Niblo, Fred
Francesco Zippel
Nome d'arte di Federico Nobile, regista e attore cinematografico e teatrale statunitense, di origine italiana, nato a York (Nebraska) il 6 gennaio 1874 e morto a New Orleans [...] diretta.Figlio di due emigranti della provincia veronese, N. iniziò alla fine dell'Ottocento la sua carriera teatrale di attore di vaudeville. Nel 1907 entrò a far parte della compagnia di George M. Cohan con la quale lavorò fino al 1915, calcando le ...
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RIVISTA
Alberto PIRONTI
. Spettacolo teatrale, sorto a Parigi nel secolo XVIII e largamente diffusosi in Europa e in America a partire dagl'inizî del secolo XX. Originariamente la rivista aveva carattere [...] nelle grandi sale londinesi dell'Hippodrome e del Coliseum. In teatri più piccoli, quali l'Ambassadors e il Vaudeville, è invece coltivata la cosiddetta intimate revue, la cui fortuna è dovuta soprattutto all'iniziativa degli impresarî Ch. Cochran ...
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Marx, Fratelli
Guido Fink
Attori cinematografici e teatrali statunitensi: Chico (propr. Leonard), nato a New York il 22 marzo 1887 e morto a Hollywood l'11 ottobre 1961; Harpo (propr. Adolph, poi Arthur, [...] deriso l'intellettualismo e sono stati adorati dagli intellettuali; sono rimasti orgogliosamente legati al vecchio teatro comico e al vaudeville ma a essi sono sopravvissuti, tant'è vero che film come Animal crackers (1930) di Victor Heerman e Duck ...
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Brialy, Jean-Claude
Simona Pellino
Attore e regista cinematografico e teatrale francese, nato ad Aumale (Algeria; od. Sour el-Ghozlane) il 30 marzo 1933. Per il suo temperamento vivace e il suo sguardo [...] al Conservatoire national de région di Strasburgo, iniziò in questa città la carriera teatrale, specializzandosi in particolare nel vaudeville. Dopo il servizio militare, effettuato presso il Service cinématographique de l'Armée, si trasferì a Parigi ...
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GOVI, Amerigo Armando Gilberto, detto Gilberto Govi
Caterina Cerra
Nacque a Genova il 22 ott. 1885 da Anselmo e da Francesca Gardini.
La famiglia era di ceppo emiliano: il padre, ispettore delle ferrovie, [...] , si unì alla filodrammatica che operava nel teatro Andrea Podestà.
Il suo primo ruolo fu quello di un portiere muto nel vaudeville Santarellina; in questo periodo cominciarono anche le prime tournée in giro per la Liguria. In seguito, insieme con la ...
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Drammaturgo francese (Bordeaux 1910 - Losanna 1987). Esordì nel 1931 con L'Hermine, la prima delle crude pièces noires, cui si contrappongono le brillanti pièces roses (successivamente A. fuse i due stili, [...] ) in un singolare connubio di tragedia e melodramma, influenzato sia dalle tematiche pirandelliane sia dalla tradizione francese del vaudeville (Colombe, 1950; La valse des toréadors, 1952; Jeanne ou l'alouette, 1953, di cui fu anche regista). Nelle ...
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ADAMI, Giuseppe
Nino Borsellino
Nato a Verona il 4 febbr. 1878, seguì a Padova studi di lettere, laureandosi però in giurisprudenza e iniziando presto pratica di giornalismo. Da Renato Simoni, passato [...] il genere storico-passionale (Manon, 1922) o sconfinò nel "grottesco" (Tacito, 1919) e nelle allegre forme del vaudeville (Un letto di rose, 1924).
Nettamente prevalente fu comunque nella sua vasta produzione di commediografo il repertorio comico ...
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FO, Dario
Roberta Ascarelli
Attore e autore teatrale italiano, nato a San Giano (Varese) il 24 marzo 1926. Studiò all'Accademia di Belle Arti di Milano; si è poi iscritto alla facoltà di architettura, [...] La signora è da buttare, 1967) in cui tenta una commistione tra il teatro popolaresco a canovaccio e il vaudeville, attingendo al vasto repertorio comico tradizionale della famiglia Rame.
Si precisano in questi anni l'ispirazione popolare del teatro ...
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Campanile, Achille
Arnaldo Colasanti
Scrittore, giornalista, commediografo, soggettista e sceneggiatore, nato a Roma il 28 settembre 1899 e morto a Lariano (Roma) il 4 gennaio 1977. Le sue opere sono [...] di déjà vu: commedie degli equivoci (con annessi doppi sensi e travestimenti, come in La zia di Carlo); scenette da vaudeville, con un che di familiare o quasi di teatrino di provincia, dove anche il gigantesco ciambellone (risultato di un dolce ...
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Teatro e società
Guido Davico Bonino
La socialità del teatro tra protostoria e cultura primitiva
In una sintesi ancor oggi autorevole (v. Dumur, 1965) A. Schaeffner proponeva agli esperti del fatto [...] più semplice e ingenuo ravvisano in forme avvincenti, tra sorprese e colpi di scena, una loro possibile metaforica catarsi, nel vaudeville, sulla base di tutt'altro genere di imprevisti e qui pro quo, per lo più domestici e sessuali, un pubblico ...
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vaudeville
〈vodvìl〉 s. m., fr. [prob. alteraz. di vaudevire o vau-de-vire, dal nome geografico Vau de Vire, perché nella valle di Vire (Bassa Normandia) al principio del sec. 16° sarebbero state cantate certe canzoni satiriche contro il giogo...
pochade
〈pošàd〉 s. f., fr. [der. di pocher «fare uno schizzo, dipingere con pochi tratti»]. – 1. Propr., pittura eseguita con poche e rapide pennellate. 2. a. Nome (usato soprattutto in Italia) di un tipo di commedia brillante derivata, verso...