Attore francese, nato a Lione il 4 novembre 1808, morto a Parigi il 14 agosto 1856. Figlio di un operaio setaiolo, mostrò giovanissimo una grande passione per le scene, e recitò in teatri di provincia, [...] Verso il 1846 l'A. lasciò il Palais-Royal per trasferirsi al Gymnase, dove ebbe pure buona accoglienza dal pubblico, che lo applaudì nel vaudeville Christophe le Cordier; ma ben presto tornò al Palais Royal. L'A. si spense all'apogeo della sua fama. ...
Leggi Tutto
Comico, nato il 18 ottobre 1846, a Milano, dove morì il 25 ottobre 1915. Figlio di una cantante portoghese, Giulia Ferravilla, e di un nobile filarmonico, il marchese Filippo Villani, avviato agli studî [...] impacciato da una lieve balbuzie, non si distinse molto. Sennonché nel Barchet de Buffalora, riduzione radicale del vaudeville di Labiche La Cagnotte, che sostituiva figure eminentemente meneghine alle macchiette francesi, il F. abbozzò un tipo ...
Leggi Tutto
Musidora
Eva Cerquetelli
Nome d'arte di Jeanne Roques, attrice e regista cinematografica francese, nata a Parigi il 23 febbraio 1889 e morta ivi l'11 dicembre 1957. Colta, stravagante, amatissima dai [...] dopo la licenza liceale e i corsi all'École des Beaux-Arts, iniziò a lavorare come attrice, cantante, ballerina di vaudeville e, dal 1910, con crescente successo in teatro, con lo pseudonimo di Musidora (personaggio perverso e senz'anima del romanzo ...
Leggi Tutto
Commediografo svedese, nato a Stoccolma il 17 settembre 1811. Studiò legge e incominciò come giornalista, propugnatore delle idee liberali: particolarmente violenta fu una sua polemica con Almquist (v.). [...] invenzioni, rispecchiandovi felicemente la vita del suo popolo. Pur indulgendo alla forma della commedia d'intrigo e del vaudeville riuscì a creare figure caricaturali che furono a lungo popolari: alcune delle sue 40 composizioni come Ett resande ...
Leggi Tutto
USIGLIO, Emilio
Ruben Vernazza
USIGLIO, Emilio. – Nacque a Parma l’8 gennaio 1841 da Ciro Abram Graziadio e da Marianna Sacerdoti.
Nativi di Modena, i genitori discendevano da facoltose famiglie di [...] il balletto Bella ossia Tersicore, la musa della danza.
Nel frattempo compose il dramma buffo Un’eredità in Corsica (dal vaudeville di Dumanoir e Paul Siraudin La vendetta; nella sigla F. G. apposta sul libretto va forse identificato Francesco Guidi ...
Leggi Tutto
Essanay
Giulia Carluccio
Società di produzione statunitense creata a Chicago il 5 febbraio 1907 da George K. Spoor (1872-1953) e Gilbert M. Anderson (propr. Max Aronson, 1880-1971). La denominazione [...] . A sua volta Spoor era proprietario del Kinodrome Circuit, attraverso il quale proiettava film in alcuni teatri di vaudeville degli Stati Uniti. Anderson iniziò le riprese del primo film western nel 1909, creando poco dopo il celebre personaggio ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sul finire degli anni Quaranta, applicando le regole dettate dal "bon sens" ad argomenti [...] intorno al 1849, la pièce viene bloccata dalla censura e solo nel 1852 è rappresentata con successo al Théâtre du Vaudeville. Nel volgere di pochi anni la drammaturgia francese si arricchisce così di quel repertorio di commedie di costume di impronta ...
Leggi Tutto
Marx, Fratelli
Guido Fink
Attori cinematografici e teatrali statunitensi: Chico (propr. Leonard), nato a New York il 22 marzo 1887 e morto a Hollywood l'11 ottobre 1961; Harpo (propr. Adolph, poi Arthur, [...] deriso l'intellettualismo e sono stati adorati dagli intellettuali; sono rimasti orgogliosamente legati al vecchio teatro comico e al vaudeville ma a essi sono sopravvissuti, tant'è vero che film come Animal crackers (1930) di Victor Heerman e Duck ...
Leggi Tutto
Abbott, Bud
Nicoletta Ballati
Attore cinematografico e teatrale statunitense, nato ad Asbury Park (New Jersey) il 2 ottobre 1895 e morto a Los Angeles il 24 aprile 1974. Ottenne la notorietà creando, [...] con Costello, con il quale iniziò un felice sodalizio artistico che portò entrambi al successo nel varietà e nel vaudeville e, in seguito, in divertenti programmi radiofonici, in cui furono impegnati come conduttori. Debuttarono a Broadway nel 1939 e ...
Leggi Tutto
Attrice francese, nata a Poissy nel 1786, morta nel 1878. Allieva del Dazincourt, che la fece recitare alla Comédie française nel 1808, diventò un'attrice di grande finezza. Sostituì nei "riposi" la Mars, [...] scritturare per il Teatro francese di Pietroburgo, dove rimase per 17 anni. Tornato a Parigi, seguitò a recitare al Vaudeville. Tentò poi il teatro classico all'Odéon, ma l'insuccesso riportato con Tartuffe lo indusse a ritirarsi dalla scena (1887 ...
Leggi Tutto
vaudeville
〈vodvìl〉 s. m., fr. [prob. alteraz. di vaudevire o vau-de-vire, dal nome geografico Vau de Vire, perché nella valle di Vire (Bassa Normandia) al principio del sec. 16° sarebbero state cantate certe canzoni satiriche contro il giogo...
pochade
〈pošàd〉 s. f., fr. [der. di pocher «fare uno schizzo, dipingere con pochi tratti»]. – 1. Propr., pittura eseguita con poche e rapide pennellate. 2. a. Nome (usato soprattutto in Italia) di un tipo di commedia brillante derivata, verso...