SUMMONTE, Giovanni Antonio
Saverio Di Franco
– Nacque a Napoli forse nel 1538 o nel 1542, stando a due diverse dichiarazioni processuali (Di Franco, 2012, pp. 20 s.). Sulla paternità e le parentele [...] del Regno (Carafa, d’Avalos, Pignatelli, Orsini) –, il quale biasimò Summonte per aver rivelato con «così fatto veleno [...] cose occulte e preiudiciarie [...] a famiglie pregiatissime e grandi» (Costo, 1613, c. a3rv).
Summonte riconobbe il primato ...
Leggi Tutto
POLLINI, Girolamo
Ginevra Crosignani
POLLINI, Girolamo. – Nacque a Firenze, presumibilmente nel 1544, da «parenti nobilissimi» (Ghilini, II, 1647, p. 154).
La tradizionale opera sugli scrittori domenicani [...] alopecia (quella da avvelenamento da arsenico è ben nota alla medicina moderna): «[...] due volte in questo tempo m’è stato dato il veleno, la prima fu in Casa de la Duchessa di Nortumberland, e di poi quì in Torre, si come io n’ho ottimi e ...
Leggi Tutto
BELLI, Domenico
Lemigio Marini
Figlio di Pierino e di Giulia Damiani, dei signori di Priocca, nacque il 21sett. 1548; il luogo non è conosciuto, ma potrebbe essere Asti, dove, il padre si era recato [...] tutti a Torino sapevano benissimo, non era certo conveniente mettersi nell'impresa ginevrina. Il B. avvertì chiaramente il veleno dell'argomento spagnolo, e come Filippo II e i suoi consiglieri temessero anche allora nell'avventuroso duca sabaudo un ...
Leggi Tutto
CENCI, Beatrice
Luigi Caiani
Nacque a Roma il 6 febbr. 1577 da Francesco ed Ersilia Santacroce.
Francesco era uno degli uomini più ricchi di Roma, avendo ereditato dal padre Cristoforo un patrimonio [...] Giacomo al corrente dei suoi piani (Cristoforo e Rocco nel frattempo erano morti): Giacomo assentì e diede a Olimpio del veleno. Ma il padre, insospettito, obbligava la C. ad assaggiare ogni cibo e bevanda. Allora ella si risolse a farlo uccidere ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei principali centri della nascente cultura islamica come Damasco e Baghdad si ha [...] tradizione ellenistico-bizantina, come il processo di distillazione, la magnesia, il mercurio, la gomma dei filosofi, la crisocolla, il veleno e l’acqua sulfurea che viene qui denominata per la prima volta acqua vitae. Nella Turba è presente anche il ...
Leggi Tutto
FIORENTINI, Francesco Maria
Maria Pia Paoli
Nacque a Lucca il 4 ott. 1603 da Mario e da Flaminia di Girolamo Tucci. La famiglia era originaria di Camaiore e solo nel 1610 Mario ottenne la cittadinanza [...] il F. teneva sempre informato F. Redi, col quale ebbe modo di confrontare anche certe sue osservazioni sul veleno delle vipere e la generazione degli insetti, sviluppate precedentemente a quelle del medico aretino.
L'unica opera scientifica che ...
Leggi Tutto
MONTEMEZZI, Italo
Lara Sonja Uras
MONTEMEZZI, Italo. – Nacque a Vigasio (Verona) il 4 agosto 1875 (la data 31 maggio riportata da molti dizionari non è suffragata da documenti anagrafici) da Bortolo, [...] cieco non riconosce. Cerca di farle confessare il nome dello spasimante, ma non riuscendovi la strangola e le cosparge di veleno le labbra per avvelenarne l’amante. Avito, infatti, muore dopo averla baciata ma così accade anche a Manfredo. L’opera ...
Leggi Tutto
DELLA SCALA, Guglielmo
Gian Maria Varanini
Figlio illegittimo di Cangrande (II), signore di Verona e Vicenza - che non ebbe discendenti dalla moglie Elisabetta di Baviera -, nacque probabilmente verso [...] cause della morte, che il Marzagaia (in Antiche cronache veronesi)ed altri cronisti contemporanei non solo locali attribuiscono al veleno del Carrarese. Gli succedette - in modo altrettanto precario - il figlio Brunoro, che fu di lì a poco costretto ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Cinquecento le varie esperienze della letteratura vengono regolamentate e istituzionalizzate, [...] vece di quel mele di cui s’unge il vaso quando si dà la medicina a’ fanciulli, non facesse effetto di pestifero veleno, o non tenesse occupati gli animi in vana lezione. Non dee dunque il poeta preporsi per fine il piacere, come peraventura credeva ...
Leggi Tutto
FERRONI
Pierangelo Bellettini
Famiglia di tipografi attivi a Bologna per un periodo di almeno sessanta anni, dal 1622 al 1681.
Il primo della famiglia ad essere titolare di una stamperia fu Clemente, [...] 'ape e un ragno che suggono lo stesso nettare da una rosa, traendone una del miele e l'altro del veleno (motto: "Hinc mel, hinc venenum"), quasi ad indicare la responsabilità del lettore nel trarre corretti insegnamenti da una produzione tipografica ...
Leggi Tutto
veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...