MONTEMEZZANO, Francesco
Giuseppe Fiocco
Pittore. Fu concittadino di Paolo Veronese, e forse il suo migliore discepolo, per quanto non senza affinità iniziale col Brusasorci, e poi con evidenti contatti [...] pala, nel museo di Darmstadt (1584). Il Ridolfi lo dice poi morto nel 1600, in giovanile età, e non senza sospetto di veleno; ma questo termine va spostato almeno fino al 1602, data della Natività di Albaredo (Verona). Il suo fare caldo e solido ci ...
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Tubo con il quale si possono lanciare, soffiando, piccoli proiettili sino una distanza di circa 35 m. Le cerbottane, meno quelle usate per giuoco e che sono di piccole dimensioni, misurano generalmente [...] ha la base di cotone o di midollo vegetale, proporzionata al calibro del tubo. Nella Malesia e neIl'America Meridionale, il veleno usato per le freccie è quasi sempre un prodotto vegetale, in America specialmente il famoso curare (v.) che paralizza i ...
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Composto chimico, di formula C35H48N8O11S. Si tratta di una tossina a struttura polipeptidica, contenuta in alcuni funghi velenosi (e segnatamente in Amanita phalloides). Impedisce la depolimerizzazione [...] e disgregarsi dei filamenti di actina è determinante per il movimento cellulare. I derivati fluorescenti di questo veleno sono inoltre utili per colorazioni specifiche dei filamenti di actina da osservare al microscopio.
La sindrome falloidinica ...
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Signora di Rimini (Rimini 1423/33 - ivi 1474); divenne amante, forse verso il 1446, di Sigismondo Pandolfo Malatesta, che nel 1449 le fece costruire uno splendido sepolcro nella chiesa di S. Francesco. [...] Divenne la sua terza moglie intorno al 1456 e fu da lui designata a succedergli insieme col figlio di lui Sallustio. Ma, morto Sigismondo (1468), s'impadronì del governo un figliastro di I., Roberto, e forse da questo fu soppressa col veleno. ...
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SOFONISBA (Sophoniba, Σωϕονίβα, Σοϕωνίς; il vero nome forse Ṣaphonba῾al)
G. Bermond Montanari
Nobile cartaginese figlia di Asdrubale di Giscone, generale della seconda guerra punica.
Famosa per la sua [...] dell'unione di Massinissa e S., chiese S. come preda di guerra. Allora piuttosto che il disonore della prigionia essa bevve un veleno e morì. Questa è la tradizione liviana; Diodoro e Dione seguono una tradizione, secondo la quale S. prima di sposare ...
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strofanto Genere (Strophantus) di piante Dicotiledoni della famiglia Apocinacee, con 50 specie appartenenti all’Africa e all’Asia tropicali; sono arbusti o liane con foglie opposte, fiori riuniti in cime [...] frutto è un doppio follicolo, con numerosi semi (v. fig.). I frutti e le radici sono molto velenosi e servono nell’Africa orientale e occidentale a preparare un veleno da frecce.
I vari tipi di semi di s. contengono strofantine, glucosidi ad azione ...
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GIOVANNI XIV papa
Giovanni Battista Picotti
Pietro Canepanova, di Pavia, vescovo della città dal 978 circa e cancelliere del regno d'Italia, fu per volontà di Ottone II eletto a successore di Benedetto [...] in Germania, Bonifacio VII, di parte crescentina, rioccupò la sede papale (primi mesi del 984): G. morì di fame o di veleno in Castel S. Angelo (20 agosto), lasciando fama di uomo eloquente, mite, caritatevole.
Bibl.: Jaffé, Reg., I, p. 484; Lib ...
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FRAENKEL-CONRAT, Heinz
Luciana Fratini
Biochimico, nato a Breslavia, Germania, il 29 luglio 1910. Si laureò in medicina a Breslavia nel 1934 e nel 1936 ottenne il Ph. D. in chimica presso l'università [...] di biologia molecolare.
Ha eseguito numerose ricerche sulla specificità degli enzimi proteolitici, sui componenti proteici del veleno del serpente a sonagli (crototossina), ecc. Fondamentali le ricerche (1956) sulla dissociazione della parte proteica ...
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Classe di Artropodi Chelicerati di cui i più comuni rappresentanti sono i Ragni, gli Scorpioni, gli Acari. Hanno corpo diviso in una porzione anteriore (cefalotorace o prosoma) di 6 segmenti e una posteriore [...] cefalica è distinta dalla toracica, negli altri ordini il cefalotorace è indiviso; le specie predatrici hanno spesso ghiandole del veleno. Negli Scorpioni l’addome è distinto in preaddome e postaddome, più sottile, nei Pedipalpi e nei Palpigradi il ...
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MACRO, Emilio (Aemilius Macer)
Marco GALDI
Poeta latino, nato a Verona. Visse al tempo dei migliori poeti augustei e fu amico di Tibullo, di Ovidio e di Virgilio. Morì nel 16 a. C. Negli scholia Bernensia [...] .
Compose due poemi didascalici, di contenuto scientifico, uno sugli uccelli, Ornithogonia, e l'altro sugli antidoti contro il veleno dei serpenti, Theriacon, prendendo a modello per quest'ultimo l'opera di Nicandro di Colofone. Pare che sia stato ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...