Piacere
Salvatore Natoli
Il piacere è il senso di viva soddisfazione che deriva dall'appagamento di desideri, fisici o spirituali, come pure di aspirazioni di vario genere. Nel suo significato più immediato [...] è "un fuoco ardente; lei è l'illusione nata dal velo di Maya; il filo tagliente di un rasoio; è al contempo, veleno, serpente, morte". Il medesimo tema si trova in Omero laddove descrivendo la cintura d'Afrodite dice che "lusinga e rapisce la mente ...
Leggi Tutto
Giovio, Paolo
Lara Michelacci
Storico e letterato, nato a Como nel 1486 e morto a Firenze nel 1552. Deve la sua fama alle Historiae sui temporis e alla straordinaria collezione di ritratti, conservata [...] di cose toscane sa riconoscere praedulcis eloquentiae mella, occulto veneno illita («con il miele di una dolce eloquenza spalmandolo sopra al veleno che vi era nascosto», p. 258) e interpreta l’opera di M. «secondo le tre figure del principe, del ...
Leggi Tutto
RICASOLI, Giovan Battista
Stefano Calonaci
RICASOLI, Giovan Battista. – Nacque, forse a Firenze, nel 1504 da Simone e da Maria Gomiel di Burgos, gentildonna spagnola figlia di Alfonso e di Silvia Borgia, [...] convincere Enrico II a eliminare Piero Strozzi e altri fuoriusciti rifugiati Oltralpe, forse addirittura recando con sé il veleno, preparato nella fonderia ducale. Non riuscì a convincere Enrico II a procedere contro gli oppositori di Cosimo, anzi ...
Leggi Tutto
BORROMEO, Vitaliano
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Milano il 3 marzo 1720, in una delle più nobili famiglie milanesi, terzogenito del conte Giovanni Benedetto e di Clelia del Grillo. Dopo aver compiuto [...] viva la devozione religiosa, mentre le classi colte erano state corrotte dalla lettura "di stranieri libri pieni di veleno pestilenziale alla Religione ed a' buoni costumi"; l'episcopato e il clero, sebbene il loro comportamento fosse ineccepibile ...
Leggi Tutto
GNOSTICHE, Gemme
A. A. Barb
Classe di gemme ellenistico-romane così denominate dagli archeologi per gli elementi dottrinari che sono stati riconosciuti nelle loro iscrizioni. Sono pietre che generalmente [...] le affezioni degli occhi e l'immagine dello scorpione (preferibilmente incisa su diaspro giallo) doveva proteggere contro il veleno mortale di questo temuto animale. Numerosi intagli di ematite presentano una raffigurazione più o meno realistica dell ...
Leggi Tutto
GOZZADINI, Tommaso
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna poco prima del 1390 da Nanne di Gabione e da Giovanna Negrisoli. Fu uno degli ultimi dei loro numerosi figli e con la madre e i fratelli più giovani [...] gennaio del 1442, e vi fu chi in questa sua morte così rapida volle sospettare, probabilmente a torto, l'azione di un veleno.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Bologna, Ufficio dei memoriali, Provvisori, voll. 704, 21 maggio 1425; 748, 21 luglio 1435 ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Renata Pilati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Seicento è un secolo che si apre sotto il segno dell’ambiguità, specialmente in Italia, [...] malattia acquisita, come affermano i medici contagionisti, che attribuiscono le medesime pustole all’espulsione transcutanea del “veleno” morboso o virus proiettato all’esterno dal moto rutilante del sangue surriscaldato e portato a ebollizione dalla ...
Leggi Tutto
Trash
Marcello Garofalo
In ambito cinematografico il termine (letteralmente: spazzatura, ciarpame, sciocchezze) è stato usato, a partire dalla metà degli anni Sessanta, in una gamma di accezioni così [...] ; il folle samurai Sgt. Kabukiman del distretto di Polizia di New York, che usa sushi avariato e bastoncini al veleno come armi improprie; lo Scoiattolo Nucleare, campione di flatulenze e rigurgiti che calpesta scuole e palazzi; Tromeo e Juliet ...
Leggi Tutto
MAFFUCCI, Angelo (Angiolo, Angelo Maria)
Stefano Arieti
Nacque a Calitri, nell'Alta Irpinia, il 17 ott. 1847 in una famiglia di agricoltori, da Michele e da Benedetta Nicolais. Il M., deludendo le aspettative [...] alla prole attraverso "la generazione", ossia per via placentare e con l'allattamento (Ricerche sperimentali intorno al passaggio del veleno tubercolare dai genitori alla prole, in Riv. critica di clinica medica, I [1899-1900], pp. 221-229; L ...
Leggi Tutto
Carlo VIII
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
A Carlo di Valois (Amboise 1470 ivi 1498), re a 13 anni e morto a 28, toccò uno strano e ambiguo destino: educato lontano dalla corte di Francia, [...] o preservato; ma la poca prudenza delli uomini comincia una cosa, che, per sapere allora di buono, non si accorge del veleno che vi è sotto, come io dissi, di sopra delle febbre etiche (Principe xiii 23).
Lamentando il poco interesse dei re ...
Leggi Tutto
veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...