RETTILI (latino scient. Reptilia; fr., sp. e ingl. Reptiles; ted. Kriechtiere)
Giuseppe SCORTECCI
Ramiro FABIANI
I Rettili costituiscono una classe di Vertebrati (v.), la quale, insieme con quella [...] a distanza. Alcune Naie e altri Proteroglifi possono appunto, se irritati, proiettare attraverso i denti una certa quantità di veleno. Alcuni autori vogliono anche che il colore simile a quello dell'ambiente, e in qualche caso la forma, servano ...
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. Con questo nome sono indicate numerose sostanze che furono usate a scopo bellico e che, se dal punto di vista chimico presentano le caratteristiche più disparate, hanno tutte in comune l'azione fisiologica [...] parte E può venire espirata senz'aver agito sull'organismo. Siccome l'effetto venefico viene prodotto soltanto dalla quantità di veleno fissata dall'organismo, la sostanza che realmente agisce non sarà C, ma C − E. Perciò la formula di Haber dovrebbe ...
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NUCLEICI, ACIDI
Massimo Libonati
. Gli a. n. si distinguono in due tipi, l'a. deossiribonucleico (DNA) e l'a. ribonucleico (RNA). Entrambi sono molecole di grandi dimensioni preposte a una funzione [...] H o ibridasi, specifica per ibridi DNA: RNA. Agiscono sia sui poliribo- che sui polidossiribonuleotidi le fosfodiesterasi isolate da veleno di serpente e da milza bovina; l'una libera, con meccanismo esonucleolitico, nucleosidi 5′ fosfati, l'altra ...
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Neuropatologia
Orso Bugiani
Scienza che indaga le malattie neurologiche attraverso lo studio della morfologia delle lesioni del tessuto nervoso, la n. nacque alla fine del Settecento come illustrazione [...] funzionale dei neuroni, il suo substrato metabolico e il neurotrasmettitore. Valga l'esempio della tetraidropiridina, veleno dei neuroni dopaminergici della sostanza nera responsabile di una sindrome parkinsoniana.
Malattie vascolari. - Le malattie ...
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TERTULLIANO, Quinto Settimio Florenzio
Mario Niccoli
Apologista e scrittore cristiano. Le scarne e malcerte notizie che la tradizione cristiana ci ha trasmesso sulla vita e sulla carriera di T., trovano [...] svolto il motivo dell'incompatibilità fra professione cristiana e servizio militare; Scorpiace (211-212), antidoto contro il veleno dello scorpione, cioè contro la propaganda degli gnostici intesa a svalutare il merito del martirio; Ad Scapulam ...
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(dal gr. ἀντί "contro" e σῆψις "putrefazione"). Si chiamano così, in generale, i mezzi fisici e chimici che impediscono la putrefazione delle sostanze organiche; in senso più ristretto i mezzi chimici [...] che è l'antracene nel quale un gruppo trivalente CH è sostituito da un atomo d'azoto:
È un veleno protoplasmatico, fluorescente, particolarmente attivo alla luce: i malati curati con queste sostanze hanno una straordinaria sensibilità alla luce, per ...
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SALUZZO (A. T., 24-25-26)
Piero LANDINI
Anna Maria BRIZIO
Tammaro DE MARINIS
Armando TALLONE
Citta del Piemonte (provincia di Cuneo), che ripete nel suo piano topografico le caratteristiche salienti [...] prigione in cui il fratello a tradimento lo aveva rinchiuso, il re investì del marchesato l'ultimo fratello Gabriele, che morì di veleno nel 1548.
Prese subito il titolo di marchese Giovanni Ludovico, ma il re di Francia non lo riconobbe, e i comuni ...
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PAOLO II, papa
Anna Modigliani
PAOLO II, papa. – Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente a una ricca famiglia di mercanti, e da Polissena Condulmer, nipote di Gregorio [...] a Roma il 26 luglio 1471, all’età di 54 anni, forse per apoplessia, dopo una cena abbondante.
Alcuni parlarono di veleno. Altri attribuirono la morte del papa alle arti magiche e divinatorie legate alla sua passione per le pietre. L’orazione funebre ...
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Mandragola
Pasquale Stoppelli
Con la Mandragola siamo dinanzi alla più bella commedia italiana di tutti i tempi. Della sua eccezionalità si rese già conto Voltaire nell’Essai sur les moeurs et l’esprit [...] fare ingravidare le donne sterili: dare loro a bere una pozione fatta con succo di mandragola. Ma la mandragola è una pianta velenosa e il primo uomo che si congiungerà con la donna dopo che questa avrà bevuto la pozione morirà. Il marito presta fede ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] almeno oratori, non chiusi ai fedeli. Anche Fiorenzo, come i monaci della prima esperienza abbaziale di B., ricorse al veleno per sbarazzarsi dell'incomodo abate; e come quelli fallì, avendo B. gettato via la "exilogia" (pane benedetto) avvelenata ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...