Commediografo frangese, nato a Briouze il 9 aprile 1848, morto a Parigi il 27 gennaio 1912. Nutrito di buoni studî, anche musicali (collaborò per alcuni anni alle pubblicazioni musicali trattatistiche [...] vena inventiva e la vivacità del dialogo, fu soprattutto maestro nella composizione della commedia d'intrigo e del vaudeville. Le deputé de Bombignac (1884), Les surprises du divorce (1888), in collaborazione con A. Mars), La famille Pontbiquet ...
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Attrice francese, nata a Beaune il 16 febbraio 1833, morta a Parigi l'11 novembre 1908; nipote dei celebri artisti Favart. Esordì nel 1848 alla Comédie-Française che lasciò nel 1851, riportando grandi [...] successi al Vaudeville, in Mignon e La vie de Bohême. Ritornò poi alla Comédie, affermandosi anche nel repertorio classico: Andromaque, Phèdre, Polyeucte, ecc.; ma spiegò meglio le sue doti artistiche nel repertorio moderno: Adrienne Lecouvreur, ...
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Eno, Will
Eno, Will. – Autore teatrale statunitense (n. Lowell 1965). Considerato un rappresentante postmoderno del teatro beckettiano contaminato con la lezione del drammaturgo Edward Albee, si è avvicinato [...] al teatro dopo un corso di scrittura creativa e il suo primo corto teatrale, Vaudeville, population two, è andato in scena nel 2001. L’alternanza di toni di commedia e elementi drammatici, uno sguardo ironico ma anche poetico, una rappresentazione ...
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servetta Figura scenica della commedia settecentesca, con ruolo definito nell’ordinamento tradizionale delle compagnie itineranti di prosa e commedia musicale, derivato direttamente dalle figure di s. [...] o fantesche dell’antica commedia dell’arte (Colombina, Corallina, Smeraldina ecc.). La s. ha dato poi origine alla soubrette (➔) del vaudeville e dell’operetta e in seguito del teatro di varietà e rivista. ...
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Stile artistico enfaticamente accademico ed eclettico, privo di intrinseca validità. L’espressione si diffuse in Francia nell’ultimo quarto del 19° sec., a designare in particolare l’arte ufficiale del [...] secondo Impero, giocando ironicamente con la parola pompier «pompiere» (T. de Banville riporta una battuta di un vaudeville che associa a pompieri svestiti le tipiche immagini degli eroi classici, nudi con il solo elmo). È detto anche stile Goupil ...
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talk show
<tòok šë'u> (it. <tólk šóu>) locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Programma televisivo (lett. «spettacolo di parola») che fa dell’opinione e della chiacchiera il suo centro [...] spettacolare. Il t. s. prende spunto da diversi media, come la radio, il vaudeville, il teatro popolare, per dar vita a una nuova forma spettacolare, nata negli Stati Uniti negli anni Cinquanta del 20° sec. e diffusasi poi negli altri paesi, in ...
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Scrittore australiano (n. Melbourne 1931). Autore di romanzi (tra cui A salute to the great McCarthy, 1970, sulle picaresche traversie di un campione di football), è noto soprattutto come drammaturgo dall'incisiva [...] verve satirica. Tra i suoi testi: The feet of Daniel Mannix (1971), che mette in scena in forma di vaudeville la biografia di un influente arcivescovo di Melbourne; l'atto unico Scanlan (1980); Marsupials (1981); Politics (1981). Tra le pubblicazioni ...
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NOËL
Henry Prunières
. Canzone religiosa in volgare, celebrante la nascita di Gesù Cristo. Benché non sia da escludersi che alcuni si siano cantati su melodie espressamente composte per essi, ora è [...] generalmente ammesso che nei noëls, come nei cantici, si deve riconoscere una varietà del genere chiamato in Francia vaudeville o parodia dove si adattano nuove strofe a melodie note, quali inni religiosi p. es. all'ambrosiano Conditor alme siderum ...
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Attore e commediografo francese (Parigi 1746 - ivi 1806). Recitò a lungo, anche come cantante, alla Comédie-Italienne. Il successo di una sua farsa, À bon chat bon rat (1768), lo indusse a scrivere per [...] il teatro. Si ricordano le commedie in versi Tom Jones à Londres (1783) e La femme jalouse (1785), e il vaudeville Le sourd, ou l'auberge pleine (1790), che piacquero molto al pubblico dell'epoca, specie la prima, tratta dal celebre romanzo di ...
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THÉAULON de LAMBERT, Marie-Emmanuel-Guillaume
Alberto Manzi
Autore drammatico francese, nato a Aigues-Mortes il 14 agosto 1787, morto a Parigi nel 1841. Laureatosi a Parigi, protetto da Cambacérès, [...] con A. d'Artois numerosi vaudevilles. Pubblico funzionario, visitò la Germania e l'Italia, e a Milano fece rappresentare un vaudeville in onore dei vincitori di Wagram. Di ritorno a Parigi cantò la nascita del re di Roma ottenendo la protezione di ...
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vaudeville
〈vodvìl〉 s. m., fr. [prob. alteraz. di vaudevire o vau-de-vire, dal nome geografico Vau de Vire, perché nella valle di Vire (Bassa Normandia) al principio del sec. 16° sarebbero state cantate certe canzoni satiriche contro il giogo...
pochade
〈pošàd〉 s. f., fr. [der. di pocher «fare uno schizzo, dipingere con pochi tratti»]. – 1. Propr., pittura eseguita con poche e rapide pennellate. 2. a. Nome (usato soprattutto in Italia) di un tipo di commedia brillante derivata, verso...