Costantino e la legislazione antiereticale
La costruzione della figura dell’eretico
María Victoria Escribano Paño
I compilatori del Codex Theodosianus inclusero 66 constitutiones sotto il titolo de [...] ragione, aveva escluso i venefici dal diritto di appello89. L’immagine dell’eretico come serpente capace di inoculare il suo veleno e causare la morte e l’assimilazione della sua dottrina con un’infezione pestilenziale aveva il proposito di provocare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La famiglia e la patria potesta
Eva Cantarella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Distintivo della società romana, il potere del paterfamilias [...] sul proprio futuro, dunque, le ragioni che possono indurre un figlio a uccidere suo padre. Con i mezzi più svariati: con il veleno, ad esempio, oppure assoldando un sicario.
Nel 55 o nel 52 a.C., la lex Pompeia de parricidiis ordina di punire come ...
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QUILICHINO da Spoleto
Fulvio Delle Donne
QUILICHINO da Spoleto (Vilichinus). – Quasi tutto quello che si sa di questo personaggio, che fu giudice e poeta in latino al tempo di Federico II, si ricava [...] , adducendo l’esempio di Alessandro, che, pur essendo potentissimo, non riuscì a proteggersi da una piccola goccia di veleno. Infine, ci sono alcuni versi conclusivi che costituiscono quasi un paragrafo a parte, recando anche il titolo «de dictatore ...
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BAGNASCO, Rosario
Francesco Brancato
Nato a Palermo nel 1810, di modesta cultura (ma non analfabeta, come è stato ritenuto), viveva facendo lo scultore in legno. Di sentimenti liberali e antiborbonici, [...] del 22 dic. 1849, trasferito nella cittadella di Messina. Morì poco tempo dopo in carcere, non senza sospetto di veleno.
Durante la rivoluzione il B. non occupò cariche importanti. Di tendenze democratiche, repubblicane, con Rosolino Pilo e Francesco ...
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COLOMBANI, Quirino
Alberto Iesuè
Nacque, stando al Tiraboschi, a Correggio (prov. di Reggio Emilia) nella seconda metà del'600: e nei frontespizi dei suoi oratori, infatti, è sempre indicato "Quirino [...] Columbani a Corrigio, Illustrissimi Domini March. Ruspoli aulico...".
Morì a Roma intorno al 1735 "non senza sospetto di veleno" (Colleoni).
Compose gli oratori (tutti eseguiti a Roma): lahelis de Sisara triumphatrix (testo di A. Checchi), Roma, G ...
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giunzione neuromuscolare
Regione specializzata in cui la terminazione dell’assone (bottone sinaptico) di un motoneurone stabilisce un contatto funzionale con la cellula muscolare. Attraverso la g. n. [...] della trasmissione neuromuscolare causa la perdita delle funzioni muscolari (➔ miopatie). La g. n. è anche il bersaglio di varie sostanze tossiche, come il curaro e il veleno di serpenti e ragni, che interferiscono con il rilascio dell’acetilcolina. ...
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Quartogenito (n. 1292 - m. 1349) di Matteo I e di Bonacossa Borri. Fu signore di Milano con il fratello Giovanni, che lasciò fino alla sua morte a lui la gestione della signoria. Durante il governo di [...] 1341, l'assoluzione del papa, per la sua famiglia e per Milano, dalla scomunica e dall'interdetto del 1321. Morì nel genn. 1349, si disse per veleno datogli dalla terza moglie, Isabella Fieschi. Gli sopravvisse un figlio di questa, Luchino Novello. ...
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vedova antropologia Donna cui è morto il marito.
Per l’antichità e per il Medioevo, presso molti popoli (Sciti, Traci, Slavi, Germani, Lituani) è documentato il sacrificio della v., diffuso anche nelle [...] 1 cm, di color nero lucente, con una macchia rossa sulla faccia ventrale dell’addome; il maschio è molto più piccolo. Il veleno neurotossico che la v. nera inocula col morso può causare all’uomo, in alcuni casi, la morte. Varie specie dello stesso ...
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Etnologia. - I Boscimani devono essere considerati, dal punto di vista culturale, come l'elemento di popolazione più primitivo dell'Africa meridionale. Essi occuparono un tempo tutte le pianure erbose [...] , di corteccia (di Aloe dichotoma) o di cuoio. In questa si portano le frecce, bacchette rivestite di resina d'acacia impregnata di veleno per le frecce, e due bastoni per fare il fuoco. Non manca mai il bastone da scavare, appesantito con una pietra ...
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. È un alcaloide contenuto nei semi (3%), nei bulbi (0,40%), e del resto in tutta la pianta del colchico. La sua formula, determinata empiricamente da S. Zeisel come C22H25O6N, sembra abbia, secondo M. [...] tessuti animali che questa azione consiste nell'arresto delle divisioni nucleari e che essa pertanto si può considerare un veleno carioclastico, perché tende a distruggere i nuclei. L'Allen, nel 1937 in America, l'adoperò per determinare, per mezzo ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...