Pittore inglese (Lancaster, Penn., 1883 - New York 1935). Dopo aver studiato a Filadelfia completò la sua formazione frequentando, a Parigi, l'Académie Julian e l'Académie Colarossi (1912-14); a New York, [...] 291 di A. Stieglitz. Si dedicò in particolare all'acquerello affrontando con espressiva sensibilità temi diversi (fiori, scene di vaudeville, composizioni ispirate da testi di É. Zola, H. James, E. A. Poe). Soprattutto dopo il 1917 una serie di ...
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RÉJANE, Gabrielle-Charlotte Réju, detta
Guido Ruberti
Attrice francese, nata il 6 giugno 1856 a Parigi, ivi morta il 14 giugno 1920. Di modesta famiglia, seguì il padre, improvvisatosi comico di provincia, [...] la R. riuscì a farsi accettare al conservatorio, guadagnandovi nel 1874 un secondo premio di commedia. L'anno seguente esordì al Vaudeville in una rivista e in una parte di soubrette della Fanny Lear di Meilhac e Halévy: repertorio gaio, spumeggiante ...
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Scrittore tedesco (Breslavia 1798 - ivi 1880). Dedicatosi al teatro, debuttò come attore nel 1819 ed esordì come autore con due farse musicali di grande successo, Die Wiener in Berlin e Die Berliner in [...] cui assai fortunati Der alte Feldherr e Leonore (1829), con cui contribuì a introdurre in Germania il genere, tipicamente francese, del vaudeville. Fu ancora in varie altre città, in Germania e in Austria, come attore o direttore di teatro. Della sua ...
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KOCK, Charles-Paul de
Francesco Picco
Romanziere e autore teatrale francese, nato a Passy il 21 maggio 1794, morto a Parigi il 29 agosto 1871. Ebbe un figlio, Henri (1819-1892), fecondo e mediocre romanziere [...] ); trovò fama e fortuna nel romanzo, che spesso, da solo o in collaborazione, sceneggiò in forma di commedia, di vaudeville, di libretto d'opera, di dramma.
Dei suoi numerosissimi romanzi, i migliori e più originali sono quelli del primo periodo ...
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Autori drammatici francesi, nati il primo nel 1806 e il secondo nel 1807. Studiarono medicina; ma dopo un viaggio in Italia e una permanenza piuttosto lunga a Napoli, ritornati a Parigi, abbandonarono [...] , Dumanoir, Clairville, ecc., fecero rappresentare circa duecento lavori, attenendosi sempre alla forma della comédie-vaudeville e del vaudeville, con fortuna pressoché costante. Alcuni furono adattati al teatro italiano, come: Il povero Giacomo ...
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Letterato greco (Atene 1838 - ivi 1920). Svolse attività politica e diplomatica; promosse (1898) la fondazione del Teatro regio, di cui fu direttore (1906-08). Assertore della lingua epurata, scrisse poesie, [...] . Tra le sue opere teatrali (raccolte in Κωμωδίαι "Commedie", 1871), grande successo ottenne ῾Η κόρη τοῦ παντοπωλοῦ ("La figlia del droghiere", 1866), che introdusse nel teatro greco il gusto per il vaudeville. Compilò un buon lessico greco-francese. ...
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Compositore e autore drammatico, nato a Bordeaux il 7 febbraio 1778; morto a Parigi il 18 dicembre 1858. Studiò il violino con Kreutzer e composizione, fra altri, col Méhul. Fu per molti anni direttore [...] . Compose, oltre un'opera Diane de Vernon (1831), molta musica da camera; ma solo per le sue arie per vaudeville ottenne successo e popolarità. Al teatro di prosa diede un Camille Desmoulins, che, rappresentato al Théatre Français nel 1831, trasse ...
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GRANGÈ, Pierre-Eugène Basté, detto
Alberto Manzi
Autore drammatico, nato il 16 dicembre 1810 a Parigi, dove morì il 1° marzo 1887. Incominciò la sua attività nel 1830 con una pantomima, Les chevaliers [...] univa felicemente ora la spontaneità del dramma popolare, ora l'andamento lesto, l'ironia leggiera e la gaiezza satirica del vaudeville. Tra i lavori che ebbero successo anche in Italia, sono: Le carnaval des maris (1853); Les crochets du père Martin ...
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Poeta e critico statunitense (Brooklyn 1913 - New York 1966). Nella prima raccolta di versi, In dreams begin responsabilities (1938), in cui si avverte l'influsso di Th. S. Eliot, il motivo del disadattamento [...] ), s'impose rapidamente con opere quali il dramma in versi Schenandoah (1941), le poesie di Genesis, book one (1943) e di Vaudeville for a princess, and other poems (1950), oltre alla traduzione (1939) di Une saison à l'enfer di Rimbaud e ai racconti ...
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GUITRY, Lucien Germain
Silvio D'Amico
Attore, forse il maggiore della scena francese nel principio del Novecento, nato nel 1860 a Parigi, dove morì il 2 giugno 1925. Fu ricevuto quattordicenne al conservatorio, [...] interpretando Amoureuse di Portoriche e Kean di Dumas padre. Fu poi al Grand-Théâtre (1892), alla Renaissance (1893), al Vaudeville (1898), al Sarah-Bernhardt (1900) dove accanto alla grande Sarah creò la parte di Flambeau nell'Aiglon, alle Variétés ...
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vaudeville
〈vodvìl〉 s. m., fr. [prob. alteraz. di vaudevire o vau-de-vire, dal nome geografico Vau de Vire, perché nella valle di Vire (Bassa Normandia) al principio del sec. 16° sarebbero state cantate certe canzoni satiriche contro il giogo...
pochade
〈pošàd〉 s. f., fr. [der. di pocher «fare uno schizzo, dipingere con pochi tratti»]. – 1. Propr., pittura eseguita con poche e rapide pennellate. 2. a. Nome (usato soprattutto in Italia) di un tipo di commedia brillante derivata, verso...