Virgilio Marone, Publio
Domenico Consoli
Alessandro Ronconi
Il poeta latino è il massimo auctor della cultura e della formazione letteraria di D., e uno dei maggiori protagonisti della Commedia, figura [...] : " illam ter fluctus ibidem / torquet agens circum et rapidus vorat aequore vortex " (Aen. I 116-117). La descrizione del VegliodiCreta è di origine biblica (Dan. 2, 37 ss.) ma la movenza iniziale è virgiliana: " In mezzo mar siede un paese guasto ...
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allegoria
Jean Pépin
Per valutare correttamente il posto occupato dall'a. nell'opera sia di D. che di qualunque altro, bisogna intendersi anzitutto sul significato del termine.
La nozione di A. - Le [...] che non si sa quali scegliere.È difficile non ricordare per lo meno la descrizione del vegliodiCreta: volto verso Roma, con il corpo fatto di diversi metalli, le cui fessure lasciano trasudare lacrime che ammassandosi hanno penetrato la grotta ...
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in
Aldo Duro
Sotto l'aspetto formale, la preposizione è presente in D. sia nella sua forma semplice in - aferetica ('n) dopo e, che, ché e altre preposizioni, pronomi, congiunzioni desinenti in vocale [...] ire alfondo per lo scuro (If XXIV 70); da indi in giuso è tutto ferro eletto (XIV 109), nella descrizione del VegliodiCreta; riguardando in giuso (IX 53); da l'ùmbilico in giuso (XXXI 33); con i due avverbi contrapposti: [l'uomo] naturalmente ama ...
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Stazio, Publio Papinio
Ettore Paratore
D. ricorda S. già in Cv IV XXV 6 come lo dolce poeta. Si sarebbe tentati di pensare che così definendolo egli alludesse alle Silvae. Ma del poeta egli ignorava [...] a la focina negra, / chiamando " Buon Vulcano, aiuta, aiuta! ", / sì com'el fece a la pugna di Flegra). Nel medesimo canto per le lagrime del VegliodiCreta si è additata come fonte anche Theb. VIII 29-30 " assistunt lacrimis atque igne tumentes ...
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terra
Eugenio Ragni
Giovanni Buti - Renzo Bertagni
Nelle sue molteplici accezioni, è vocabolo di larga frequenza in tutta l'opera dantesca, segnatamente nel Convivio e nella Commedia; presente nel [...] l'immagine).
In If XIV 110 terra cotta è il materiale che compone 'l destro piede del gran vegliodiCreta; il piede di terracotta simboleggerebbe, secondo gli antichi commentatori e gran parte dei moderni, l'autorità papale, debole e corrotta ...
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fiume
Bruno Basile
Pietro Mazzamuto
Sempre nel significato di " corso d'acqua ", il termine compare con alta frequenza e ricca gamma di significati in tutte le opere di Dante.
Il senso più generico [...] . Santi, La ‛ burella ' e il ‛ cieco fiume ', in " La Rassegna " XXVII (1919) 281; G. Busnelli, Il Virgilio dantesco e il VegliodiCreta, Roma 1919; F. D'Ovidio, Flegias e Filippo Argenti, in " Atti R. Acc. Archit. Lett. Belle Arti " n.s., VII (1919 ...
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FELICIANO, Felice (Antiquarius)
Franco Pignatti
Nacque a Verona nell'agosto del 1433 da Guglielmo il cui cognome era Da Feno, e da una Caterina figlia di un Francesco da Reggio. Il padre, trasferitosi [...] invenzioni come nella lunga citazione del passo sul vegliodiCreta da Inf. XIV, 94-111, nella The Script of Humanism, Oxford 1963, pp. 16 ss.; G. Mardersteig, Tre epigrammi di G. M. Filelfo a F. F., in Classical, medioeval and Renaissance Studies in ...
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allotropia
Francesco Tateo
Si designa con questo termine il fenomeno della presenza, nella lingua italiana, di voci diverse nella forma, ma risalenti a una medesima voce originaria. Esso può designarsi [...] a una scelta stilistica: ‛ augello ' contro ‛ uccello ' entra solo in similitudini poetiche; ‛ veglio ' contro ‛ vecchio ' è attribuito solo alla figura simbolica del vegliodiCreta e a Catone, disio ' e ‛ disire ', per lo più in rima, appaiono ...
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piede (piè; pè)
Alessandro Niccoli
È vocabolo ricorrente con varia frequenza in tutte le opere del D. canonico; non ricorre mai nel Fiore e nel Detto.
La variante grafica appiè, adottata dal Moore per [...] Chimenz, che riporta l'ipotesi ma senza accettarla) che ‛ in p. ' valga " ‛ in piedi, come siamo ', cioè, dritti ".
Il VegliodiCreta è tutto ferro eletto, / salvo che 'l destro piede è terra cotta (If XIV 110); in questo caso la derivazione biblica ...
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violento
Andrea Ciotti
Con valore aggettivale il termine si registra tre volte, sempre con riferimento alla morte dovuta a cause non naturali.
Tale è la morte di Geri del Bello, che fu infatti ucciso [...] , L'Etica Nicomachea e l'ordinamento morale dell'Inferno di D. con un'appendice: La concezione dantesca del Gran VegliodiCreta, Bologna 1907, 123-130; L. Filomusi Guelfi, Studi su D., Città di Castello 1908; L. Pietrobono, Il poema sacro. Saggio d ...
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veglio
vèglio agg. e s. m. [dal provenz. vielh, che (come il fr. ant. vieil) è il lat. vĕtŭlus; v. vècchio], ant. o poet. – Vecchio; raram. riferito a cose: gli molti esempi che già letto De’ capitani avea del tempo v. (Ariosto); normalmente...
salvo
agg. [lat. salvus, della stessa radice di salus «salute»]. – 1. a. Che ha superato un pericolo, anche grave, senza subire alcun danno; incolume, illeso, intatto: è difficile uscire salvi da imprese di quel tipo; l’aereo è stato costretto...