MEDEA (Μήδεια, Medea)
E. Simon
Figlia di Aietes, re della Colchide e di Idyia, ninfa oceanina, nipote di Helios (Hesiod., Theog., 956 ss.). Accanto a Circe figlia di Helios, che già in Omero (Od., x, [...] il raffiorare di questo motivo in quell'epoca. Su lastre Campana Egeo cerca di dare per forza a Teseo il boccale del veleno. M., l'autrice del piano, sta rigida in abiti ellenici, dietro il re. Mentre l'interpretazione di questa immagine è certa, lo ...
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CENTANNI, Eugenio
Arnaldo Cantani
Nacque a Montotto, una frazione di Monterubbiano (Ascoli Piceno), l'8 genn. 1863 da Antonio e da Anna Lucci. Si laureò in medicina e chirurgia nel 1888 presso l'università [...] Ist. di Bologna, classe di scienze fisiche, s. 9, III [1935-36], pp. 77-86; Sull'esistenza di un nucleo ternario nel veleno pirogene di batteri, ibid., V [1937-38], pp. 3-7).
Ancora in questo settore di studi debbono essere menzionate le teorie del C ...
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ZA′VADA, Vilém
Angelo Maria RIPELLINO
Poeta cèco, nato a Moravská Ostrava il 22 maggio 1905.
Esordì nell'ambito della scuola poetistica, anche se già il suo primo volume di versi, Panichida ("Requiem", [...] diventa l'universo, rivestito di muffa, solcato da cave e cunicoli, arroventato dal bagliore di altiforni. In poesie imbevute di veleno e scosse da un parossismo febbrile Z. allinea cortei di spettri e di incubi. Come Halas, egli si spinge a un ...
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Genere (Bungarus Daud.) di serpenti velenosi, della famiglia Colubridae, serie Proteroglifi, sottofamiglia Elapini, limitato alla Cina meridionale e all'India orientale. Sono serpenti lunghi generalmente [...] azzurro, macchiettata di bianco e la parte inferiore bianca.
Sono fra i serpenti più pericolosi dell'India, benché il loro veleno non abbia un'azione così fulminea come quella dei cobra, perché i denti veleniferi, meno lunghi, non penetrano tanto ...
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Liquido secreto dalle ghiandole salivari, annesse al cavo orale, che ha la funzione di umettare la mucosa buccale impedendone l’essiccamento e, negli animali che hanno raggiunto un certo livello di organizzazione, [...] , le ghiandole velenigene sono rappresentate da ghiandole labiali modificate, il cui dotto è in rapporto con i denti del veleno. Negli Uccelli che catturano prede in acqua, le ghiandole buccali sono assenti; nelle altre specie di Uccelli si trovano ...
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La più meridionale delle isole del golfo di Egina o Saronico, divisa mediante un angusto braccio di mare dall'estrema punta dell'Argolide, davanti a Trezene. Odierna capitale Poros, con fortificazioni [...] le due divinità. Nel detto santuario, che godeva del diritto d'asilo, si rifugiò nel 332 a. C., e morì volontariamente di veleno, Demostene (Paus., I, 8, 4). Dietro il recinto del tempio sorgeva ancora ai tempi di Pausania il monumento funerario di ...
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Si chiama così, in tossicologia, il complesso dei fenomeni morbosi prodotti dalla puntura di alcune specie di ragni (v.) che posseggono ghiandole velenose nell'apparato boccale.
Nei nostri paesi è assai [...] ricina e all'abrina; nelle specie peruviane Lathrodectes formidabilis o lucacha e Glyptocranium gasteracanthoides o podadora, un veleno emolitico e uno cerebrospinale che producono una forma grave detta aracnidismo neuro-miopatico o latrodectismo. ...
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Farmaco
Vittorio Alessandro Sironi e Vittorio Erspamer
Il termine farmaco indica ogni sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni [...] composta di innumerevoli ingredienti, tra cui la carne di vipera, utilizzata come antidoto contro i più svariati tossici e veleni; la sua formula era segreta e la sua preparazione era una pratica iniziatica riservata soltanto a persone appositamente ...
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RICCIARDI, Giovanni Battista
Salomé Vuelta García
RICCIARDI, Giovanni Battista. – Nacque a Pisa il 20 novembre 1623 (fu battezzato il 22), da un legame illegittimo del nobile fiorentino Francesco Ricciardi [...] generosa, Le cautele politiche, L’amor nell’odio, La ruota della fortuna, L’amor è cieco, L’amore è antidoto e veleno degl’intelletti e La forza del sospetto. Questi sette drammi furono i soli poi apparsi a stampa, in edizioni tardive o postume ...
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suicidio
Simona Argentieri
Togliersi intenzionalmente la vita
Il suicidio è un atto praticato dagli esseri umani di tutti i tempi e di tutte le culture, ma che ha significati molto diversi a seconda [...] per non subire un destino umiliante, come arrendersi al nemico. Il suicidio in carcere del filosofo Socrate, che beve un veleno circondato dai suoi allievi, è considerato addirittura un esempio di coraggio e dignità.
In tempi a noi più vicini, fino ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...