Attore francese (Alençon 1806 - Parigi 1877); studiò canto, poi recitò nei teatri minori; fu nel 1828 all'Ambigu, poi alla Porte-Saint-Martin con Frédérick Lamaître, dal 1834 al 1837 in Russia; nel 1837 [...] alla Gaîté, nel 1840-45 al Vaudeville, poi al Théâtre Historique di A. Dumas, nel 1853 all'Odéon, poi in altri teatri e all'estero. Per la fisionomia espressiva, la voce calda e vibrante, fu il tipico attor giovane e questo ruolo mantenne anche in ...
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Spettacolo teatrale musicale di argomento leggero, oscillante tra il comico e il sentimentale, che prevede l’alternanza di brani cantati, danze e scene interamente recitate in prosa.
L’o. nasce nell’Ottocento, [...] dietro influsso tanto del Singspiel quanto dello spettacolo à vaudeville, e ha in Parigi e Vienna i maggiori centri di produzione. Più comica e brillante la tendenza dell’o. francese (Hervé, J. Offenbach, A.-C. Lecocq ecc.); più sentimentale e più ...
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servetta Figura scenica della commedia settecentesca, con ruolo definito nell’ordinamento tradizionale delle compagnie itineranti di prosa e commedia musicale, derivato direttamente dalle figure di s. [...] o fantesche dell’antica commedia dell’arte (Colombina, Corallina, Smeraldina ecc.). La s. ha dato poi origine alla soubrette (➔) del vaudeville e dell’operetta e in seguito del teatro di varietà e rivista. ...
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Nome d'arte dell'attrice Marie Ciros (Étampes 1824 - Passy 1861). Figlia di attori, cominciò a recitare giovanissima; a Parigi esordì (1842) al Gymnase, dove poi sempre rimase. Nel 1847 sposò il direttore [...] del teatro A. Lemoine-Montigny.Interpretò personaggi diversissimi, dalla "grisette" alla signora borghese e alla gran dama, applaudita nel vaudeville, e poi nei drammi di A. Dumas figlio. ...
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Attore e commediografo francese (Parigi 1746 - ivi 1806). Recitò a lungo, anche come cantante, alla Comédie-Italienne. Il successo di una sua farsa, À bon chat bon rat (1768), lo indusse a scrivere per [...] il teatro. Si ricordano le commedie in versi Tom Jones à Londres (1783) e La femme jalouse (1785), e il vaudeville Le sourd, ou l'auberge pleine (1790), che piacquero molto al pubblico dell'epoca, specie la prima, tratta dal celebre romanzo di ...
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Commediografo francese (Parigi 1815 - ivi 1888), accademico di Francia nel 1880. Ottenne i suoi maggiori successi con Un chapeau de paille d'Italie (1850, in collab. con M.-A. Michel), Le voyage de M. [...] (1860, in collab. con E. Martin), La cagnotte (1864, in collab. con A. Delacour) in cui seppe innalzare un genere frivolo come il vaudeville all'arte della commedia che fotografa, con perfetto meccanismo scenico, la borghesia francese del sec. 19º. ...
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Letterato greco (Atene 1838 - ivi 1920). Svolse attività politica e diplomatica; promosse (1898) la fondazione del Teatro regio, di cui fu direttore (1906-08). Assertore della lingua epurata, scrisse poesie, [...] . Tra le sue opere teatrali (raccolte in Κωμωδίαι "Commedie", 1871), grande successo ottenne ῾Η κόρη τοῦ παντοπωλοῦ ("La figlia del droghiere", 1866), che introdusse nel teatro greco il gusto per il vaudeville. Compilò un buon lessico greco-francese. ...
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Commediografo francese (Parigi 1862 - ivi 1921), figlio di Ernest-Aimé. Fu autore fortunato e acclamato di vaudevilles (alcuni scritti in collaborazione con M. Desvallières), che si ricollegano alla tradizione [...] ), L'hôtel du libre échange (1894), On purge bébé (1910), Je ne trompe pas mon mari (1921). Fece del vaudeville un genere di contenuta rappresentazione teatrale evitando volgarità, lazzi e toni sbagliati, mentre dipingendo la borghesia del suo tempo ...
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Famiglia di attori russi. Capostipiti ne furono: Andrej Vasil´evič (1774-1831), allievo di I. Dmitrevskij, attore mediocre ma buon regista, che ebbe il merito di tenere un diario del repertorio dell'epoca [...] . Figli dei primi due furono Pëtr Andreevič (1805-1879) e Vasilij Andreevič (v.). Il primo scrisse commedie e vaudeville (Znakomye neznakomcy "Ignoti conosciuti") di cui fu il principale interprete, ma ebbe soprattutto meriti pedagogici; ha lasciato ...
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West, Mae (propr. Mary Jane)
Cecilia Causin
Attrice teatrale e cinematografica e sceneggiatrice statunitense, nata a New York il 17 agosto 1893 e morta a Los Angeles il 22 novembre 1980. Minuta, ma dotata [...] la sagacia e l'ironia con cui si affermò a Hollywood derivano tutti dall'esperienza maturata nel music-hall e nel vaudeville. Dopo aver tentato nel corso degli anni Dieci di entrare in un circuito teatrale di maggior prestigio, decise di concentrarsi ...
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vaudeville
〈vodvìl〉 s. m., fr. [prob. alteraz. di vaudevire o vau-de-vire, dal nome geografico Vau de Vire, perché nella valle di Vire (Bassa Normandia) al principio del sec. 16° sarebbero state cantate certe canzoni satiriche contro il giogo...
pochade
〈pošàd〉 s. f., fr. [der. di pocher «fare uno schizzo, dipingere con pochi tratti»]. – 1. Propr., pittura eseguita con poche e rapide pennellate. 2. a. Nome (usato soprattutto in Italia) di un tipo di commedia brillante derivata, verso...