Nato circa il 1040. Dopo la morte del padre, il re Sven Estridson, nel 1076, cercò di avere la corona danese, ma fu soppiantato dal fratellastro Harold, e solo alla morte di questo fu eletto re di Danimarca. [...] Autoritario per temperamento, non volle essere un debole re di figura fra i suoi vassalli; seppe imporre la sua volontà e accrescere il prestigio della corona, all'interno e anche all'esterno, contro i pirati che infestavano le coste della Danimarca. ...
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Mitanni
Regno dell’Alta Mesopotamia (1650-1250 a.C.), detto anche Khurri (dagli ittiti) e Khanigalbat (dagli assiri). La popolazione di base era hurrita, con la presenza di un elemento indo-iranico attestato [...] ’alto Khabur. Mancando archivi di M., la storia si ricostruisce su informazioni esterne (ittite, egiziane, assire) o dei regni vassalli di Alalakh (strato IV) e Nuzi. Quanto all’origine di M., i piccoli regni hurriti, presenti in Alta Mesopotamia e ...
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Khattushili
Nome di tre re ittiti.
K. I (1650-20 a.C. ca.), inizialmente re di Kushshara, spostò la capitale a Khattusha e diede inizio al cosiddetto «antico regno» ittita. I suoi Annali narrano le imprese [...] e orientale (contro il nascente stato dei hurriti), e poi in Siria dove distrusse Alalakh e conquistò Urshu e altri regni vassalli di Yamkhad. Il suo Testamento narra gli intrighi di corte che lo indussero a nominare erede il figlio adottivo Murshili ...
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DOVARA, Oberto da
François Menant
Nacque verso la fine del sec. XI, probabilmente a Cremona, da Alberto e da Donella, di cui si ignora il casato. Tra l'inizio del gennaio 1117, quando fu deposto il [...] re d'Italia tra l'810 e l'818. Il padre del D., Alberto (nato nel 1079 e morto tra il 1119 e il 1126), fu vassallo del vescovo di Cremona; il fratello, anch'egli di nome Alberto, ereditò il feudo del padre e figura spesso al fianco del D., la sorella ...
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Roberto I Re di Francia
Roberto I
Re di Francia (n. 865 ca.-m. Soissons 923). Secondogenito di Roberto il Forte. Alla morte del fratello Oddone I (898), gli successe come duca e marchese di Francia. [...] contro i normanni. Dopo la fuga di Carlo il Semplice in Lorena, R. fu eletto re di Francia a Reims (922) dai grandi vassalli laici ed ecclesiastici che si erano rivoltati contro il primo. Ma nella lotta che ne seguì fu vinto in battaglia e cadde sul ...
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Figlio (m. Auxerre 936) del duca Riccardo detto il Giustiziere e di Adelaide, sorella di Rodolfo I re della Borgogna Transgiurana, fu proclamato (923) re di Francia dopo la battaglia di Soissons tra Carlo [...] (tra il 916 e il 918) la figlia Emma e che era stato proclamato re a Reims nel 922 dai grandi vassalli laici ed ecclesiastici. Lasciato il ducato di Borgogna al cognato Giselberto, poi suo nemico, regnò lottando faticosamente contro i grandi signori ...
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(pers. Darbànd) Città della Russia, nella repubblica autonoma del Daghestan. Per la sua posizione strategica – gli antichi la chiamarono Porte Caspiche e gli Arabi Porta delle Porte – fu ambito obiettivo [...] dopo un periodo di diretto dominio califfale, fece parte dello Stato degli Shirvānshāh, poi dei Mongoli e dei Safawidi di Persia e loro vassalli. I Russi la conquistarono definitivamente nel 1813. Fu semidistrutta durante la guerra civile (1917-21). ...
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SUESSIONI
Léopold Albert Constans
. Popolo celtico che occupava la maggior parte del dipartimento dell'Aisne (diocesi di Soissons); dominava i passaggi dell'Aisne, ed aveva un territorio fertilissimo. [...] i Meldi (Meaux), Silvanectae (Senlis), Viromandui (alta valle della Somme). Senza dubbio fu mediante l'aiuto di questi popoli vassalli che i Suessioni poterono riunire 50.000 uomini contro Cesare nel 57 a. C. Questo grande stato comprendeva 12 oppida ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Adriana Valerio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il policentrismo politico, tipico del pieno e basso Medioevo, riflette l’articolato [...] inventario di beni e persone, oggetto del patrimonio acquisito dalla corona.
Si apre così un lungo e ambivalente confronto tra i vassalli del regno e il monarca: se da un lato il sovrano si erge a garante dei vecchi diritti particolari, nella sua ...
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NOBILTÀ
Giovanni SABINI
Giuseppe CARDINALI
Cesare MANARESI
. Un fenomeno costante in quasi tutte le forme di società politiche, fino dai tempi più remoti della storia, è l'esistenza di gruppi più [...] , cioè dal sec. X al XIII, se ne sovrappose un'altra durante e dopo il periodo delle signorie. I principi, grandi vassalli dell'Impero, in virtù della loro qualità di vicarî imperiali, fino dal sec. XIV usarono costituire in feudo, come si diceva ...
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vassallo
s. m. e agg. [dal lat. mediev. vassallus o vasallus, voce di origine celtica]. – 1. Nella società feudale, uomo libero che si assoggettava a un signore promettendogli fedeltà in cambio di protezione. 2. estens. e fig. a. Individuo...