Moschowitz, Eli
Medico statunitense (1879 -1964). Fu patologo presso il Beth Israel hospital (1923-44).
Sindrome di Moschowitz
Malattia (detta anche porpora trombotica trombocitopenica) caratterizzata [...] , malattie infiammatorie e autoimmuni. Nei pazienti affetti si riscontrano anomalie nei fattori di coagulazione e nella parete dei vasisanguigni, che facilitano la formazione di trombi. Per la diagnosi è fondamentale lo striscio di sangue, in cui ...
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neurofibrosarcoma
Tumore maligno derivante dai fibroblasti delle guaine nervose, facente parte dei tumori MPNST (Malignant Peripheral Nerve Sheath Tumor); insorge spesso nell’ambito della neurofibromatosi [...] ; il n. delle cavità viscerali si manifesta tardivamente, quando sono già presenti fenomeni di compressione dei vasisanguigni e linfatici, di infiltrazione e metastasi; la sopravvivenza è legata alla tempesività della diagnosi, alla differenziazione ...
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macroglia
Parte della glia (➔) di origine ectodermica; è composta da astrociti (cellule con numerosi prolungamenti raggiati, dotate di forti giunzioni, che uniscono i neuroni tra loro e con i vasisanguigni), [...] oligodendrociti e cellule di Schwann (rivestono le fibre nervose di mielina, rispettiv. nel sistema nervoso centrale e periferico), cellule ependimali (elementi di rivestimento ciliati, che facilitano ...
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Ehlers, Edvard Lauritz
Medico danese (Copenhagen 1863-1937). Fu a capo del policlinico dermatologico del Frederisk Hospital (1906) e poi direttore dell’ospedale municipale di Copenhagen (1911-32). Sindrome [...] forme, variamente accompagnate da tumori cutanei, ernie, prolasso della valvola mitrale e difetti cardiaci, fragilità dei vasisanguigni. Già nota a Ippocrate, la prima descrizione clinica della sindrome fu data dal medico russo Alexandr Nicolaevich ...
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pia madre
Membrana meningea più interna, che si trova in diretto rapporto con la superficie esterna del tessuto nervoso. La p. m. spinale aderisce intimamente al midollo, discende fino nel fondo della [...] che penetrano nel tessuto nervoso. È un tessuto sottile e trasparente, molto ricco di vasisanguigni, che si insinua anche nei ventricoli cerebrali formando la tela corioidea – rivestimento interno dei ventricoli – e i plessi corioidei – granulazioni ...
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Virchow, Rudolf
Patologo tedesco (Schivelbein, Pomerania, 1821 - Berlino 1902). Prof. di anatomia patologica nell’università di Würzburg (1849), poi in quella di Berlino (1856-1902). Introdusse il fondamentale [...] del cranio umano. Fu anche notevole uomo politico. Spazi di V.-Robin: spazi perivascolari situati tra i vasisanguigni e la membrana basale delle cellule gliali nel sistema nervoso centrale. Nelle malattie infiammatorie (encefaliti), l’accumulo ...
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diatermia
Forma di elettroterapia con correnti ad alta frequenza (105÷107 Hz), con effetto spiccatamente termico che si esercita soprattutto a livello dei tessuti profondi. È indicata in alcune patologie [...] e coagulanti, della d. trovano impiego in chirurgia per la dieresi incruenta dei tessuti e per l’emostasi dei piccoli vasisanguigni. Il termine d., coniato all’inizio del 20° sec., stava a indicare in generale il riscaldamento dei tessuti grazie all ...
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pseudoxantoma elastico
Malattia ereditaria del tessuto connettivo che interessa il tessuto elastico della pelle, della retina e dei vasi arteriosi. La trasmissione genetica è prevalentemente autosomica [...] delle pliche del collo, dell’inguine e delle ascelle. A livello oculare può comparire neoformazione di vasisanguigni la cui rottura comporta emorragie che concorrono all’abbassamento dell’acuità visiva. ll coinvolgimento cardiovascolare comporta ...
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pressocettore
Recettore che viene eccitato da stimoli pressori. I p. sono localizzati nelle pareti delle arterie (tunica avventizia) e spec. nell’arco aortico, nel seno carotideo, nelle arterie mesenteriche. [...] Sono costituiti da terminazioni nervose ramificate sensibili allo stiramento dei vasisanguigni provocato dalle variazioni della pressione arteriosa: l’aumento della pressione rallenta, con meccanismo riflesso, l’attività dei centri bulbari che ...
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sorafenib
Farmaco antineoplastico utilizzato nel trattamento del carcinoma del fegato in stato avanzato e nel carcinoma avanzato derivato da cellule dei tubuli renali. Il s. agisce in quanto inibitore [...] crescita e la diffusione. In particolare il s. agisce anche sulla vascolarizzazione del tumore e sulla genesi di vasisanguigni bloccando o riducendo fortemente l’apporto del sangue necessario alle cellule cancerose per continuare il loro sviluppo e ...
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sanguigno
agg. [lat. sanguĭneus, der. di sanguis -ĭnis «sangue»]. – 1. a. In fisiologia, del sangue, relativo al sangue: la massa s.; il plasma s.; vasi s.; tessuto s.; pressione s. (v. pressione, n. 4 a); gruppi s., le varie classi in cui...
vascolare
agg. [der. del lat. vascŭlum, dim. di vas «vaso»]. – 1. letter. Che riguarda i vasi, cioè la fabbricazione e la decorazione dei vasi di terracotta o di ceramica; quasi esclusivam. con riferimento a vasi antichi: arte v.; pittura...