Pittore statunitense (n. Cincinnati 1935). Ha studiato all'univ. di Cincinnati e poi alla Boston Museum School. Fra i primi ideatori di happening e di environment (1960: Jim Dine's vaudeville; Car Crash), [...] è stato negli anni Sessanta uno dei protagonisti più originali del neo-dada e della pop art americana. Insieme alle tecniche più tradizionali, usa il collage, il ricalco lineare su tela e l'inserimento ...
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Stile artistico enfaticamente accademico ed eclettico, privo di intrinseca validità. L’espressione si diffuse in Francia nell’ultimo quarto del 19° sec., a designare in particolare l’arte ufficiale del [...] secondo Impero, giocando ironicamente con la parola pompier «pompiere» (T. de Banville riporta una battuta di un vaudeville che associa a pompieri svestiti le tipiche immagini degli eroi classici, nudi con il solo elmo). È detto anche stile Goupil ...
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Pittore inglese (Lancaster, Penn., 1883 - New York 1935). Dopo aver studiato a Filadelfia completò la sua formazione frequentando, a Parigi, l'Académie Julian e l'Académie Colarossi (1912-14); a New York, [...] 291 di A. Stieglitz. Si dedicò in particolare all'acquerello affrontando con espressiva sensibilità temi diversi (fiori, scene di vaudeville, composizioni ispirate da testi di É. Zola, H. James, E. A. Poe). Soprattutto dopo il 1917 una serie di ...
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Cocteau, Jean
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico, poeta e drammaturgo, pittore e saggista francese, nato a Maisons-Laffitte (Yvelines) il 5 luglio 1889 e morto a Milly-la-Forêt (Essonne) [...] coreografi come M. Fokine e L. Massine. In questi primi esperimenti teatrali, C. manifestò quel gusto circense del vaudeville e del music hall, ma anche dell'illusionismo, del dinamismo, dell'apparizione metafisica, che sarà cifra stilistica anche ...
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Abbreviazione del termine inglese popular («popolare»), con cui sono state qualificate produzioni e manifestazioni artistiche di vario tipo che hanno avuto diffusione di massa nella seconda metà del Novecento.
Arte
Pop [...] music) iniziò a divenire un fenomeno commerciale, con il mercato delle partiture di canzoni popolari, per lo più musica da vaudeville e ragtime i cui ritmi sincopati conquistarono l’America attraverso le composizioni di S. Joplin e I. Berlin. Nacque ...
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Pop art
Filiberto Menna
di Filiberto Menna
Pop art
sommario: 1. Definizione. 2. Il contesto sociale. 3. L'iconosfera urbana. 4. Le origini inglesi e la pop art americana. 5. La situazione europea. [...] tutta la durata dell'azione. Aggressività e violenza sono già presenti nei lavori precedenti, The smiling workman, The vaudeville show, in cui Dine impiega registri linguistici diversi, attingendo anche al repertorio del circo (il trucco violento che ...
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vaudeville
〈vodvìl〉 s. m., fr. [prob. alteraz. di vaudevire o vau-de-vire, dal nome geografico Vau de Vire, perché nella valle di Vire (Bassa Normandia) al principio del sec. 16° sarebbero state cantate certe canzoni satiriche contro il giogo...
pochade
〈pošàd〉 s. f., fr. [der. di pocher «fare uno schizzo, dipingere con pochi tratti»]. – 1. Propr., pittura eseguita con poche e rapide pennellate. 2. a. Nome (usato soprattutto in Italia) di un tipo di commedia brillante derivata, verso...