi al F. è però relativamente recente. Il Vasari (Le vite, 1568, a cura di G. Milanesi, I, Firenze 1878, pp. 506 s.) ne ignorava il vero autore e ...
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fresco2
frésco2 s. m. [der. di fresco1 nel sign. dell’agg.] (pl. -chi), ant. e letter. – 1. Strato d’intonaco non ancora secco, sul quale si esegue la pittura detta appunto perciò affresco (da a fresco); quindi dipingere, colorire, lavorare...
restaurazione
restaurazióne (ant. o raro ristaurazióne) s. f. [dal lat. tardo restauratio -onis]. – 1. L’azione del restaurare; raro nel senso proprio (più com. restauro): la restaurazione del castello di Firenze (Vasari); e poco com. anche...