VAUDEVILLE
Silvio D'AMICO
Roberto CAGGIANO
. L'etimo di questo vocabolo francese si fa risalire a "vau de Vire", perché nella Valle di Vire (Bassa Normandia) al principio del sec. XVI sarebbero state [...] facile e gradevole, ha gran successo; il 12 gennaio 1792 si crea a Parigi, nella Rue de Chartres, un Teatro del Vaudeville; ma vaudevilles si rappresentano dappertutto. Numerosissimi sono gli autori che, tra la fine del sec. XVIII e la prima metà del ...
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Nome d'arte della cantante statunitense Rosa Melba Ponzillo (Meriden 1897 - Baltimora 1981). Iniziò la sua attività in teatri di vaudeville. Nel 1918, mentre studiava a New York con William Thorner, fu [...] udita da E. Caruso che la presentò al direttore del Metropolitan. Da allora, per circa venti anni, fu una delle più acclamate artiste di quel teatro, particolarmente ammirata per la potenza e il colore ...
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BARBIERI, Carlo Emanuele
Alberto Pironti
Nato a Genova il 22 ott. 1822, studiò al conservatorio musicale di Napoli, dove fu allievo di Gírolamo Crescentini per il canto e di Saverio Mercadante per la [...] D. Auber, A. C. Adam e F. W. Küchen, rappresentato al Théater an der Wien il 15 febbr. 1845), Die Pariserin (vaudeville,rappresentato al Theater an der Wien il 28 marzo 1845), Die Belagerung von Wien (balletto con coreografia di J. Rossi, musicato in ...
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Newman, Alfred
Paolo Patrizi
Compositore statunitense, nato a New Haven (Connecticut) il 17 marzo 1901 e morto a Los Angeles il 17 febbraio 1970. N. rappresenta il vero self-made man americano: talento [...] sé stesso e la sua famiglia suonando per G. Edwards alla Harlem Opera House; a tredici era nella compagnia di vaudeville di G. La Rue. Ciò, se poteva essere artisticamente frustrante, gli permise di pagarsi nuovi studi, sia di composizione (in ...
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Scrittore e cantautore russo (Mosca 1924 - Parigi 1997). Autore di nimerose raccolte liriche, il successo internazionale giunse a O. con il secondo romanzo Bednyi Avrosimov, con cui riprese con sottile [...] . it. Il povero Avrosimov, 1969); Mersi, ili pochoždenija Šipova. Starinny vodevil´ («Merci, o le avventure di Šipov. Antico vaudeville», 1971; trad. it. L'agente di Tula, 1972); Putešestvie diletantov («Il viaggio dei dilettanti», 1979); Svidanie s ...
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Steiner, Max (propr. Maximilian Raoul Walter)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra austriaco, naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 10 maggio 1888 e morto a Beverly Hills [...] di diverse città europee, in particolare a Londra, come compositore e direttore d'orchestra per il teatro e il vaudeville. Allo scoppio della Prima guerra mondiale si trasferì negli Stati Uniti, lavorando nei primi anni per i teatri di Broadway ...
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pop
Ernesto Assante
La musica come fenomeno di massa
Pop è l’abbreviazione del termine inglese popular («popolare»), con cui sono state qualificate produzioni e manifestazioni artistiche di vario tipo [...] iniziò a divenire un fenomeno commerciale, con il mercato delle partiture di canzoni popolari, per lo più musica da vaudeville e ragtime i cui ritmi sincopati conquistarono l’America attraverso le composizioni di Scott Joplin e Irving Berlin.
Nacque ...
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Duhamel, Antoine
Marta Tedeschini Lalli
Compositore francese, nato a Valmondois (Parigi) il 30 luglio 1925. Dalla fine degli anni Cinquanta ha composto oltre sessanta colonne sonore, in particolare [...] aver mai veramente abbandonato la tonalità, ha inserito nei suoi lavori riferimenti agli stili più disparati, dal jazz al vaudeville. Accanto a musica da camera, brani per orchestra (che comprendono alcune suites tratte dalle colonne sonore per il ...
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AZZONI, Italo
Riccardo Allorto
Nacque a Parma il 23 dic. 1853. Studiò musica nella città natale sotto la guida del maestro F. Bucellati, poi il 14 ott. 1864 entrò nella locale Scuola di musica, ma solo [...] il 28 sett. 1935.
Oltre all'opera sopra citata, si ricordano le operette per l'infanzia Le gioie della carità, vaudeville rappresentato nel 1886 nel teatrino del collegio delle orsoline di Parma e rieseguito col nuovo titolo Il cuore dei fanciulli il ...
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DUNI, Egidio Romualdo
Silvia Gaddini
Nato a Matera, dove fu battezzato l'11 febbr. 1708, da Francesco, maestro di cappella della cattedrale cittadina, e Agata Vacca di Bitonto, ricevette la prima istruzione [...] italiano, la partitura contiene parecchi vaudevilles, com'era d'obbligo scrivendo per la Foire, e anzi termina con un vaudeville obbligato. Aveva insomma tutti gli ingredienti di un'opéra-comique modello, e infatti rimase in auge per molti anni ...
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vaudeville
〈vodvìl〉 s. m., fr. [prob. alteraz. di vaudevire o vau-de-vire, dal nome geografico Vau de Vire, perché nella valle di Vire (Bassa Normandia) al principio del sec. 16° sarebbero state cantate certe canzoni satiriche contro il giogo...
pochade
〈pošàd〉 s. f., fr. [der. di pocher «fare uno schizzo, dipingere con pochi tratti»]. – 1. Propr., pittura eseguita con poche e rapide pennellate. 2. a. Nome (usato soprattutto in Italia) di un tipo di commedia brillante derivata, verso...