(lat. Veii) Antica città etrusca situata presso l’od. Isola Farnese. A sporadiche presenze riferibili a un orizzonte culturale subappenninico e protovillanoviano fa seguito una stabile occupazione del sito. Dell’abitato etrusco, fiorente soprattutto fra l’8° e il 6° sec. a.C., oltre a resti di capanne e case, rimangono avanzi della cinta muraria (6° sec. a.C.) e di alcuni santuari. Tra questi ultimi, ...
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Vedi VEIO dell'anno: 1966 - 1997
VEIO (v. vol. VII, p. 1106)
F. della Ratta Rinaldi
Dopo la fondamentale pubblicazione, nel 1968, dei risultati delle ricognizioni di superficie condotte dalla Scuola [...] la Porte de la Piazza d'Armi, in MEFRA, CV, 1993, I, pp. 221-239; G. Bartoloni, A. Berardinetti, L. Drago, A. De Santis, Veio tra IX e VI sec. a. C.: primi risultati sull'analisi comparata delle necropoli veienti, in ArchCl, XLVI, 1994, pp. 1-46; F ...
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Vedi VEIO dell'anno: 1966 - 1997
VEIO (Veii)
J. B. Ward Perkins
Città etrusca a 15 km a N-O dal centro di Roma, presso il villaggio di Isola Farnese. Fondata da villanoviani, in una delle prime fasi [...] fino all'VIII sec. d. C. circa, quando Adriano I fondò la Domusculta Capracorum, a S. Cornelia, 2 km a N-E di Veio. La distruzione finale e la scomparsa del quadro di vita classico sono segnate dalla fondazione (circa nel 1004), della fortezza e del ...
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Artista etrusco di Veio (seconda metà sec. 6º a. C.), chiamato a Roma da Tarquinio Prisco, secondo la tradizione riferita da Plinio, per eseguire la decorazione figurata del tempio di Giove Capitolino, [...] per cui avrebbe plasmato il simulacro dal volto dipinto in rosso e una quadriga acroteriale. Per il tempio di Ercole avrebbe modellato il simulacro fittile ...
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VULCA
M. Pallottino
Coroplasta etrusco di Veio. Secondo Plinio (Nat. hist., xxxv, 157), che cita Varrone, fu chiamato a Roma e incaricato dal re Tarquinio Prisco di modellare per il tempio capitolino, [...] -1940, pp. LXXI ss.; CL ss.; 335 ss.; M. Pallottino, La Scuola di Vulca, Roma 1945; id., Il grande acroterio femminile di Veio, in Arch. Class., II, 1950, p. 122 ss. (particolarmente p. 169 ss.); Mostra dell'arte e della civiltà etrusca, Milano 19552 ...
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Primo traduttore in latino (forse di Veio, 1º sec. a. C.) di quella parte dei testi rituali etruschi che si riferiva agli ostenta; scrisse molto sull'argomento, anche in versi. Restano pochi frammenti. [...] Dal suo nome i testi tradotti si chiamarono Tarquitiani libri ("libri tarquiziani") ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Veio
Maria Paola Baglione
Veio
Ubicata nella bassa valle del Tevere, V. era la città d’Etruria più prossima a Roma, alla quale fu legata da un complesso rapporto [...] in ScAnt, 3-4 (1989-90), pp. 651-67.
A.M. Comella - G. Stefani, Materiali votivi del santuario di Campetti a Veio, Roma 1990.
M.A. Rizzo, Le anfore da trasporto e il commercio etrusco arcaico, I. Complessi tombali dall’Etruria meridionale, Roma 1990 ...
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Pirata di Lipari (4º sec. a. C.); quando un'ambasceria romana (che portava a Delfi dei doni per ringraziamento della presa di Veio) fu assalita dai corsari liparei presso lo Stretto di Messina, indusse [...] i pirati suoi colleghi a restituire i doni catturati (394 a. C. circa). Ebbe dai Romani l'hospitium publicum ...
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Vedi ETRUSCA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
ETRUSCA, Arte (v. vol. III p. 466)
G. Colonna
La voce Etrusca arte è stata scritta da R. Bianchi Bandinelli nel 1960, quando, sull'onda della grande mostra del [...] di Della Seta e Andrén, presente in Etruria per la prima volta appunto col tempio Β di Pyrgi e col Tempio di Portonaccio a Veio. Già in questi edifici è normale che le colonne siano di pietra, così come i capitelli, e che le pareti siano intonacate e ...
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VILLANOVIANA, Cultura (v. vol. VII, p. 1173 e s 1970, p. 922)
G. Bartoloni
Per «villanoviano» s'intende un sistema di consuetudini, un'espressione tipica di civiltà materiale dell'area che sarà storicamente [...] suddivisa a sua volta in Tarquinia I Α-C) da Tarquinia II (II A e B), Bisenzio I da Bisenzio II, Veio I da Veio II, e così via, naturalmente ogni centro con delle peculiarità locali, sembra più opportuno differenziare in tre momenti l'evolversi delle ...
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hic manebimus optime
〈ik manèbimus òptime〉. – Frase latina che ripete, accorciandole, le parole (integralmente: signifer, statue signum, hic manebimus optime «vessillifero, ferma l’insegna, qui staremo benissimo») che un centurione romano,...