CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] freno alle tante gabelle che i feudatari esigevano per ogni genere esportato. Venne altresì eliminata la pretesa secondo cui i vassalli dovevano portare i loro prodotti sui mercati solo dopo che i baroni vi avevano piazzato i propri. Facendo leva sui ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] stimolo, nessun nutrimento, nessun maestro» (Giolitti, 1992, p. 16). Si laureò nel 1937 in diritto civile, relatore Filippo Vassalli, con una tesi ‘sulla revoca della rinuncia all’eredità’, ma il predominante interesse di studio in quegli anni era ...
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DELLA RATTA (da la Rapta, de la Rat, da la Racta, de Larach), Diego
Francesco Tommasi
Non sono note né la data di nascita né l'esatta provenienza di questo nobile spagnolo trasferitosi in Italia, a [...] D., come risulta da un ordine del 15 luglio 1300, diretto al giustiziere di Terra di Lavoro, in forza del quale i vassalli del D. - detto ciambellano del duca di Calabria - erano tenuti a sovvenzionare il loro signore, che si trovava con l'erede al ...
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DOVARA (Dovaria, Doara), Isacco da
François Menant
Figlio di Anselmo della importante famiglia cremonese, che era stato nel 1162 console e podestà di Cremona, insieme col suo parente Egidio da Dovara, [...] famiglia appare in piena luce nella persona del Dovara. Gli immensi feudi ottenuti dal vescovato venivano in parte ridistribuiti a vassalli di maggior o minore importanza. Risulta che nel 1187 la sua famiglia era già legata da più di due generazioni ...
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GUGLIELMO d'Altavilla, duca di Puglia
Hubert Houben
Nato intorno al 1096, era figlio di Ruggero Borsa, duca di Puglia dal 1085 al 1111, succeduto al padre Roberto il Guiscardo della famiglia normanna [...] volte all'aiuto di suo zio, Ruggero I conte di Sicilia (morto nel 1101), il quale, benché fosse in teoria un suo vassallo, si rivelò in pratica più forte di lui.
La reggenza di Adela era stata poi probabilmente un'altra occasione per un rafforzamento ...
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PALLAVICINO, Rolando, detto il Magnifico
Marco Gentile
PALLAVICINO (Pallavicini), Rolando, detto il Magnifico. – Nacque (forse a Polesine Parmense) intorno al 1390, figlio naturale di Niccolò, marchese [...] . Il 4 settembre 1479 quest’ultimo si trasferì a Cortemaggiore, ribattezzata Castel Lauro, dove fu seguito dai propri vassalli e da diverse famiglie bussetane e iniziò la costruzione di una piccola capitale, che fu completata dal figlio Rolando ...
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GUALANDI, Bacciameo
Mauro Ronzani
Nacque a Pisa, verosimilmente poco dopo il 1250, da Bonifacio di Gerardo di Cortevecchia e, forse, da una Beatrice, d'ignota famiglia, attestata come moglie di Bonifacio [...] a procrastinare la pronuncia del giuramento di fedeltà con il quale sarebbero subentrati al padre, ormai defunto, nel ruolo di vassalli della sede arcivescovile pisana; e ancora, nel dicembre 1272, un acquisto di terra lungo la via che dalla città ...
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PALLAVICINO, Oberto I
Simone M. Collavini
Gian Maria Varanini
PALLAVICINO (Pelavisinus, Pelavicino), Oberto I. − Figlio di un Oberto (o Alberto) V (attestato nel 1095 e già defunto nel 1132), appartenne [...] nella zona di donare liberamente al monastero tali beni. Si trattava in primo luogo di gruppi aristocratici di vassalli, ma la concessione riguardava più latamente tutti i dipendenti dalla signoria marchionale. Di particolare interesse è la donazione ...
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CEVA, Giorgio, detto il Nano
Laura De Angelis
Secondo di questo nome, figlio di Giorgio (I), fu l'ultimo grande esponente della famiglia nel Medioevo. Visse tra il XIII ed il XIV secolo e consolidò [...] e che si facesse infeudare di Nucetto (cfr. C. Schiffo). Il dissidio tra il C. e Guglielmo (IV) e tra il C. e i suoi vassalli è confermato dall'accordo da lui raggiunto nel 1297 con il Comune di Mondovì. Con esso il C. prometteva di aiutare il Comune ...
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GHISI, Bartolomeo
Giorgio Ravegnani
Figlio di Giorgio, di famiglia patrizia veneziana, e di Alice Dalle Carceri nacque presumibilmente nell'ultimo decennio del sec. XIII.
Il padre - signore del terzo [...] , in seguito prorogata fino al 1319, era però valida soltanto fra Veneziani e Catalani escludendo esplicitamente gli alleati e i vassalli del Principato di Acaia anche se veneziani, come il Ghisi. I Catalani, a quanto pare, vennero espulsi dall'Eubea ...
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vassallo
s. m. e agg. [dal lat. mediev. vassallus o vasallus, voce di origine celtica]. – 1. Nella società feudale, uomo libero che si assoggettava a un signore promettendogli fedeltà in cambio di protezione. 2. estens. e fig. a. Individuo...