Axelrod, George
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, nato a New York il 9 giugno 1922. Da autore di commedie con dialoghi brillanti e raffinati, plasmate sul modello [...] del vaudeville francese, A. divenne sceneggiatore di satire acute e penetranti, talvolta aggressive, della società statunitense, incentrate su personaggi confusi e disorientati, in balìa dei propri miti e dei propri fantasmi, ma quasi sempre capaci ...
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HOSTRUP, Jens Christian
Giuseppe Gabetti
Poeta danese, nato a Copenaghen il 20 maggio 1818, morto a Frederiksborg il 21 novembre 1892. Nell'età che seguì a Heiberg, fu il commediografo che avvicinò [...] il vaudeville alla realtà della vita, sostituendo il gusto per il reale e caratteristico al gusto per l'eleganza.
Le sue commedie più note sono: Genboerne (La gente che abita dirimpetto, 1844); Eventyr paa Fodrejsen (Avventure in un viaggio a piedi, ...
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GALIPAUX, Félix
Attore e autore francese, nato a Bordeaux il 13 dicembre 1860. Uscito dal Conservatorio, esordì al Palais-Royal (1890) rivelando brio e garbata comicità. Passò poi alla Renaissance, ai [...] Bouffes-parisiens, al Vaudeville, sempre con successo. Le sue migliori interpretazioni furono in Les surprises du divorce, La famille Pontbiquet, Monsieur le Directeur, ecc. Scrisse, recitò e pubblicò in vari volumi, scherzi, pantomime, "monomime", ...
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PAIN, Marie-Joseph
Guido Ruberti
Poeta e autore drammatico francese, nato nel 1773, morto nel 1830. Cominciò a scrivere per il teatro sotto la rivoluzione, dedicandosi in modo speciale alla commedia [...] leggiera e al vaudeville, nel quale annuncia Labiche.
Lasciò, oltre al noto Voyage au hasard (1819) e alle Poésies (1820), un centinaio e mezzo di lavori comici, scritti con mano facile e senza troppi scrupoli di stile, ma spesso ricchi di spirito. ...
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LANCASTER, Stephen Burton, detto Burt
Francesco Bolzoni
Attore statunitense, nato a New York il 2 novembre 1913. La prestanza fisica lo spinge, ancora studente, a creare un numero acrobatico per il [...] circo e il vaudeville. Richiamato alle armi, organizza spettacoli per le truppe in Europa. Nel 1946 il produttore indipendente M. Hellinger gli affida il ruolo dello svedese in The killers (I gangsters, 1946), dignitosa trascrizione di R. Siodmak di ...
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Autore drammatico, nato a Beauvais nel 1766, morto a Parigi nel 1835. Partecipò attivamente agli avvenimenti pubblici, e la reazione contro il Terrore lo trovò coadiuvatore al teatro, con la commedia-vaudeville [...] in tre atti, L'intérieur des comités révolutionnaires ou les Aristides modernes (1795), che ebbe un successo enorme e fu recitata in tutti i dipartimenti. Seguì Le tribunal révolutionnaire ou l'an XI; ...
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Commediografo francese (Parigi 1815 - ivi 1888), accademico di Francia nel 1880. Ottenne i suoi maggiori successi con Un chapeau de paille d'Italie (1850, in collab. con M.-A. Michel), Le voyage de M. [...] (1860, in collab. con E. Martin), La cagnotte (1864, in collab. con A. Delacour) in cui seppe innalzare un genere frivolo come il vaudeville all'arte della commedia che fotografa, con perfetto meccanismo scenico, la borghesia francese del sec. 19º. ...
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Nome d'arte dell'attrice Jeanne-Marie Bourgeois (Enghien 1874 - Bougival 1956), celebre soubrette di varietà, regina del musichall. Esordì a 17 anni; dal 1912 in compagnia con M. Chevalier, derivò il suo [...] nome d'arte da Miss Vertinguette, un vaudeville di Saint-Marcel. Ha partecipato anche ad alcuni film: Les misérables (1912); La valse renversante (1914); Rigolboche (1936). ...
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Attore francese (Alençon 1806 - Parigi 1877); studiò canto, poi recitò nei teatri minori; fu nel 1828 all'Ambigu, poi alla Porte-Saint-Martin con Frédérick Lamaître, dal 1834 al 1837 in Russia; nel 1837 [...] alla Gaîté, nel 1840-45 al Vaudeville, poi al Théâtre Historique di A. Dumas, nel 1853 all'Odéon, poi in altri teatri e all'estero. Per la fisionomia espressiva, la voce calda e vibrante, fu il tipico attor giovane e questo ruolo mantenne anche in ...
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Spettacolo teatrale musicale di argomento leggero, oscillante tra il comico e il sentimentale, che prevede l’alternanza di brani cantati, danze e scene interamente recitate in prosa.
L’o. nasce nell’Ottocento, [...] dietro influsso tanto del Singspiel quanto dello spettacolo à vaudeville, e ha in Parigi e Vienna i maggiori centri di produzione. Più comica e brillante la tendenza dell’o. francese (Hervé, J. Offenbach, A.-C. Lecocq ecc.); più sentimentale e più ...
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vaudeville
〈vodvìl〉 s. m., fr. [prob. alteraz. di vaudevire o vau-de-vire, dal nome geografico Vau de Vire, perché nella valle di Vire (Bassa Normandia) al principio del sec. 16° sarebbero state cantate certe canzoni satiriche contro il giogo...
pochade
〈pošàd〉 s. f., fr. [der. di pocher «fare uno schizzo, dipingere con pochi tratti»]. – 1. Propr., pittura eseguita con poche e rapide pennellate. 2. a. Nome (usato soprattutto in Italia) di un tipo di commedia brillante derivata, verso...