QUERINI , Vincenzo
Giuseppe Trebbi
QUERINI (Quirini), Vincenzo (in religione Pietro). – Nacque a Venezia nella seconda metà del 1478 (o forse nel 1479). Era figlio del patrizio veneziano Girolamo (quondam [...] giorni dall’amico Giustiniani, sollecitamente accorso da Camaldoli.
Morì a Roma il 23 settembre 1514. Giustiniani non escluse il veleno fra le possibili cause della sua morte; più verosimilmente, soffriva da tempo di una forma di tubercolosi.
Opere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Spenser è il poeta inglese che meglio di tutti incarna, all’interno della letteratura [...] tesa: guardò in giro,
E poi che l’uomo in maglia e arme vide,
Cercò di trarsi indietro, sì la luce
Quale veleno odiava a lei mortale,
Usa in deserta tenebra tenersi,
Dove nessuno chiaro ella vedeva, né chiaro alcuno veder lei poteva.
Testo originale ...
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PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] 31 maggio 1594 e fu seppellito nella cattedrale.
Paiono senza riscontro le dicerie seicentesche che raccontano di una fine violenta (pugnale o veleno) per mano di un nobile offeso da una predica. Nel 1596 la sua raccolta di libri (665 volumi per 480 ...
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SFORZA, Ascanio Maria
Marco Pellegrini
SFORZA, Ascanio Maria. – Nacque il 3 marzo 1455 a Milano da Francesco Sforza, duca di Milano, e da Bianca Maria Visconti.
All’età di dieci anni fu avviato alla [...] morte improvvisa del cardinale, che fu attribuita alla peste o al mal francese, anche se non mancarono i sospetti di veleno.
Il suo patrimonio venne incamerato da Giulio II, che ne utilizzò una parte per erigere il magnifico monumento sepolcrale ...
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BARBIANO di Belgioioso, Ludovico
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Nacque il 15 marzo 1488 da Carlo e da Caterina Visconti. Venne avviato giovanissimo al mestiere delle armi, a fianco del maggior cqndottiero milanese del tempo Gian [...] 5301 ... passò da questa a mìglior vita, quasi disperato" (ibid.).Sulla morte del B. corse anche qualche sospetto di veleno, tanto parve improvvisa e opportuna. Lasciò eredi i figli del fratello Pierfrancesco, legando mille scudi d'oro ad una figlia ...
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ZACCHIA, Paolo
Silvia De Renzi
Luca Tonetti
– Nacque a Roma nel 1584 (o 1585) da Tommaso e da Giacoma Boncompagni (Mandosio, 1682, p. 102; per la paternità, cfr. testamento, in Archivio di Stato di [...] e società..., a cura di A. De Bernardi, Milano 1982, pp. 317-329; M. Boari - R. Froldi, P. Z., il concetto di veleno e i fondamenti della tossicologia forense, in Zacchia. Archivio di medicina legale, sociale e criminologica, LX (1987), pp. 1-14; V ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento lo studio delle piante e degli animali del Nuovo Mondo e dell’Oriente [...] di proprietà diverse o addirittura contrarie. Ad esempio, nel genere dell’aconito mentre tutte le piante sono dannose e velenose, l’antitora è considerata salutare; così in genere la maggior parte delle ranunculacee è aspra e caustica, altre invece ...
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In chimica e nella tecnica nucleare, dispositivo, apparecchio, impianto in cui si fanno avvenire reazioni chimiche (per lo più a fini industriali) o nucleari.
In elettrotecnica, apparecchio o circuito [...] nuclidi il cui numero di massa è grosso modo compreso fra 60 e 160. Alcuni di questi, come lo Xe135, detti veleni a causa della loro elevatissima sezione d’urto di assorbimento di neutroni, sono in grado di esercitare una notevole influenza negativa ...
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Città della Spagna, la più popolosa, attiva ed industriale, e il suo porto maggiore. L'origine del nome non è chiara, sebbene c'è chi lo attribuisca, senza fondamento, ai Barca. Fu chiamata Barcino nell'antichità, [...] stati, con la particolar clausola che nel principato di Catalogna fosse assoluto signore. Il principe morì poco dopo con sospetto di veleno: e ciò fu l'inizio di una formidabile ribellione dei Barcellonesi e dei Catalani contro il re. La lotta durò ...
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VENEZUELA (A. T., 153-154)
Emilio MALESANI
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Ri.
Il più settentrionale degli stati sudamericani.
Sommario. - Geografia: [...] dall'affinità della lingua. Tra gli usi dei Caribi è ben noto quello di avvelenare le frecce con il potente veleno estratto dalle foglie e dalla corteccia di alcune Strychnos.
I Motiloni nel periodo coloniale diedero molto da fare agli Spagnoli ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...