salvo
Alessandro Niccoli
Riccardo Ambrosini
. 1. Per indicare la condizione di chi ha superato un pericolo, e quindi con il significato di " incolume ", " illeso ", solo in Pg XXVII 23 E se io / ... [...] de li strumenti loro (gli occhi).
Nelle attestazioni della Commedia ‛ s. che ' apre il verso in If IX 117, XIV 110 [il vegliodiCreta] da indi in giuso è tutto ferro eletto, / salvo che 'l destro piede è terra cotta; XXIII 136, XXXI 105, Pg XVI 89 ...
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grotta
Vincenzo Valente
Parola usata solo nella Commedia, sempre in rima, con una sola eccezione. Nei passi danteschi prevale il valore di " roccia ", " rupe ", e per estensione " parete rocciosa ". [...] nel latino medievale. Anche in If XIV 114 le quali [lacrime], accolte, foran quella grotta, dove si parla della statua del VegliodiCreta, immaginata in una cavità del monte Ida, dentro dal monte (v. 103), g. è da intendere come la " roccia " del ...
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argento
Lucia Onder
Il termine appare frequentemente in coppia con ‛ oro ' (così anche in Giacomino da Verona De Ierusalem 34 " le strae [strade] / d'oro e d'ariento e de cristallo è solae ", 66 " margarite [...] d'or fin e d'argento "). Indica il metallo prezioso di cui sono formate la statua del gran vegliodiCreta (puro argento son le braccia e 'l petto, If XIV 107), una delle chiavi del Purgatorio (L'una era d'oro e l'altra era d'argento, Pg IX 118) e un ...
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Ida diCreta
Clara Kraus
Nome antico del monte più alto diCreta (m. 2460), situato al centro dell'isola; oggi Psiloritis o Monte di Giove.
La seconda delle denominazioni attuali riecheggia l'episodio [...] nella mutata natura del monte che partecipa, quasi fosse una creatura sensibile, del generale abbandono e al tempo stesso assolve con il suo aspetto desolato alla funzione di creare una cornice di squallore alla collocazione del VegliodiCreta (v.). ...
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erigere
Federigo Tollemache
In If XXXII 45 e poi ch'ebber [Alessandro e Napoleone degli Alberti] li visi a me eretti, / li occhi lor... / gocciar su per le labbra, il verbo vale " rivolgere verso l'alto [...] drizzare ".
Il participio ‛ eretto ' ricorre, in unione col verbo ‛ stare ', con valore predicativo: If XIV 111 [il VegliodiCreta] sta 'n su quel [piede di terracotta], più che 'n su l'altro, eretto, e Pd XXIII 10 così la donna mïa stava eretta. In ...
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sene
Luigi Blasucci
Latinismo adoperato due volte nel Paradiso, a designare in entrambi i casi s. Bernardo, con una connotazione di maestà e venerabilità che distingue il vocabolo dal comune ‛ vecchio [...] massima nobiltà, San Bernardo " (Mattalia).
Ma i tre termini, più che come indici di un diverso grado stilistico delle tre cantiche (il gran vegliodiCreta è infatti in If XIV 103, e due vecchi saranno s. Luca e s. Paolo in Pg XXIX 134, un vecchio ...
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piova
Antonio Lanci
Deverbale da ‛ piovere ' (cfr. Parodi, Lingua 227), usato solo in rima. In senso proprio, la piova / etterna, maladetta, fredda e greve è la " pioggia " del cerchio dei golosi (If [...] 7; v. PIOGGIA); metaforicamente, il termine designa la " pioggia " di lagrime che ‛ gocciano ' dalla statua del vegliodiCreta, onde si origina il Flegetonte (XIV 132; cfr. i vv. 112 ss.).
Con traslato di tutt'altro genere, in Pg XXX 113: le grazie ...
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forcata
Mario Medici
In If XIV 108, nella descrizione della statua del vegliodiCreta, che dalla fine del petto è di rame infino a la forcata, cioè all'inforcatura delle gambe. Il termine, qui in rima, [...] e simili, che può essere presa in una volta con una forca ", in Pg IV 20 Maggiore aperta... impruna / con una forcatella di sue spine / l'uom de la villa; la forma diminutiva mette in evidenza nel paragone l'angustia del passaggio tagliato nel monte ...
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gocciare
Tre occorrenze, tutte nell'Inferno. In XIV 113, nella descrizione della statua del vegliodiCreta, di cui ciascuna parte, fuor che l'oro, è rotta / d'una fessura che lacrime goccia lungo tutta [...] dell'umanità cominciano dal deterioramento della primitiva innocenza ", Del Lungo. In XXXIV 54 il verbo ricorre nella rappresentazione di Lucifero, che per tre menti / gocciava 'l pianto e sanguinosa bava, per cui i commentatori rimandano a Virgilio ...
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rame
Lucia Onder
In senso proprio, il termine compare in due luoghi dell'Inferno, nell'indicazione della materia da cui è formata la statua del vegliodiCreta: La sua testa è di fin oro formata, / [...] venter et femora ex aere ") e nella figurazione della terribile macchina di tortura costruita dall'ateniese Perillo per il tiranno di Agrigento Falaride: 'l bue cicilian, che con tutto che fosse di rame, / pur el pareva dal dolor trafitto (XXVII 11). ...
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veglio
vèglio agg. e s. m. [dal provenz. vielh, che (come il fr. ant. vieil) è il lat. vĕtŭlus; v. vècchio], ant. o poet. – Vecchio; raram. riferito a cose: gli molti esempi che già letto De’ capitani avea del tempo v. (Ariosto); normalmente...
salvo
agg. [lat. salvus, della stessa radice di salus «salute»]. – 1. a. Che ha superato un pericolo, anche grave, senza subire alcun danno; incolume, illeso, intatto: è difficile uscire salvi da imprese di quel tipo; l’aereo è stato costretto...