La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] iniziazione sodomitica. Per costui l'argomento non è solo pretesto per parlare (e, pure, per scrivere), ma pure per insinuare veleni, per camuffare effettive propensioni libertine. C'è odore di zolfo, insomma, in quel che Rocco dice e scrive. Col ...
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Le frontiere navali
Giuseppe Gullino
Introduzione
Il diaframma Italia-Tunisia divide il Mediterraneo in due parti diseguali, di cui quella orientale un tempo infinitamente più importante e ricca - [...] Carlo VIII di Francia pensò di utilizzarlo contro il sultano, sinché Gem morì a Capua nel febbraio '95, probabilmente di veleno, secondo il costume di famiglia (D. Malipiero, Annali veneti, pp. 145 s.).
96. D. Malipiero, Annali veneti, pp. 132 s ...
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GUERRA
Mario Silvestri
Angelo Panebianco
Antonio Cassese
Storia
di Mario Silvestri
I primi conflitti armati
La guerra come fenomeno sociale, o come continuazione della politica 'con altri mezzi', [...] anzitutto le limitazioni ai belligeranti derivanti dal diritto internazionale dell'epoca, in verità assai ridotte (era vietato usare il veleno o le armi avvelenate, così come era proibito stuprare le donne; si poteva però uccidere tutti coloro che si ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] de' caffè e de' casini", sempre pronti a parlare con fasto di umanità e patriottismo, il cui vero male "sta nel veleno insinuatoci a poco a poco per via di scritti seduttori nel cuor de' padri, trasfusosi ne' figli, che ha esausto in tutte ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] , poiché questo nome contiene tutto ciò che cambia la natura di colui cui lo si applica. Ciò che noi chiamiamo veleno, i Greci lo chiamano phármakon, cosa che anche per loro significa sia il rimedio sia ciò che è nocivo; da qui la necessità di un ...
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Bodin, Jean
Diego Quaglioni
L’opera del giurista e politique B. (Angers 1529 - Laon 1596) rappresenta, nella seconda metà del 16° sec., un capitolo tra i più importanti di quella che è stata chiamata [...] non consiste in tutte quelle astuzie tiranniche da lui ricercate accuratamente in tutti gli angoli d’Italia e colate come dolce veleno nel suo Principe, ove innalza alle stelle e pone a paragone di tutti i re il più sleale figlio di ecclesiastico ...
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GHETTI, Andrea (Andrea da Volterra)
Guido Dall'Olio
Nacque a Montecatini Val di Cecina, presso Volterra, intorno al 1510. Del padre si conosce soltanto il nome, Jacopo. Nel 1524 o 1525 entrò nel convento [...] , dove, il 20 genn. 1546, gli fu anche conferito il titolo di maestro in teologia. Nel frattempo il Grechetto spargeva veleno sul G., scrivendo contro di lui ai cardinali Alessandro Farnese e Guido Ascanio Sforza. Anche Seripando si rendeva conto del ...
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MARINELLI, Giovanni
Andrea Staderini
– Nacque ad Adria (Rovigo), da Rinaldo e da Angelina Raule, il 18 ott. 1879. La famiglia, di media borghesia agraria, aveva conosciuto dissesti economici, tanto [...] , condannò tuttavia le proposte politiche di Rocca, il quale, una volta abbandonato il fascismo, tracciò un profilo al veleno del M.: «uomo senza cultura, d’ingegno men che mediocre, piccolo d’animo e vendicativo che si rendeva antipatico ...
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neurofarmacologia
Francesco Clemente
Da sempre l’uomo cerca di influenzare l’attività del cervello sia attraverso i farmaci, sia attraverso l’attività intellettuale ed emotiva. I progressi della ricerca [...] bloccano la fusione delle vescicole sinaptiche e la liberazione dei neurotrasmettitori; l’alfa latrotossina (presente nel veleno della vedova nera) si lega a proteine che regolano il riciclo delle vescicole sinaptiche (➔ neurotossicosi).
Sostanze ...
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LAMBERTO, re d'Italia, imperatore
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Figlio di Guido di Spoleto e di Ageltrude di Benevento, nacque verso l'880, forse a San Rufino "a Campu de Rota", cella dell'abbazia [...] una lettiga. La cosa veniva talmente a proposito, da destare il sospetto che il male fosse stato causato dal veleno fattogli somministrare da Ageltrude. Arnolfo tornò precipitosamente in Germania senza incontrare ostacoli, ma lasciò L. e Berengario ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...