DELLA VOLPAIA (Della Golpaia, De li orioli, De Vulparia), Benvenuto
Pier Nicola Pagliara
Figlio del celebre Lorenzo e Bartolomea di Lionardo sua moglie, nacque a Firenze il 5 maggio 1486; al pari dei [...] e gli raccomandava il Tribolo, che per premio del servizio reso ai Medici ottenne un incarico da scultore nella basilica di Loreto (Vasari, VI, p. 63).
Per parte sua il D. all'inizio del '32 ricevette da Clemente VII la carica di "Curator Aqueductus ...
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GHINI, Simone
Stefano Coltellacci
Figlio di Giovanni di Giovanni, di professione sarto, nacque a Firenze nel 1410 e svolse l'attività di orefice. In epoca imprecisata sposò una certa Maritana, di circa [...] " e di guadagnare appena di che vivere e pagare la pigione della bottega.
Il G. morì a Roma in data imprecisata.
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite… (1568), a cura di G. Milanesi, II, Firenze 1878, pp. 419, 458-461; E.M. Müntz, Les arts à la cour des ...
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AGRESTI, Livio, detto Il Ricciutello (Ritius)
Isa Belli Barsali
Nato a Forlì da Silvestro "ab Agreste" intorno al 1508, fu pittore, avendo come maestro il conterraneo Fr. Menzocchi, ma formandosi più [...] , una Adorazione dei Magi e una Deposizione.
Tornato nel 1554 a Roma, "si fece buon pratico; come si può veder - scrisse il Vasari - in alcune facciate ed altri lavori a fresco". Nel 1555 passò in Umbria. Tra il 1557 e il 1560 troviamo opere sue in S ...
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Nome con cui è noto il pittore Giorgio da Castelfranco (erroneo il casato Barbarelli; n. Castelfranco Veneto forse 1477 - m. 1510). Capofila della scuola veneta del Cinquecento, con la sua opera ebbe un [...] a macchia; l'assenza della fase di disegno e l'uso del colore per strutturare le figure apparivano a G. Vasari i tratti salienti dell'arte giorgionesca, identificata così con la maniera veneta.
Vita e attività
La scarsità delle notizie biografiche ...
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PICCINELLI, Andrea e Raffaello, detti Andrea e Raffaello del Brescianino
Alessandro Nesi
PICCINELLI, Andrea e Raffaello, detti Andrea e Raffaello del Brescianino. – Figli del ballerino Giovanni Antonio [...] dell’oratorio della Chiocciola a Siena, è un Ritratto di giovane donna in collezione Cagnola a Gazzada (Varese).
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite (1568), a cura di G. Milanesi, VII, Firenze 1881, pp. 9 s.; G. Milanesi, ibid., p. 209; F. Chigi, L ...
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MARCHESI (Marchese, Marchissi, Marchixi), Antonio
Marcella Maselli Campagna
Nacque a Settignano (ora Firenze) il 17 maggio 1451 dal mastro muratore Giorgio di Francesco, detto Giorgio Fiorentino e da [...] 48v; 11, c. 175, 178r; 12, c. 5r; Arch. di Stato di Napoli, Dipendenze della Sommaria, fascio 195/1, parte I, cc. 1r-3r; G. Vasari, Le vite… (1568), a cura di G. Milanesi, III, Firenze 1878, p. 570; IV, ibid. 1879, pp. 476 s.; V, ibid. 1880, pp. 453 ...
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Pittore (seconda metà sec. 14º). Nel 1368 era membro della Compagnia dei pittori in Firenze e nel 1369 dirigeva insieme con Giovanni da Milano lavori in Vaticano. Delle opere a lui attribuite attualmente [...] in deposito presso la Cassa di Risparmio, Firenze), che rivelano alta qualità nella tradizione postgiottesca. G. B. Gelli e G. Vasari ripresero notizie su G. riportate nel cosiddetto Libro di Antonio Billi (zibaldone compilato tra il 1481 e il 1530 e ...
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GANTI, Giovanni Cristoforo (Gian Cristoforo Romano)
Matteo Ceriana
Figlio dello scultore Isaia da Pisa, uno dei principali tra quelli attivi a Roma alla metà del XV secolo, nacque in data non precisabile [...] 1549, p. 173; S. Castiglione, in Scritti d'arte del Cinquecento, a cura di P. Barocchi, III, Milano-Napoli 1977, p. 2920; G. Vasari, Le vite… (1568), a cura di G. Milanesi, II, Firenze 1878, p. 650; G.P. Lomazzo, Libro dei sogni, in Id., Scritti ...
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FACCIOLI (Fagiuoli, Facioli), Girolamo
Maria Cristina Misiti
Nacque a Bologna nel primo ventennio del sec. XVI, forse da Bernardino, come riporta B. Carrati (Bologna, Bibl. d. Archiginnasio, ms. B. [...] Cittadino" (Bologna, Bibl. d. Archiginnasio, ms. B. 674: B. Carrati, Estratti dalle matricole delle arti, I, p. 99).
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite ... [1565], a cura di G. Milanesi, V, Firenze 1880, pp. 228, 391; VI, ibid. 1881, p. 27; VII, ibid ...
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Pittore (Urbino 1469 - ivi 1523). Formatosi a Bologna con F. Francia, risentì poi l'influenza di L. Signorelli, Perugino e Raffaello, col quale lavorò forse a Roma in S. Maria della Pace (1513-14). Tra [...] (1508, in deposito ivi); la raffaellesca Noli me tangere (Cagli, S. Angelo Minore). Possedette una collezione di disegni italiani, tra i quali numerosi quelli di Raffaello, dalla quale alcuni esemplari passarono a G. Vasari e altri a P. Crozat. ...
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fresco2
frésco2 s. m. [der. di fresco1 nel sign. dell’agg.] (pl. -chi), ant. e letter. – 1. Strato d’intonaco non ancora secco, sul quale si esegue la pittura detta appunto perciò affresco (da a fresco); quindi dipingere, colorire, lavorare...
restaurazione
restaurazióne (ant. o raro ristaurazióne) s. f. [dal lat. tardo restauratio -onis]. – 1. L’azione del restaurare; raro nel senso proprio (più com. restauro): la restaurazione del castello di Firenze (Vasari); e poco com. anche...