MALVASIA, Carlo Cesare
Maria Elena Massimi
Nacque a Bologna nel 1616, dal conte Anton Galeazzo (1577-1669) e dalla moglie legittima Caterina Lucchini, "femmina di bassa condizione" (Fantuzzi, pp. 149 [...] del Colloquio( 1990, a cura di G. Perini, Bologna 1992, pp. 511-528; E. Grasman, La controversia fra il Vasari ed il M. nella letteratura artistica del Settecento, ibid., pp. 529-538; G. Perini, Contributo a M. epigrafista: precisazioni documentarie ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] si vuole che fosse il primo a far conoscere ai Bolognesi questo stile) affiancata alla fronte di S. Domenico; secondo il Vasari la porta di San Michele in Bosco (si disse poi anche la facciata) e secondo alcune Guide il palazzo Albergati. Il Vignola ...
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BALDASSINI, Melchiorre
Piero Craveri
Nacque a Napoli intorno al 1470. Distintosi come avvocato nel foro di Roma, partecipò ai lavori del concilio lateranense V, nel 1512, sotto Giulio II, in qualità [...] lui medesimo fatto costruire su disegno di Antonio da Sangallo e internamente fatto affrescare da Pierin del Vaga.
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite...,a cura di G. Milanesi, V, Firenze 1880, pp. 451, 489, 598 s.; V. Forcella, Iscrizioni delle Chiese ...
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GIUNTI (Giunta), Filippo, il Giovane
Massimo Ceresa
Probabilmente il maggiore dei sette figli di Bernardo di Filippo il Vecchio, del ramo fiorentino della famiglia di tipografi, e di Dorotea Modesti, [...] .
Nel 1568 i Giunti pubblicarono, dopo un lungo lavoro d'impressione che durò quattro anni, le Vite di G. Vasari, in una nuova edizione dopo quella del Torrentino del 1550. Il frontespizio inciso dell'opera, inserito in una cornice architettonica ...
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GIUSTIZIA
P. Réfice
Nel Medioevo la g. era, in senso generale, la manifestazione dell'aequitas divina, la personificazione dell'ordine del creato e del suo mantenimento. Come tale veniva classificata [...] res publica, tra i quali quello, perduto, nel palazzo del Bargello di Firenze, che Ghiberti (Commentari, II, 4) e poi Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 116) attribuirono a Giotto, rappresentante il Comune rubato, un'amara caricatura - analoga a quella ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] , inventata, disegnata l'anno 1598; Vol. di disegni degli Uffizî, fogli 4529-4594). Lo schema vasariano ci presenta una compenetrazione del sistema ortogonale con quello radiale, il tutto definito dal solito contorno ottagonale: la predominanza del ...
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LIBERALI Le arti liberali che costituivano durante il Medioevo i due gradi dell'insegnamento, l'uno letterario, l'altro scientifico, comprendevano la grammatica, la retorica e la dialettica (il Trivio); [...] intorno alla tomba di Giulio II "ognuna con le sue note", come forse è accennato in uno degli Schiavi del Louvre. E il Vasari ideò le figure delle tre arti, intorno alla tomba del maestro (Firenze, S. Croce), che in sé le aveva riunite.
Bibl.: E. F ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] (fra cui si conserva, forse, quello del Filetto) ed altri quadri di soggetto sacro o profano: per l'Assonica, ricordato dal Vasari come "compare" di Tiziano, la tela del Riposo della Vergine durante la fuga in Egitto, ed una Venere, definita dal ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] fiorentino Filippo Sassetti, quella alquanto piatta, ma facile e decorosa, delle Vite de' più eccellenti pittori, ecc., dell'aretino Giorgio Vasari, e lasciando da parte molt'altri nomi, quella in cui vive stupenda di colore e di rilievo l'anima di ...
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fresco2
frésco2 s. m. [der. di fresco1 nel sign. dell’agg.] (pl. -chi), ant. e letter. – 1. Strato d’intonaco non ancora secco, sul quale si esegue la pittura detta appunto perciò affresco (da a fresco); quindi dipingere, colorire, lavorare...
restaurazione
restaurazióne (ant. o raro ristaurazióne) s. f. [dal lat. tardo restauratio -onis]. – 1. L’azione del restaurare; raro nel senso proprio (più com. restauro): la restaurazione del castello di Firenze (Vasari); e poco com. anche...