Terzogenito di Marcantonio (del ramo di Traetto) e Maria Carafa (del ramo di Forlì), nacque postumo a Ugento il 14 agosto 1646. Un omicidio (1662) lo costrinse da Napoli a fuggire a Malta, del cui ordine [...] alleato all'imperatore, e strappò con tanta violenza contribuzioni al granduca di Toscana, ai Genovesi, ai Lucchesi e ad altri vassalli dell'impero, da essere (1692) richiamato dallo stesso Leopoldo I a Vienna, ove una febbre maligna lo uccise il 6 ...
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RONCISVALLE (sp. Roncesvalles; basco Orhia, A. T., 41-42)
Giuseppe CARACI
José A. DE LUCA
Roncisvalle, resa celebre dall'epopea e dalla leggenda carolingia, è una piccola (meno di 200 ab.) località [...] Carlomagno, invitato da Suleimān ibn Yaqṭān, governatore di Saragozza, e altri capi musulmani che gli resero omaggio di vassalli in cambio della sua protezione per mantenersi indipendenti dall'emiro di Cordova, entrò in Spagna; ma giunto a Saragozza ...
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SICILIA, REGNO DI, AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA
MMario Caravale
Numerosi sono i passi del Liber Constitutionum Regni Siciliae in cui Federico II definisce l'amministrazione della giustizia il principale [...] e il signore. Già nel periodo normanno si era affermato il principio per cui i signori fondiari del Regno si dichiaravano vassalli del sovrano e quindi riconoscevano di tenere le loro terre non già a titolo allodiale, bensì per concessione regia. Il ...
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SAN BONIFACIO
Gian Maria Varanini
(Sambonifacio). – Alla morte del conte di Verona e marchese Milone (955), i suoi discendenti – che avrebbero presto liquidato le proprietà ubicate nel Novarese, la [...] -96, 98-100; B.G. Kohl, Padua under the Carrara, 1318-1405, Baltimore-London 1998, ad ind.; A. Castagnetti, Fra i vassalli: marchesi, conti, ‘capitanei’, cittadini e rurali, Verona 1999, pp. 39, 52, 81 s.; Id., Da Verona a Ravenna per Vicenza, Padova ...
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GERLANNO
François Bougard
Non conosciamo il luogo e la data di nascita di G.; di lui sappiamo quanto ci riferiscono i Miracula sancti Columbani (opera di un anonimo monaco di Bobbio, indirizzata al [...] Bobbio-Pavia, in Pavia capitale del Regno. IV Congr. intern. di studi sull'Alto Medioevo, Spoleto 1969, pp. 293 s.; M. Nobili, Vassalli su terra monastica fra re e principi: il caso di Bobbio (seconda metà del sec. X-inizi del sec. XI), in Structures ...
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MAGGI (de Madiis, de Maçonibus), Berardo
Gian Maria Varanini
Nacque verosimilmente a Brescia, forse intorno al 1240-45, da Emanuele, il fondatore della potenza politica della famiglia, e da Cancellaria.
L'avvio [...] di Martino il M. compare nuovamente nel novembre 1272 a Bagnolo, ove il presule ricevette il giuramento di fedeltà dei vassalli, e ancora nel 1273 e nel 1274, in atti di governo ecclesiastico concernenti ospedali e pievi. Giunse dunque all'elezione ...
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GIOVANNI DI BRIENNE, RE DI GERUSALEMME E IMPERATORE LATINO DI COSTANTINOPOLI
BBenedetto Vetere
Figlio di Edoardo III di Brienne, si trovò coinvolto nelle vicende del Medio Oriente, teatro di una guerra [...] e con gli Ordini monastico-cavallereschi. Nell'estate del 1211 non si oppose alla partecipazione di alcuni suoi vassalli a una spedizione templare contro Damietta. Pochi mesi dopo stipulò con al-῾Ādil, fratello del Saladino, una tregua quinquennale ...
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MALASPINA, Guglielmo
Raffaele Tamalio
Nacque forse alla fine del 1527 o agli inizi del 1528, probabilmente dopo la morte del padre, di cui portò il nome, che era marchese di Tresana e Lusuolo in Lunigiana [...] le insegne e le armi dei Gonzaga sui luoghi e castelli dei Malaspina, minacciati da frequenti ribellioni dei vassalli locali.
Il M. fu assegnato probabilmente alla famiglia della duchessa Margherita Paleologo, marchesa del Monferrato e moglie (dal ...
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GRISELDA
Salvatore BATTAGLIA
. Tipo ideale di figura femminile, creata dalla fantasia del Boccaccio nella novella del marchese di Saluzzo (Decameron, X, 10) e accolta nella vita letteraria come simbolo [...] severità autoritaria e bizzarra del marito, che le toglie i figli, la isola da ogni affetto, la ripudia in presenza dei suoi vassalli e che finge di sposare nuovamente, imponendole perfino di servire la più giovane e più bella sposa. Ma alla fine, la ...
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Giustizia
MMario Caravale
"Principes gentium sunt creati, per quos posset licentia scelerum coherceri". Con queste parole Federico II nel Proemio del Liber Constitutionum Regni Siciliae indicava la [...] , il vertice della gerarchia feudale la quale vedeva al gradino immediatamente inferiore al re i tenentes in capite ‒ i vassalli che direttamente da lui avevano ricevuto l'infeudazione ‒ e a quello successivo i tenentes in servitio, coloro che dai ...
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vassallo
s. m. e agg. [dal lat. mediev. vassallus o vasallus, voce di origine celtica]. – 1. Nella società feudale, uomo libero che si assoggettava a un signore promettendogli fedeltà in cambio di protezione. 2. estens. e fig. a. Individuo...