Drammaturgo francese (Bordeaux 1910 - Losanna 1987). Esordì nel 1931 con L'Hermine, la prima delle crude pièces noires, cui si contrappongono le brillanti pièces roses (successivamente A. fuse i due stili, [...] ) in un singolare connubio di tragedia e melodramma, influenzato sia dalle tematiche pirandelliane sia dalla tradizione francese del vaudeville (Colombe, 1950; La valse des toréadors, 1952; Jeanne ou l'alouette, 1953, di cui fu anche regista). Nelle ...
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ADAMI, Giuseppe
Nino Borsellino
Nato a Verona il 4 febbr. 1878, seguì a Padova studi di lettere, laureandosi però in giurisprudenza e iniziando presto pratica di giornalismo. Da Renato Simoni, passato [...] il genere storico-passionale (Manon, 1922) o sconfinò nel "grottesco" (Tacito, 1919) e nelle allegre forme del vaudeville (Un letto di rose, 1924).
Nettamente prevalente fu comunque nella sua vasta produzione di commediografo il repertorio comico ...
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Autore drammatico francese, nacque a Parigi il 18 aprile 1837, decimo figlio di una modesta famiglia borghese. Fu cattivo scolaro. Nel dicembre 1853 entrò, stretto dalle necessità, come impiegato presso [...] ; più tardi, lettala, ne dà un giudizio negativo; tuttavia, per la protezione di Sardou, la commedia è rappresentata al Vaudeville (1868) ed ha notevole successo di pubblico e di critica. Un secondo dramma, Michel Pauper, varato dopo lunghe lotte e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La canzone polifonica francese (o chanson) è, insieme al madrigale italiano, il genere [...] in modo più efficace che nelle canzoni italianizzanti, dal momento che la melodia ricalca perfettamente la prosodia. Il vaudeville o air viene così assorbito negli esperimenti accademici di Baïf, trasformandosi nell’air de musique mesurée, i cui ...
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Grant, Cary
Gaia Marotta
Nome d'arte di Archibald Alexander Leach, attore cinematografico inglese, naturalizzato statunitense, nato a Bristol (Inghilterra) il 18 gennaio 1904 e morto a Davenport (Iowa) [...] anche l'attore amava sottolineare.
Di modesta famiglia anglicana, G. lasciò presto la scuola per entrare in una compagnia di vaudeville diretta da Bob Pender, capo di una troupe circense formata da ragazzini, dal quale imparò le arti mimiche, le ...
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MacMurray, Fred (propr. Frederick Martin)
Francesco Costa
Attore cinematografico statunitense, nato a Kankakee (Illinois) il 30 agosto 1908 e morto a Santa Monica (California) il 5 novembre 1991. L'aspetto [...] orchestre. Dopo aver fatto la comparsa per il cinema, debuttò nel 1933 a Broadway nel musical Roberta e recitò nel vaudeville, finché fu notato dalla Paramount Pictures che gli fece firmare un contratto, dandogli modo d'avviare una delle carriere ...
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Browning, Tod (propr. Charles Albert Tod)
Leonardo Gandini
Regista cinematografico statunitense, nato a Louisville (Kentucky) il 12 luglio 1882 e morto a Hollywood il 6 ottobre 1962. Nel cinema statunitense [...] a giocare un ruolo fondamentale nel suo cinema. Grazie alla sua apprezzata partecipazione a The whirl of mirth, spettacolo di vaudeville e burlesque, B. venne presentato a David W. Griffith. Fu per questo incontro che nel 1913 approdò a Hollywood ...
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SERVETTA
Mario Ferrigni
. Figura scenica della commedia settecentesca costituente anche un "ruolo" nell'ordinamento tradizionale delle compagnie nomadi di prosa e di commedia musicale, che ha la sua [...] è, si può dire, il personaggio sul quale si è imperniata l'evoluzione moderna della commedia d'intreccio e del vaudeville francese (e quindi dell'operetta viennese e italiana, riallacciandosi per l'Italia all'opera comica della più pura tradizione ...
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Skladanowsky, Max (propr. Max Richard)
Silvio Alovisio
Inventore e regista cinematografico tedesco, nato a Berlino il 30 aprile 1863 e morto ivi il 30 novembre 1939. Fu il promotore, il 1° novembre 1895 [...] davanti a due obiettivi alternativamente coperti da un otturatore. Durante l'estate del 1895 riprese le brevi scene di vaudeville che avrebbero poi composto il suo primo programma di proiezioni a pagamento, al Wintergarten di Berlino, dal 1° al ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] , da Peocina il tonsore, a Cogometa il caffettiere, a Filomena l'albergatrice, e poi via via i protagonisti del vaudeville lagunare. Così i tutori ansiosi e nevrotici, pronti a cedere però al richiamo improvviso anche se tardo di Cupido, e ...
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vaudeville
〈vodvìl〉 s. m., fr. [prob. alteraz. di vaudevire o vau-de-vire, dal nome geografico Vau de Vire, perché nella valle di Vire (Bassa Normandia) al principio del sec. 16° sarebbero state cantate certe canzoni satiriche contro il giogo...
pochade
〈pošàd〉 s. f., fr. [der. di pocher «fare uno schizzo, dipingere con pochi tratti»]. – 1. Propr., pittura eseguita con poche e rapide pennellate. 2. a. Nome (usato soprattutto in Italia) di un tipo di commedia brillante derivata, verso...